Ho appena raccolto gli ultimi fichi dorati e dolcissimi. Li ho dovuti condividere con una ghiandaia voracissima, che dopo avere sterminato i grappoli che pendevano dalla pergola dell’uva, si è spostata sul fico di fianco. Dovevate vederla! Si appostava sui lecci circostanti e ogni dieci minuti veniva a nutrirsi, che io fossi lì non era un deterrente, sfacciata e impudente si faceva beffe di me che la scacciavo battendo le mani. Forse avrà pensato che applaudivo la sua bravura! Fatto sta che l’anno prossimo dovrò trovare un mezzo più efficace per contrastare i suoi appetiti.

I frutti sono un complemento importantissimo sia per l’orto che per il giardino e non intendo rinunciarci per una ghiandaia! I fiori delicati prima e i frutti saporiti dopo, sono elementi a cui non si può rinunciare. E so che se desidero avere nell’orto una nuova pianta è meglio che ci pensi adesso.

Quando – L’autunno è il momento migliore per piantare gli alberi da frutto, perché possono approfittare dell’umidità invernale per radicare bene e avere poi la possibilità di crescere vigorosi in primavera. La terra smossa si rassoderà nel corso dei mesi autunnali.

Dove – Prima di acquistare l’alberello pensiamo bene a dove collocarlo. Pensiamo alle ore di sole e allo spazio di cui avrà bisogno anche quando sarà diventato grande e ricordiamo che in estate ombreggerà gli ortaggi lì vicino. Se avete a disposizione un intero frutteto in genere si preferisce disporre le piante più grandi a sud-est e le più piccole a nord-ovest.

Come – Un paio di giorni prima della messa a dimora scaviamo una buca larga 60 per 60 cm e profonda 60 cm, mettiamo sul fondo 10 cm di sassi o di ciottoli, per migliorare il drenaggio (indispensabile nei terreni argillosi), e a questo punto aggiungiamo sui lati e sul fondo del letame maturo, meglio se miscelato con del compost vegetale e della cenere di legna. Adesso la buca è pronta per accogliere il nuovo alberello.

Pianta a radice nuda – Se però abbiamo acquistato la pianta a radice nuda, ovvero non in vaso, prima di collocare l’alberello nella nuova dimora dobbiamo accertarsi che l’apparato radicale non abbia delle parti morte, in tal caso dobbiamo asportarle. Inoltre se vediamo che la pianta ha sofferto per il viaggio, collochiamola in un secchio pieno di acqua e fango e lasciamola a bagno per circa dodici ore. Se vogliamo sapere come seguire un buon bagno energetico per le radici guardiamo questo filmato, dove Matteo e Giovanni ci mostrano nel dettaglio come eseguire l’inzaffardatura.

Dopodiché, per effettuare un buon trapianto, sarebbe meglio essere in due: una persona che sostiene la pianta e stende le radici e l’altra che riempirà la buca con del terreno soffice, che piano, piano andremo a comprimere per evitare che restino delle zone d’aria tra una zolla e l’altra, perché questo ritarderebbe la ripresa e potrebbe fare marcire le radici.

Ultimi accorgimenti – Evitiamo poi di affossare troppo la pianta nel terreno, cercando di rispettare il colletto, le radici dovranno essere ben coperte, ma il fusto non troppo interrato. Di fianco alla pianta posizioneremo il tutore, un paletto che sosterrà l’albero durante le prime fasi della crescita ed eviterà che cresca storto. Per questa operazione usiamo dei materiali resistenti e appropriati, che non incidano la giovane corteccia. Infine comprimiamo bene la terra con in piedi e annaffiamo abbondantemente.

Troppa fatica? Ma se assaggiaste i miei fichi non lo pensereste più…

foto di *Sepp da Nert* e di sanvivaldo da flickr

32 commenti
  1. Giorgio
    Giorgio dice:

    Buongiorno,
    grazie per i suoi consigli, ma per i ciliegi ci sono da rispettare gli stessi criteri e posizione al sole anche se voglio piantarne due, uno con frutti a maggio e l’altro con i frutti a giugno? Per piantarli adesso (febbraio – marzo) se non fa freddo, non ci sono problemi, visto che ci sono anche a radice nuda?
    Grazie mille.

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    • nara marrucci
      nara marrucci dice:

      Ciao Giorgio, sia che il ciliegio fruttifichi a maggio o a giugno non cambia niente per quanto riguarda le tecniche di coltivazione e l’esposizione. Se poi vuoi sapere quando piantarli questo è il mio consiglio: se decidi di usare l’alberello a radice nuda devi aspettare il prossimo autunno, perché la pianta in quel periodo avrebbe a disposizione tutto l’inverno per dedicarsi alla produzione delle radici e non alla vegetazione fogliare; se invece decidi di acquistare e trapiantare un pianta in vaso puoi farlo anche adesso, naturalmente appena il terreno non sarà più ricoperto dal gelo a questo proposito leggi la risposta che avevo dato a Gianni, sulla possibilità di trapiantare un ciliegio a gennaio . Credo sia proprio questa la cosa migliore da fare! Un saluto e a presto!

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  2. Nino
    Nino dice:

    Ho piantato in questi giorni vari alberi da frutto, ciliegi, meli, gelsi, ma non ho “cimato” le piantine. Mi hanno detto che ho sbagliato! Perchè avrei dovuto potare le piantine, a cosa serve?
    Grazie, saluti!

    Rispondi
    • nara marrucci
      nara marrucci dice:

      Ciao Antonio, puoi trovare la tua risposta nella rubrica consigli da dare e da ricevere. Saluti e a presto

      Rispondi
  3. ugo
    ugo dice:

    Vorrei sapere se i ciliegi a radice nuda vanno potati subito appena piantati, così che da dove sono stati tagliati nasceranno nuovi rami e si formerà una bella pianta.

    Rispondi
    • nara marrucci
      nara marrucci dice:

      Ciao Ugo, dipende da che albero hai acquistato e da che albero vuoi ottenere. Se hai acquistato un ‘astone’ di un paio di anni e ti piace avere un albero con un’impalcatura bassa (l’impalcatura è il punto da dove partono i rami) lo tagli a un metro e aspetti che lui ricacci da lì i nuovi rami. Se invece vuoi un albero più alto puoi lasciare i rami più alti e tagliare quelli sotto o viceversa. In ogni caso non lasciare più di tre rami, perché così ripartirà con più forza. Seleziona quelli che ti sembrano più appropriati a formare il tuo futuro alberello, spuntali se ti sembrano troppo lunghi, e taglia via gli altri. Buona potatura!

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  4. ugo
    ugo dice:

    Vorrei sapere fino a che mese posso piantare alberi da frutto in vaso. Mi hanno detto che ora è tardi. E’ vero grazie

    Rispondi
    • nara marrucci
      nara marrucci dice:

      Ciao Ugo, non c’è dubbio che i mesi migliori per piantare gli alberi da frutto sono i mesi autunnali, ma se si tratta di alberi in vaso anche quelli primaverili andranno bene.
      E’ vero che un albero in vaso in pratica potrebbe essere trapiantato tutto l’anno, ma più è caldo, più ha bisogno di cure, perché l’albero con il caldo è sottoposto anche a stress climatici. Per cui oltre ad avere bisogno di più acqua, potrebbe anche indebolirsi e quindi essere più vulnerabile. Un saluto

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  5. alessandro
    alessandro dice:

    Ciao, ho una porzione di giardino sul retro della casa esposta a Nord e con poche ore di sole al giorno, quali piante da frutto posso piantare. Mi sembra di aver capito che il lampone e il ribes sopportino bene esposizioni ombreggiate, hai altri consigli?

    Rispondi
    • nara marrucci
      nara marrucci dice:

      Ciao Alessandro, credo che ti sei già dato una mezza risposta da solo dicendo lampone e ribes. Devi scegliere frutti del sottobosco, come le fragoline, mirtilli, oppure puoi provare con il cranberry. Forse quelle poche ore di sole possono anche bastare anche ad un ciliegio, oppure ad un melo cotogno, io ne ho uno in giardino che ce la fa a fruttificare nonostante la sua posizione molto ombreggiata. E poi aggiungi un bellissimo Cornus Mas, se ti piacciono le corniole o un gelso! Intervalla le prime (lamponi, ribes, fragoline, ecc.) con piante acidofile, che amano lo stesso tipo di terreno come camelie e ortensie, vedrai che bellezza! Ciao e a presto

      Rispondi
  6. Renata
    Renata dice:

    Salve,
    avevo un kiwi… cioè, presumo una pianta maschio e due femmine.
    Lo scorso inverno non hanno fruttificato, e solo ora ho scoperto che una delle piante (presumo il maschio) è morto… (secco, il fusto si è spezzato alla base toccandolo).
    Da un mesetto hanno cominciato a spuntare le foglie, anche dei fiori che però non si sono mai aperti (resta solo una pallina che poi cade, non so, non trovo nulla dopo pochi giorni).
    Cosa devo fare? Comprare un’altra pianta immagino, e credo un maschio da quel che mi dicono (perchè se fosse vivo i fiori ci sarebbero).
    Mi confermate?
    E poichè il pergolato è in stato di abbandono da almeno 4 anni, e i pali di legno infradiciati, mi consigliate di potare tutti i rami alla base lasciando giusto i fusti delle due piante superstiti o di essere meno aggressiva? Intanto il raccolto è andato per cui potrei potarlo subito visto che la pianta soffre il freddo, e aggiungere la pianta maschio che però avrà dimensioni più piccole… Cosa mi dite? Faccio bene?

    (PS c’era dell’edera che lo ha un pò strozzato, ora l’ho estirpata, forse è stata lei la causa di morte…) Grazie Mille.
    (Renata)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Buongiorno Renata

      Bella pianta il kiwi, vero? E poi affascinante il fatto che si allevano in coppia!
      Da come descrivi la situazione quello che ti consiglio è restaurare la tua pergola prima e per questo dovrai riformare – cioè potare energicamente – le tue piante rimaste vive e sostituire quelle seccate.
      Vedrai che una volta ristabilita la situazione tornerai a mangiare i frutti prodotti dalle tue piante.

      Buon lavoro…e divertimento aggiungo!

      Rispondi
  7. Francesca
    Francesca dice:

    Buona sera,
    vorrei sapere se invece di piantare un albero da frutto posso piantarne il seme,
    so che è molto più difficile rispetto al piantare l’albero, però vorrei provare.
    La ringrazio.
    (Francesca)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Francesa
      Certo che puoi farlo, non ti scoraggiare, il percorso per arrivare a mangiare dei frutti è molto più lungo però,
      questo lo devi sapere…magari potresti affrontare entrambe le vie: pianta un frutto e pianta pure il seme, per vedere la differenza!
      Ti piace l’idea?
      Buon’avventura!

      Rispondi
  8. Francesco Trunfio
    Francesco Trunfio dice:

    Buongiorno,
    ho piantato diversi alberi e non ho rispettato in pieno quello che hai consigliato tu: il colletto e/o il punto d’innesto li ho interrati.
    Ma è vera questa cosa, che il punto d’innesto e il colletto non devono essere interrati? Per quale motivo?
    Può essere molto deleterio il modo in cui li ho piantati io?
    (Francesco)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Salve Francesco,
      si è consigliabile eseguire i trapianti di alberi e arbusti innestati con il punto d’innesto fuori terra; considera che tale parte dell’intera pianta è una vera e propria ferita che, anche se completamente rimarginata è meglio non ricoprirla di terra per evitare l’ingresso di eventuali patogeni oppure stimolare anche il ricaccio vegetativo del portainnesto – ovvero la parte di pianta selvatica che sta sotto. Se non hai interrato eccessivamente il punto d’innesto ti consiglio di scostare la terra dal fusto della pianta di modo che l’innesto rimanga così libero, altrimenti puoi anche rifare i trapianti da capo, se le piante non hanno ancora attecchito.
      Salute e buoni trapianti.

      Rispondi
  9. simone poletti
    simone poletti dice:

    Salve,
    vorrei piantare dei kiwi, ma credo di abitare in un luogo poco idoneo per questo tipo di pianta; vivo sull’appennino reggiano a circa 7oom sul livello del mare dove la neve è spesso abbondante e il vento frequente, cosa ne dici, esistono delle qualità più resistenti di altre?
    Grazie!
    (Simone – EmiliaRomagna)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Salve Simone,
      capisco le tue perplessità sulla resistenza al freddo della pianta del kiwi, se intuisci che la zona che abiti sia particolarmente gelida e ventosa, però potresti individuare un luogo della tua casa particolarmente riparato dove poter provare a coltivare delle piante di kiwi facendole, stagione dopo stagione, acclimatare progressivamente…magari resistono e producono, le piante certe volte ci stupiscono. Altrimenti esiste una specie differente del genere Actinidia – quello dei kiwi – che si chiama Actinidia arguta, particolarmente resistente agli inverni molto freddi, anche se il frutto che produce non è uguale al classico kiwi, potresti optare per questa. Chiedi al tuo vivaista di riferimento per l’acquisto e poi facci sapere, noi di in- orto siamo sempre qui!
      Salute e buona Pasqua!

      Rispondi
  10. katia
    katia dice:

    Ciao, ho piantato un pesco a partire da un seme, ed ora mi trovo con una piantina di circa 15 cm e circa 6/8 foglie.
    Non riesco a trovare nessun argomento su come fare per trapiantare poi questa piantina in giardino. Quanto deve stare in vaso la piantina? 1 anno, due? non si trovano notizie al riguardo.
    Grazie.
    (Katia)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Katia,
      è bellissimo allevare piante direttamente da seme…percorso più lungo ma molto interessante.
      Per il tuo pesco direi che il suggerimento che ti diamo è quello di tenerla ancora in vaso per almeno questa stagione vegetativa – estate – e poi in autunno vedi che sviluppo ha fatto, è probabile che tu debba rinvasarlo ancora in un contenitore più grande e quando la pianta avrà raggiunto un’altezza di 50 cm allora potrai metterla direttamente in terra…che sei più sicura che si affermi, per ora goditela in vaso.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  11. katia
    katia dice:

    Grazie,
    ora ho un piccolissimo problema, la cima del pesco aveva fatto delle splendide foglioline, erano almeno 6, ma il mio gatto se l’è mangiate tutte e 6 :(.
    Ora l’ho sistemata in modo che il gatto non possa nuocerle, ma mI chiedo se ormai il danno è fatto o se per la pianta ci sia ancora speranza.
    (Katia)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Katia,
      non credo che il tuo pesco abbia subito grandi danni…vedrai che adesso che l’hai tolto dalle grinfie del tuo felino domestico rimetterà altre foglioline.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  12. Mauro
    Mauro dice:

    Buongiorno,
    ho ricevuto tre alberelli ieri, un Ciliegio, un Azzeruolo e un Acero palmato.
    Abito al Nord, a 300 m, vicino al lago, questa settimana le temperature, di notte, scenderanno a -5 sotto zero…meglio attendere per la messa a dimora?
    Ma se poi si avvicina l’Inverno non sarà ancora peggio e meglio sarebbe aspettare a marzo?
    Se lasciassi le piante in vaso (sono attualmente in vaso, non a radice nuda) non risentirebbero anche in quel caso (nei prossimi giorni e poi in inverno) del freddo?
    Meglio ritirarle in casa per qualche giorno di notte o procurerei loro uno shock termico? hanno sui 2-3 anni i frutti e l’acero un po’ di più…

    Insomma non mi è chiaro quele sia il problema delle gelate nelle messa a dimora.

    Se tento ora, con i -5 incombenti, sceglierei comunque un punto molto al sole e cercherei di fare quello che consigliavate a un utente qui sopra….
    Grazie.
    (Mauro)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Mauro,
      tutte e tre le piante che hai nominato sono caducifoglie e adatte a sopportare climi freddi, adesso loro sono in fase di riposo vegetativo e quindi pronte per accogliere il gelo, però tieni conto che se le trapianti adesso, facendo una grande buca con tanto terriccio e stallatico maturo, ben mischiati alla terra, riesci a mettere le piante stesse in condizione di superare l’inverno ancora meglio, considerato che le radici saranno maggiormente protette dentro la terra rispetto al vaso e in primavera si risveglieranno già nella loro nuova dimora…pronte a fiorire e vegetare.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Martina,
      meglio sarebbe che il letame fosse ben mischiato alla terra…ma…almeno che sia ben maturo,
      altrimenti rischi che bruci le radici.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  13. Linda
    Linda dice:

    Che bei consigli! ho imparato tanto da queste righe di domande e risposte, sintetiche e chiare. Grazie e Complimenti vivissimi!

    Rispondi

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