La raccolta è l’operazione più gratificante dell’orto, ma non la più facile. E’ vero che quando ci avviamo verso l’orto, cestino alla mano, per incassare il frutto della nostra fatica, un bel sorriso si stampa sul nostro volto, ma questo non vuol dire che la raccolta si possa fare come e quando vogliamo. Per prima cosa, se conteggiamo bene, richiede molte ore di lavoro. Ogni ortaggio necessita di un metodo ben preciso, di attrezzature specifiche e l’individuazione del tempo più idoneo, cioè quando le nostre verdure, giunte al giusto grado di maturazione, esprimono al meglio il loro sapore.
Non dimentichiamoci che un raccolto effettuato in anticipo o in ritardo può compromettere la qualità dei nostri prodotti. Un ravanello raccolto tardi diventa vuoto e legnoso, così come i cetrioli che sviluppano troppo, mentre la lattuga, se resta troppo nel campo, diventa amara e granulosa.
Gli ortaggi a maturazione lenta vengono raccolti di volta in volta, a seconda delle necessità familiari, mentre altri (tipo le zucchine) dovranno essere raccolte a tempo debito, perché a causa del loro rapido accrescimento non possono rimanere a lungo sulla pianta o le loro proprietà organolettiche potrebbero venire compromesse. Per , che mal sopportano il freddo eccessivo, dovremo stare attenti alle gelate autunnali, che potrebbero danneggiarli e, una volta in magazzino, sarebbero più soggetti a marciumi e parassiti.
Tuttavia per la raccolta non si possono indicare date precise con il calendario alla mano, perché la maturazione dipende dall’andamento climatico stagionale e dalla zona di coltivazione. Spesso solo l’esperienza e gli errori commessi in precedenza, possono aiutarci a comprendere come e quando effettuare al meglio questa operazione. Qualche altro consiglio può comunque esservi di aiuto…allora, a presto.

Foto di nociveglia

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