Terreno, posizione e varietà sono gli aspetti di cui  tenere conto prima di acquistare e piantare un albero da frutto.

Di quale terreno ha bisogno un albero da frutto per crescere bene e non ammalarsi? Di un suolo profondo e ben drenato.

I terreni che si seccano molto facilmente, poco profondi con troppi sassi, non sono molto adatti e dovranno obbligatoriamente essere irrigati frequentemente. Per migliorare questi terreni dovremo creare delle terrazze o comunque delle buche molto grandi che dovranno essere arricchite di terreno ricco di humus e fertile, in modo che le radici possano trovare gli elementi nutritivi necessari al loro sviluppo.

Questo non significa però che i frutti amano stare nei terreni umidi, argillosi o poco drenanti. Al contrario! In questo caso dovremo mettere in fondo alle buche del ghiaione o comunque del materiale drenante. Dovremo poi evitare con cura quelle zone dove d’inverno si creano delle ‘malefiche e poco salubri’ pozze di acqua.

E’ chiaro che stiamo parlando di nozioni generali e che un fico crescerà bene anche in un terreno siccitoso e che un ciliegio sopporterà meglio un suolo umido! Ma proprio per questo è necessario porsi una serie di quesiti prima di acquistare un albero da frutto e domandarsi se sia giusta la collocazione destinata ad accoglierlo.

Dovremo inoltre tenere conto dell‘esposizione solare, dell’indispensabile ventilazione e circolazione dell’aria, nonché dello spazio di cui la pianta avrà bisogno una volta raggiunte le dimensioni dell’esemplare adulto. A proposito di dimensioni ecco qualche consiglio sulla potatura.

Se vorremo avere una sicura impollinazione e incentivare la presenza di insetti utili, potrebbe essere utile predisporre delle siepi diversificate nelle fioritura o creare dei campi fioriti all’interno del nostro frutteto, o se ve la sentite prevedere addirittura una piccola arnia.

Se desideriamo un frutteto sano dovremo fare molta attenzione anche nella scelta delle varietà dei frutti prescelti. Alcuni accorgimenti potrebbero aiutarci in questo:

1 – Osservare con attenzione quali sono i frutti che vengono piantati nella regione e informarsi su quali siano quelli che danno maggiori garanzie di successo.

2 – Cercare varietà che bene si adattano al territorio e per questo necessitano di meno trattamenti fitosanitari.

3 – Scegliere cultivar che hanno una maturazione scalare per evitare di avere tutti i frutti nello stesso periodo e potere invece disporre di frutta fresca e auto-prodotta più a lungo possibile.

4 – Mixare varietà diverse: frutti antichi locali, ma anche qualche varietà selezionata resistente ai più frequenti agenti patogeni.

Come sempre maggiore sarà la biodiversità all’interno del nostro frutteto, più l’ecosistema sarà stabile e sano.

20 commenti
  1. ANTONIO
    ANTONIO dice:

    Vorrei sapere che tipo di concime posso usare per piante da frutto.

    Premetto che noto molto rallentare la crescita.

    Cosa posso fare?

    Un consiglio per farli andare avanti.

    GRAZIE. Gentilissimi e molto utili.

    Rispondi
    • nara marrucci
      nara marrucci dice:

      Ciao Antonio, non mi hai detto se i tuoi alberi sono in vaso o in terra, dove abiti e di quale tipo di terreno disponi (argilloso, sabbioso, acido vicino ad un bosco, ecc.).
      Immagino che non avendolo specificato i tuoi alberi da frutto siano in terra e per stare sul generico ti dico che dovresti concimarli due volte l’anno, ad ottobre-novembre e a febbraio-marzo con dello stallatico maturo, da interrare intorno la pianta con una leggera zappettatura.
      Per avere qualche informazione in più leggi anche questo post sulla coltivazione corretta degli alberi da frutto (concimazioni e trattamenti).
      Un saluto e grazie per i complimenti! 😀

      Rispondi
  2. rosario
    rosario dice:

    SALVE,
    SCRIVO PER DIRE CHE DISPONGO DI UN TERRENO IN MONTAGNA UN PO’ ARGILLOSO, MA SEMPRE BEN CONCIMATO.
    NEL MIO TERRENO PER FORTUNA DISPONGO UN FRUTTETO MOLTO RICCO: ALBICOCCHE, PESCHE, ASIMINA TRILOBA, AMARENE, CILIEGE, PERE, MANDORLE, SORBO DOMESTICO, NOCI,,MANDORLE, FICHI, FICHI D’INDIA,, CORBEZZOLO, MELE, SUSINE E 32 ULIVI.
    TUTTI QUESTI ALBERI SONO STATI POSTI A DIMORA CIRCA 6 ANNI FA’, MA NON VEDO MOLTI MIGLIORAMENTI, MI SPIEGO, CRESCONO BENE, FORTI E IN SALUTE, MA MOLTI FRUTTI APPENA STANNO PER NASCERE CADONO, OPPURE ALBERI BEN IN SALUTE FANNO 6/8 FRUTTI AL MASSIMO, ALTRI ALBERI DI UNA CERTA GRANDEZZA, PER ESEMPIO GLI ALBICOCCHI, FANNO CIRCA 8 ALBICOCCHE.

    PS: IL TERRENO VIENE REGOLARMENTE ARRICCHITO CON HUMUS, STALLATICO, CALCIO, POTASSIO, SALE E 2 VOLTE L’ANNO LAVORO CON LA MOTOZZAPPA. 
    VI PREGO AIUTATEMI E SEMPRE GRAZIE IN ANTICIPO

    (Rosario)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Salve a te Rosario

      Innanzitutto complimenti per il tuo paradiso di frutteto, per la quantità e varietà di frutti che hai amesso a dimora…
      Per il fatto che i tuoi frutti siano in salute, cioè che vegetano in abbondanza, è grazie alle cure colturali che fai a loro: concime e lavorazioni intendo.
      Ma tieni conto che, la forza vegetativa di un essere vivente vegetale non prevede automaticamente un altrettanta abbondanza di fioritura e fruttificazione, sostanzialmente perchè le piante si concentrano nella vegetazione invece che nella fioritura.

      La questione quindi potrebbe essere risolta utilizzando dei concimi specifici coaudiuvanti la fioritura e allegagione dei frutti.
      Probabilmente la tua concimazione è sbilanciata verso elementi che favoriscono lo sviluppo vegetativo invece che la fioritura.
      Mi viene spontaneo di farti una domanda, ma cosa intendi per:”SALE”
      Spero di esserti stao davvero di aiuto!
      Buon Frutteto allora!

      Rispondi
  3. rosario
    rosario dice:

    CIAO STEFANO
    MI PERMETTO DI DARTI DEL TU’!
    TI VOLEVO CHIEDERE UNA COSA, TEMPO FA HO ACQUISTATO, TRAMITE INTERNET, 2 PIANTE DI ASIMINA TRILOBA, NON TI DICO LA DELUSIONE PERCHE’ MI SONO ARRIVATI 2 BACCHETTINE CHE IL VIVAISTA DICEVA AVERE OLTRE 4 ANNI; CMQ IO CON IL MIO AMICO VIVAISTA MI INFORMAI SE POTEVO PIANTARLE E MI DISSE CHE NON C’ERANO PROBLEMI.
    IL TERRENO SI ADATTA ALLA VEGETAZIONE DELLA ASIMINA CHE PERO’, DA TEMPO MESSE A DIMORA, NON CAPISCO PERCHE’ NON FANNO FOGLIE E SONO SEMPRE LE STESSE, SONO VIVE PERO, E SI VEDE!
    TI CHIEDO AIUTO SU COME FARE PER AIUTARLE A CRESCERE, ACCETTO TUTTI I TUOI CONSIGLI!
    TI RINGRAZIO SEMPRE 

    (ROSARIO – SICILIA)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Salve Rosario
      Certo che mi puoi dare del tu, nell’orto poi, saremo insieme a dare del “LEI” a nostra Madre Natura!
      Riguardo alle tue piante ti Asimina Triloba capisco, la tua delusione, ma capita quando si acquista “a scatola chiusa” senza avere rapporti con il vivaista di fiducia.
      Quindi, se le tue piante sono veramente ridotte al minimo come chioma e apparato radicale, io ti consiglio di farle crescere in un bel vaso con terra fine e terriccio buono;
      quando avranno poi ben sviluppato nuove radici e chioma potrai ritrapiantarle in pieno campo, prova così!

      Riguardo ai concimi che ti ho indicato, sono quelli adatti a risolvere la tua questione di frutta che non allega sulla pianta, non è necessario che tu prenda quella precisa marca di prodotti, chiedi pure al tuo consorzio agrario di fiducia e fammi sapere che ti consiglia.
      Grazie per la tua cortesia e gentilezza…siciliana direi!
      Buon divertimento e fortuna per le tue piante.

      Rispondi
  4. rosario
    rosario dice:

    Ciao stefano
    sono sempre io Rosario, sono stato al consorzio, gli ho spiegato bene la situazione in quanto i mie alberi fanno pochi frutti,
    la soluzione per loro più idonea sarebbe mettere questo tipo di concime solo nel mese di gennaio, in quanto il terreno é cretoso,
    in quantità media di mezza bottiglia di plastica per albero non sò, sono un pò scettico,
    tu che ne pensi?
    Ci tengo per un tuo consiglio!
    Cordiali saluti Rosario
    Ps: cerco di postare la foto del concime concime yara 20 10 10!
    Grazie
    (Rosario)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Rosario

      Grazie per la tua fiducia, mai scontata.
      Innanzi tutto, se la terra è cretosa – argillosa quindi – la cosa migliore, oltre la concimazione è quella di tenerla bella lavorata,
      un aiuola di vangatura larga almeno il raggio della chioma della pianta.
      Riguardo al concime che ti hanno proposto mi sembra, dalle caratteristiche che leggo, che non sia particolarmente adatto, ha troppo azoto rispetto a gli altri microelementi
      necessari, magari assicurati bene dal tecnico del consorzio che quello che ti consiglia sia veramente adatto alle tue esigenze.
      Per quanto riguarda i tempi di concimazione e quantità la cosa migliore è di valutarlo quando avremo le caratteristiche tecniche del concime adatto.
      Che ne dici?
      Dai, fai un altro giro al consorzio e riscrivimi, troveremo la soluzione ai tuoi frutti!!!
      Buona fortuna
      PS: Il concime che ti serve è specifico per le piante che vegetano bene, rigogliose come dici che sono le tue, ma che fruttificano poco, prova a dire così al tecnico!

      Rispondi
  5. Michela
    Michela dice:

    Buongiorno,
    scrivo perché sono alle prime armi. Ho del terreno (che ancora non so quantificare) e vorrei piantare un frutteto!
    Vivo a 10km dal mare, nelle Marche, che tipo di frutta consiglia?
    Inoltre il terreno è sempre stato coltivato a rotazione, l’ultima volta girasoli, crede che sia adatto?
    Grazie
    Un saluto,
    (Michela)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Michela,
      grazie di scriverci.
      Il terreno che ci descrivi, come colture eseguite e localizzazione mi sembra adatto, così a prima impressione, all’impianto di un frutteto.
      Riguardo alla tipologia di frutti da impiegare ti dico che sono adatti tutte quelle che comunemente si trovano in italia; per questo ti consiglio di fare un frutteto il più misto possibile fra le specie, e quindi: Melo, pero, pesco, fico ecc ecc… per avere tutte le differenti qualità di frutti che desideri. Importante anche, a mio giudizio, diversificare, all’interno di una specie, almeno due varietà: per esempio due tipi di melo, uno a fruttificazione precoce e uno tardivo e così via per le altre varietà, per avere frutta scalare tutto l’anno.
      Spero di esserti stato d’aiuto, almeno nella prima fase, poi sarà necessario che tu faccia fare un vero e proprio progetto, per la futura realizzazione.
      Salute e buon frutteto!

      Rispondi
  6. anna
    anna dice:

    Buongiorno,
    ho un campo di circa mezzo ettaro in pianura padana dove vorrei piantare un frutteto.
    Potrebbe darmi i primi “rudimenti”? Che tipo di frutta può andare bene in quel clima? E’ un campo a ridosso di un paese.
    Grazie
    Inesperta totale.
    (Anna)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Anna,
      è proprio una bella idea quella di allestire un bel frutteto personale!
      Per quanto riguarda i rudimenti ti suggerisco quanto segue:
      1-allestisci adesso il sesto d’impianto del frutteto, ovvero individua a terra la posizione delle tue piante es: con dei tutori tipo canne di fiume o pali di legno. Disponi le piante in maniera omogenea su tutta la superficie tenendole distanti fra loro almeno 5 metri – per questa operazione chaimata “squadro” potresti chiedere aiuto ad un agronomo.
      2 – durante tutta l’estate scava, per ogni posizione individuata a terra, una buca che accoglierà le radici di ogni frutto. Le dimensioni della buca dovrebbero essere almeno di 40-50 cm di lato. Lascia aperte le stesse disponendo la terra a lato della buca.
      3 – riguardo l’acquisto dei frutti ti consiglio di rivolgerti ad un vivaio specializzato nella produzione di piante da frutto – in pianura padana ce ne sono diversi, per questo ti suggerirei di fare un frutteto misto, pere, mele, pesche ecc – scegliendo per ogni specie almeno due varietà, una a maturazione precoce e una a maturazione tardiva.
      4- in autunno iniziato farai il trapianto dei frutti in piena terra e prima dell’estate successiva ti consiglio di allestire un impianto d’irrigazione a goccia per ogni pianta da frutto.
      Per acculturarsi sulle antiche varietà di frutta ti suggerisco la lettura di questo post che trovi sul link.
      Salute e buon frutteto!

      Rispondi
  7. michele
    michele dice:

    Molto interessante,
    mi chiamo michele e ne approfitto per chiedere un consiglio anchio, ho un albero di fichi e il il frutto appena si matura diventa acido come posso fare per risolvere il problema, grazie per una vostra risposta.
    (Michele)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Michele,
      la fruttificazione dei fichi è una cosa molto curiosa, nel senso che la pianta può fare anche più fruttificazioni, ma non tutte sono eduli,
      per capire la tua questione bisognerebbe sapere che varietà è la pianta, oppure se vedi che nessuna fruttificazione prodotta porta buoni frutti, al dila del nome della varietà è molto probabile che tu debba innestare la tua pianta di fichi con una varietà commestibile.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  8. andrea
    andrea dice:

    Salve,
    ho un terreno in collina, vicino Cosenza, in discesa e argilloso.
    Vorrei sapere quali e quando piantare (scusa il giro di parole) su questo terreno.
    Premetto che so che la quercia cresce con questo tipo di terreno.
    Vi ringrazio in anticipo.
    (Andrea)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Andrea,
      per come descrivi il tuo terreno in Calabria ti suggeriamo per la tua piantagione di frutti di:
      1 – aprire le buche per la piantagione in largo anticipo rispetto al trapianto vero e proprio – es, fine estate per trapiantare i frutti a novembre – lasciando nel frattempo il cumulo di terra fuori dalla buca aperta.
      2 – le dimensioni della buca devono essere almeno il triplo rispetto alle dimensioni del “pane di terra” della pianta
      3 – prima di ricoprire la buca ti suggeriamo di mischiare alla terra di scavo tanto terriccio e stallatico da ammorbidire la stessa e rendere più facile l’attecchimento della pianta
      4 – allestisci un impianto d’irrigazione che aiuti la pianta a superare i periodi siccitosi per almeno tre anni consecutivi, fino a che la pianta non risulti attecchita
      5 – riguardo alle specie da scegliere sono più adatti ai terreni argillosi: susini, peri, prugni, fichi….più delicati ciliegi, noci e meli.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  9. Edorado
    Edorado dice:

    Salve,
    complimenti per il sito, volevo chiedere un informazione; ho un terreno in piemonte in collina ma pianeggiante, esso confina con una riva alta circa 4 metri ed ho notato che è sempre più bagnato del resto del terreno probabilmente perché si accumula l’acqua della collina soprastante.
    Beh la mia domanda è questa: dato che sto per piantare un piccolo frutteto con diverse varietà di frutto mi chiedevo quali varietà sono più adatte per questa porzione di terreno. Grazie anticipatamente.
    (Edoardo)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Buongiorno Edoardo,
      da come descrivi la situazione sembra di capire che la terra è costantemente pregna d’acqua; in quel caso non saprei quale tipologia di frutto consigliarti ma mi viene spontaneo dirti che la migliore soluzione è quella di cercare di far drenare l’acqua per impedire che impregni la terra che tu possa così recuperarla per la coltivazione del frutteto.
      Dimmi se ho interpretato bene altrimenti riscrivici senza problemi.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  10. Edoardo
    Edoardo dice:

    Buongiorno Stefano,
    diciamo che quando piove ci mette più tempo rispetto al resto del terreno ad asciugare inoltre in quella porzione è presente del terreno argilloso tipo tufo. Quando il terreno si asciuga in estate per esempio anche li è asciutto ma nelle altre stagioni quando piove ha più difficoltà della restante parte ad asciugare ma si asciuga anche li se non piove per un po’ di tempo.
    Spero di aver reso l idea.
    Grazie.
    (Edoardo)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Grazie Edoardo,
      ora capisco meglio, allora potresti fare un impianto con un sistema di drenaggio, tale da scongiurare i ristagni idrici, lo scopo cioè è che le radici dei tuoi frutti non stiano costantemente a mollo nell’acqua.
      Salute e buon orto.

      Rispondi

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