Mi piace questa nuova fiaba uscita dalla penna dei nostri amici liceali di Presezzo (ex liceali perché si sono tutti diplomati questa estate!). La storia di una fiaba con le gambe, che stufa di stare sullo scaffale ad impolverarsi, scende per andare in cerca di nuovi personaggi e indovinate dove li troverà? Non voglio rovinarvi la sorpresa…leggete e lo saprete.

Fiaba cerca-verdure

C’era una volta una fiaba che se ne stava pacifica in una libreria del

salotto buono di casa. Era lì da chissà quanto e i padroni di casa non erano

amanti delle pulizie così la fiaba era anche parecchio polverosa.

Ma si stancò; tossì, sbuffò, sputò fuori la polvere ed un bel giorno

scese per conto suo dallo scaffale ed uscì di casa lasciando un posto vuoto

nel mezzo della libreria. Cosa fu cosa non fu, nello scendere dallo scaffale

la fiaba si impigliò nei personaggi di altre fiabe che stavano nei volumi

vicini e così trascino giù anche streghe, fate, maghi, cavalli, principi e

principesse…

Tutti si defilarono appena usciti nel mondo, che facendo

incantesimi, chi trasformando le cose, chi visitando il mondo a cavallo.

La fiaba allora pensò che fosse meglio cercare personaggi diversi

dai soliti, personaggi più affidabili e profumati e colorati. Si avventurò ai

bordi della città dove entrò nella zona degli orti. La stagione era perfetta:

gli orti offrivano prodotti speciali, belli e maturi.

La fiaba vide un pomodoro: “Tu sarai il mio re” disse.

Poi vide una zucchina:” Tu sarai la regina” disse.

E così di seguito designò principi e principesse carciofi e

melanzane; le carote furono damigelle di corte, i vari tipi di insalata

furono funzionari del re e tutte le verdure furono il popolo del regno.

Ma una strega malefica fuggita dallo scaffale dei libri piombò nel

reame delle verdure e volle pietrificarle all’improvviso.

Fu una scena molto triste. Tutto era ingrigito, indurito, nulla più

sapeva di freschezza.

La fiaba rimase stupefatta di fronte a tanta cattiveria.

Perché? Si domandava ma non trovava risposta. Sia lei che le

verdure erano semplici e felici, nulla avevano fatto alla strega, che ora

rideva minacciosa e il suo riso si faceva sempre più forte.

La fiaba non la sopportò più; ebbe una malinconia dentro e le

spuntarono due lacrime grosse e rotonde che rotolarono sull’orto

pietrificato.

Allora il riso della strega si fece sempre più debole: lei si

accartocciò e scomparve come un foglio di carta ingiallita e le verdure

dalla linfa delle lacrime della fiaba ripresero vita.

Il reame delle verdure era salvo ed eterno!

6 commenti
  1. Marco
    Marco dice:

    Simpatica!
    Complimenti per il sito e la creatività…
    La cipolla egiziana, poi, mi piace un sacco, la cercherò e proverò a piantare.
    Grazie

    Marco Papeschi

    Rispondi
  2. Luigi Gianola Bazzini
    Luigi Gianola Bazzini dice:

    Questa fiaba magica che scende dalla dimenticata e polverosa libreria per andare in cerca di qualche avventura nuova e di personaggi più attuali e ” freschi”, diventa, nel suo raccontarsi, una vera e propria favola con una sua morale positiva; se qualcosa o qualcuno disturba o spaventa un bel sogno in via di realizzazione, la forza superiore di una volontà buona può far tornare il sereno… anche con l’aiuto di un paio di lacrime… Bella da leggere, emozionante da raccontare.

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  3. emanuela
    emanuela dice:

    anche noi a colleincanto abbiamo una bella filastrocca sulle verdure!!!
    La zucchina gustosa e buona la mangiamo sulla poltrona.
    Il peperone giallo, verde e rosso lo mangiamo a più non posso.
    Il pomodoro rosso e tondo sembra proprio un mappamondo.
    Il cavolfiore puzzolente piace anche al serpente.
    La melanzana cicciottella ci piace meno della Nutella.
    La carota dura e arancione dà colore al minestrone.

    Rispondi

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