Passeggiando nel centro di Madrid, in prossimità di Plaza Latina, mi sono imbattuta casualmente in un luogo fantastico ‘Il Campo di Cebada‘. Non è un monumento storico, né tanto meno un museo, ma uno spazio sociale all’aperto, con orto, alberelli, pergole, pedane, sedute, teatro, campetto da calcio e basket.

Tutto è costruito con materiale di recupero: vecchi bancali di legno, tubi di ogni genere, impalcature di ferro, bobine industriali, vecchi elettrodomestici e ogni recipiente dismesso serve alla raccolta dell’acqua piovana per le innaffiature. Ma non per questo Campo di Cebada è meno affascinante, tutt’altro!

L’intero spazio è stato studiato e architettato con grande cura e chiunque può entrare, giocare, cantare, coltivare o semplicemente riposare. Sarà per la vivacità dei suoi frequentatori, sarà per i bellissimi murales che ricoprono ogni centimetro quadrato di muro o per la musica che vi si può ascoltare, ma l’atmosfera è veramente accogliente e rilassante.

Resta perfino difficile credere che questo progetto sia nato da una situazione di emergenza e di abbandono. In effetti, a guardare meglio, l’intera area è circondata da pannelli che ricordano quelli dei cantieri, difficili qui da riconoscere perché completamente dipinti, e si trova in una grande conca ad un livello più basso di quello stradale. Ho scoperto più tardi che prima qui c’era il centro polisportivo della Latina, demolito per lasciare posto ad un nuovo edificio, ma che poi per mancanza di fondi (è una storia che conosciamo bene) il cantiere è rimasto chiuso e abbandonato a lungo. Fino a quando i cittadini del quartiere, stufi di tanta incuria, non hanno deciso di riappropiarsene, creando un luogo dove stare tutti insieme, producendo cultura e creatività. Con grande tenacia e caparbietà hanno chiesto ascolto e attenzione, e alla fine l’hanno ottenuta! Il risultato adesso è sotto i nostri occhi.

Che funzione ha qui l’orto? L’orto è polifunzionale. Ha una funzione didattica: mostra a tutti, grandi e piccini, come si coltiva una pianta. Ha una funzione alimentare, poiché è l’esempio concreto di come gli ortaggi possano crescere e produrre cibo anche in città. Ha una funzione ambientale: gli alberi da frutto, così come gli altri alberi presenti, regalano ombra e ristoro. Ha una funzione civile e educazionale: l’orto alimenta l’amore e il rispetto verso la terra e la natura, fa capire che ogni lavoro dà i suoi frutti e ci insegna a non sprecare le risorse. Ha una funzione sociale: offre occasione di incontro a coloro che decidono di prendersene cura. L’orto, dunque, si inserisce perfettamente all’interno di questo contesto artistico e creativo! Così che le insalate crescono all’interno di vecchie lavatrici, usate come piccole serre, gli alberi e i pomodori si mischiano con i dipinti, i cavoletti si piantano meglio ascoltando la musica e, dopo avere ripulito le aiuole, si può andare a teatro!

Campo de Cebada è un fantastico esempio di progetto partecipato. Di come cittadini, istituzioni, architetti e associazioni culturali, lavorando assieme abbiano fronteggiato una situazione di emergenza.

Per molti è l’esempio concreto di quello che sarà la ‘nuova era di Madrid’: una città forse più povera, ma che grazie all’iniziativa congiunta di cittadini e istituzioni, saprà fronteggiare la crisi attuale.

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