Se gli ortaggi vi piacciono in tutti i modi: cotti, crudi o anche dipinti, avete trovato il sito che fa per voi. Sono oltre 700 le varietà ortofrutticole rappresentate nei quadri custoditi negli archivi della Facoltà di Agraria dell’Università Federico II di Napoli, ora tutti restaurati, digitalizzati e disponibili sul sito dei Musei della Reggia dei Portici.

Una vera ricchezza, storica, artistica e culturale, ma per noi appassionati dell’orto un vero catalago da sfogliare con calma e dedizione. Non vi consiglio di guardarlo di fretta e in modo disattento (come si usa fare in rete), ma piuttosto attendere il momento in cui si dispone di un po’ di tempo per osservare con cura questi ortaggi, molti dei quali ormai abbandonati ed estinti. E ritrovare, con questa osservazione, oltre che il piacere di mangiarli (con gli occhi) il valore di coltivarli, magari proprio andando a ricercare queste cultivar dimenticate.


Le tavole, che rappresentano molte delle varietà diffuse in Italia fra l’800 e gli inizi del ‘900, sono tutte realizzate a mano da autori italiani dell’epoca, alcuni dei quali di grande prestigio. Dipinti d’epoca di grande fascino, curati in ogni minimo dettaglio e molto, molto realistici: quasi 500 di essi sono realizzati con una tecnica che li fa sembrare tridimensionali.

Se non vi basta vederli on-line e desiderate una visione più ravvicinata sappiate che una selezione di queste opere, disposte seguendo la stagionalità dei vari ortaggi e frutti, è esposta all’interno delle prestigiose sale della Reggia dei Portici a Napoli.

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