Coltivare la patata: semina, consociazione, concimazione, annaffiatura, rincalzatura e raccolta

Coltivare la patata: semina, consociazione, concimazione, annaffiatura, rincalzatura e raccolta

La patata è un po’ come il pomodoro (oltretutto appartengono ambedue alla famiglia delle solanaceae): si usa tantissimo, piace a tutti e chiunque abbia un pezzo di terra prima o poi non potrà fare a meno di coltivarla!

Quindi tanto vale imparare a farlo al meglio e una volta che avremo capito quale è il periodo migliore per seminarla e avremo fatto pregermogliare i nostri tuberi, potremo finalmente procedere con la semina, la coltivazione e la raccolta.

Semina

Facciamo un solco profondo 10-15 cm circa e adagiamoci dentro le nostre patate da semina con, cosa importantissima, i germogli rivolti verso l’alto! Le distanze sono queste: tra le piante occorre lasciare circa 30 cm, ma per le precoci potranno diventare 25 e per le tardive 35; tra le file la distanza media è di 60 cm, ma anche in questo caso per le precoci può diventare 50 e per le tardive 70.

Seminiamo quanto il terreno è asciutto ed è terminato il pericolo gelate. Si coprono i tuberi fino a formare un mucchietto di terra su ciascuna fila. La terra non va compressa, ma solo gettata, per lasciare che i germogli possano respirare in fase di sviluppo. Se quando appaiono le prime foglie ci fosse ancora pericolo di gelate coprite con tessuto non tessuto o paglia.

Consociazioni

Il fagiolo è il vicino più gradito per la patata, perché sembra riesca a ridurre gli attacchi della dorifora. Questa ‘comunanza’ si può fare anche a file alterne. Ottimi compagni della patata sono anche mais, piselli, cavoli e girasoli.

Avvicendamento o rotazione

Meglio non piantarla sullo stesso terreno dell’anno precedente, mentre starà benissimo dopo i cereali o in un terreno dove avremo praticato una concimazione a verde o sovescio.

Concimazioni

Sono perfette le concimazioni effettuate in autunno o in inverno per la semina in primavera o quelle rimaste nel terreno da una coltura precedente. L’eccesso di concimazione rende la patata più sensibile alla peronospora, rende i tuberi meno conservabili e favorisce lo sviluppo fogliare a scapito dei tuberi. Bene il letame compostato perché mette subito a disposizione della patata gli elementi nutritivi necessari.

Annaffiature

L’eccesso di umidità influisce negativamente sulla conservabilità dei tuberi. Se piove con una certa regolarità o se ci troviamo in zone montane, la patata non necessità di annaffiature supplementari, ma se ci troviamo in zone siccitose o se le precipitazioni scarseggiano, dovremo provvedere ad irrigare le nuove piante. Le irrigazioni potranno essere modeste in fase di germinazione, mentre dovranno diventare costanti più avanti, nella fase di formazione dei tuberi. Per mantenere il suolo più fresco senza dovere ricorrere alle annaffiature occorre smuoverlo leggermente, ma soprattutto pacciamarlo. Sarà inoltre indispensabile praticare la rincalzatura. Le irrigazioni in ogni caso andranno eseguite tra i solchi, preferibilmente nelle ore serali, per evitare alla pianta sbalzi termici troppo bruschi.

Rincalzatura

Va effettuata mano a mano che le giovani piante crescono, ammucchiando la terra alla base dello stelo con molta cura e attenzione. La prima andrebbe effettuata quando la piantina è alta circa 25 cm, comunque prima della fioritura, la seconda prima che gli steli inizino ad adagiarsi sul terreno. Questa operazione servirà a mantenere il terreno più fresco, a tenere lontane le infestanti e ad evitare che i tuberi prendano la luce diventando verdi e tossici. Inoltre il solco che si creerà tra le file, praticando la rincalzatura, servirà per l’irrigazione. Dopo l’ultima rincalzatura è consigliabile coprire il suolo con della paglia o dello sfalcio, per mantenere il terreno umido e favorire l’ingrossamento dei tuberi.

Raccolta

Per le patate novelle si inizia quando le foglie sono ancora verdi, mentre per le altre attenderemo che la parte aerea della pianta ingiallisca e che i tuberi siano maturi. E’ possibile iniziare raccogliendo quelle necessarie al consumo e aspettare in seguito la definitiva maturazione e raccolta. Conserviamole in un luogo fresco e al buio, per tardare la germinazione, che ne altera il sapore e i valori nutrizionali. A questo proposito ecco qualche informazione su in più sulla patata e il suo impiego.

Uff! Che faticaccia, ma finalmente siamo arrivati alla fine, che per la patata è la padella!

foto di Chiot’s Run da flickr

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COMMENTI
6 commenti
  1. Marina
    Marina dice:

    Ciao,
    ho raccolto le patate, ora mi chiedo se devo solo zappare un po’ la terra o lasciare gli stralci delle patate per arricchire il terreno. E poi cosa posso ripiantare nello stesso punto?
    Grazie
    (Marina)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Marina,
      dopo la raccolta delle patate il terreno risulta essere di solito un pò sconnesso, per questo ti suggerisco di lasciare a terra lo strame delle patate – foglie e fusti – e poi zappare la terra, affinando le zolle e anche interrando così lo strame che andrà ad ammendare – cioè ammorbidire la terra. Come coltura di rotazione successiva alle patate potresti mettere a dimora le fave – in ottobre – queste leguminose ti arricchiarnno la terra in azoto!
      Salute e buon orto.

      Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Miky,
      la coltivazione della Batata – come puoi leggere attentamente nell’articolo che trovi nel link – avviene in stagione temperata calda, quindi da aprile in avanti la si mette in terra – s’interrano i pezzi di tubero – e la si raccoglie in fine estate/inizio autunno.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  2. aldo
    aldo dice:

    Ciao,
    coltivo le patate da qualche anno nello stesso terreno, posso continuare o interrompere per quanto tempo?
    Grazie,
    (Aldo)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Aldo,
      ogni pianta/ortaggio prende dalla terra elementi differenti in base al tipo di pianta che si considera, in particolare le patate sono piante che assorbono tante sostanze nutritive, il concime cioè, e il prolungarsi di tale coltura impoverisce il terreno. Altre piante invece, come le leguminose quali: piselli, fave, ecc hanno capacità di concimare con la loro presenza.
      Interrompererei quindi la coltivazione alternando con una bella semina di fave, che fra un po’ è anche stagione.
      Ti lascio un bell’articolo sulla rotazione e consociazione ortaggi, almeno leggi quello di cui hai bisogno.
      Salute e buon orto.

      Rispondi

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