Chiunque abbia piantato nell’orto un cavolo, un broccolo, un rafano, una rapa o un ravanello, molto probabilmente prima o poi ha avuto a che fare con qualche insetto molesto, divoratore e devastatore. E’ inutile ignorarli perché da soli non se ne vanno. Molto meglio affrontarli o ancora meglio prevenirli. Guardiamo allora quali sono gli insetti che solitamente attaccano le crucifere e come possiamo contrastarli.

Cavolaia – In testa non poteva che esserci lei: la leggiadra e bellissima cavolaia. Ma tanto il suo aspetto è innocuo e innocente, tanto le sue larve sono divoratrici di cavoli: sono capaci di mangiarsi l’intero apparato fogliare dei nostri cavoli e broccoli e di lasciare a noi soltanto le nervature più dure. Mica stupida la ‘baby-cavolaia’!

Prevenzione e cura – Come evitare che questo accada? Intanto leggetevi il post pubblicato tempo fa sulla cavolaia, dove già consigliavamo di usare in modo preventivo l’infuso di assenzio o di tanaceto, il decotto di femminelle o di foglie di pomodoro, spolverizzare le piante con litotamnio o calcare d’alghe (che crea qualche problema all’apparato masticatore delle larve), ma soprattutto togliere manualmente i mucchietti delle uova appena compaiono.

Inoltre evitiamo di riseminare le crucifere per più di un anno sullo stesso posto per contrastare il diffondersi di malattie, ma soprattutto facciamo attenzione alle consociazioni. Sono infatti ottimi ortaggi ‘scaccia-cavolaia’: pomodori, sedano, spinaci; mentre tra le aromatiche le migliori ‘allontanatrici’ sono: salvia, rosmarino, issopo, timo e  menta. Se invece vogliamo creare una barriera alla base delle nostre crucifere, pacciamiamo i loro piedi con dei rami di ligustro oppure seminiamo intorno al loro fusto del trifoglio nano.

Uff, ho finito con i rimedi ‘casalinghi’! L’alternativa, se ci siamo scordati di fare prevenzione, è recarsi al primo concorso agrario e chiedere un rimedio biologico il meno impattante possibile!

Altica o pulce di terra – Sono piccolissimi insetti saltellanti di diversi colori, ma si riconoscono perché appena ti avvicini con un dito fanno dei salti repentini in ogni direzione. Attaccano tanto le giovani piante quanto le adulte e la loro presenza è facilmente individuabile, perché le foglie appaiono bucherellate in ogni dove. Ma se le foglie più grandi qualche buco lo possono sopportare,  la stessa cosa non possono dirlo le giovani piantine appena trapiantate, la cui vita dipende dalle quelle  tre o quattro tenere e uniche foglioline.

Prevenzione e cura – Cosa fare? Partiamo dalla lavorazione del terreno: in genere quando si manifesta un forte attacco di pulci di terra significa che il terreno non è stato lavorato bene, perché questo insetto si trova perfettamente a suo agio nei terreni siccitosi e compatti, quindi la prima regola è rendere friabile e umido il terreno. E quale è il modo migliore per mantenere l’umidità del terreno? La pacciamatura! Quindi pacciamare a go-go!

Come per la cavolaia potrebbe essere utile spruzzare decotto di assenzio o di tanaceto (almeno due volte la settimana in caso di infestazione), oppure spolverare le piante con calcare d’alghe o farina di roccia alla mattina quando le foglie sono umide di rugiada. La situazione è compromessa e le pulci si fanno la doccia con gli infusi d’erbe? Solo in casi estremi usare piretro!

Mosca del cavolo – Se vedete che l’aspetto dei vostri cavoli è poco rassicurante (come il nostro dopo una settimana di influenza), foglie giallognole o addirittura avvizzite o morenti, è possibile che la mosca del cavolo abbia colpito le vostre piante alla base. Perché è al colletto dei cavoli che questa mosca ‘malefica’ depone le uova  e, le larve che fuoriescono, penetrano nella radice e nel fusto causando gravi danni, se non addirittura la morte della pianta.

Prevenzione e cura – Può essere di aiuto in questo caso la consociazione con il pomodoro e, come per la cavolaia, pacciamare con ramaglie di ligustro o con una semina di trifoglio (che peraltro e una leguminosa e aiuta la fertilità del terreno) o comunque con erbe dall’odore molto forte.

Quando si esegue il trapianto sarà vantaggioso mettere le piantine piuttosto in profondità ed eseguire successivamente qualche utile rincalzatura, evitiamo inoltre di usare il letame fresco perché attira la mosca.

Un’altra valida soluzione potrebbe essere una leggera rete protettiva stesa sopra le giovani piante, oppure spalmare il colletto dei nostri cavoli con pasta d’argilla. I macerati vegetali e le polveri sopra descritte possono essere un deterrente anche contro la mosca del cavolo.

Ultima raccomndazione: tenere sotto controllo le giovani piante e solo in casi estremi provare a debellare le larve con una soluzione di puro sapone di Marsiglia (150-300 gr si sapone in pasta in 10 litri d’acqua a seconda dell’effetto desiderato)

8 commenti
  1. matteo
    matteo dice:

    Proverò subito: le soluzioni sono diverse quindi tra queste ognuno potrà provare quella più facilmente applicabile per sè.
    Mi sembrano tutte piuttosto rispettose dell’ambiente.
    Grazie !

    Rispondi
  2. Mario
    Mario dice:

    Buongiorno,
    vorrei chiedervi se conoscete un sistema biologico per eliminare afidi da una piccola piantagione di acquaponica, quindi con pesci rossi e piante.
    Grazie
    (Mario)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Salve Mario,
      il sistema di coltivazione in acquaponia si regge su equilbri molto delicati, vista la presenza di pesci…di un ecosistema acquatico; per questo eviterei di aspergere sulle tue piante qualsiasi tipo di prodotto contro gli afidi, anche il più biologico, che andrebbe a finire inevitabilmente nell’acqua.
      Un sistema molto efficace per contenere il numero di afidi è tramite l’introduzione di animali antagonisti, in particolare le coccinelle – consulta pure il sito che trovi nel link – che nella fase di larva risultano voracissime di afidi. E’ una bella cosa pensare che oltre alle piante e ai pesci il tuo sistema di coltivazione sorreggerà il proprio equilibrio anche grazie a degl’insetti.
      Salute e buon ortoponico!

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      • Alberto
        Alberto dice:

        Ciao Stefano,
        mi servirebbero cortesemente dei consigli per la semina del broccolo calabrese.
        Grazie e buona giornata.
        (Alberto)

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        • Stefano Pissi
          Stefano Pissi dice:

          Ciao Alberto,
          la semina del cavolo broccolo si esegue per tutto il mese di giugno fino ai primi di luglio, per avere piantine belle pronte al trapianto in piano campo.
          Prepara dei vasetti – anche biodegradabili – con due semini per ciascun vasetto. Con questo caldo mantieni il tutto bello umido e poi, quando le piantine sono già sviluppate…altezza circa 10-15 cm, con 5/6 foglie…allora sono pronte per il trapianto.
          Salute e buon orto.

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