Il cappero (Capparis spinosa) è parte integrante sia del nostro paesaggio, che dei nostri piatti. In estate il cappero deborda, come una verde protuberanza, dalle mura dei vecchi paesi. Le pianticelle fuoriescono dai sassi come tante fresche cascatelle puntate di fiori bianchi.
Sono una vera appassionata del suo aspetto e del suo sapore, ma riuscire a coltivarlo è altra cosa. Il cappero per me è la dimostrazione che non basta conoscere le piante e le loro tecniche di coltivazione per riuscire a farle vivere e a farle produrre con successo. Con il cappero non ci sono ancora riuscita. Una volta ho messo il seme in un fico maturo e l’ho inserito nella fessura di un muro di pietra (come molti esperti suggeriscono di fare) e un’altra volta mi sono fatta regalare una piantina da un amico e l’ho messa nella terrazza delle aromatiche, assolata e asciutta. L’ultimo tentativo l’ho fatto con delle piantine arrivate dalla Puglia, trapiantate in una bordura ben drenata che guarda a sud, sassosa quanto basta. Niente da fare!
Ma non ho nessuna intenzione di riunciarci, quindi ripassiamo insieme le regole per una buona coltivazione.
Riproduzione: avviene per seme e le varietà senza spine si riproducono innestandole sul selvatico. Talvolta si può riprodurre anche per talea, da prelevare a fine estate e lasciare in vaso fino allo spuntare delle radici.
Semina: Si semina in semenzaio in marzo aprile e può essere trapiantato in piena terra solo l’anno dopo alla stessa epoca. Per questo è spesso preferibile acquistarne delle piantine.
Cure colturali: richiede annaffiature solo al momento del trapianto e nulla più.
Raccolta: si usano i boccioli dei fiori da raccogliere dalla primavera fino all’estate, la mattina presto quando sono ancora chiusi e acerbi. Dopo averli lasciati appassire all’aria per un giorno si conservano in vasi di vetro con aceto bianco o semplicemente in salamoia.
Clima e terreno: ama il clima mite, pieno sole e si adatta bene ai terreni poveri e sassosi,
Ma l’ho visto crescere anche in un fosso, con poco sole e molta umidità. Vallo a capire! Sono arrivata alla conclusione che il cappero è un’ aromatica molto indipendente, che cresce solo dove vuole. Allora spero che prima o poi capisca che il mio giardino è un luogo libero e felice dove abitare.

Foto di bwohack e di illinosaro1960

23 commenti
      • giorgia
        giorgia dice:

        Io ce l’ho fatta. Ho comprato una piccola piantina 2 anni fa. L’ho messo in una grande fioriera con della terra e sassi, la pianta è cresciuta e ha fatto molto fiori. A inizio inverno, dello scorso anno, ho tagliato i rami e a primavera, la pianta aveva solo dei rametti secchi. Pensavo fosse morta. Quando stavo per gettarla, mi son accorta che c’erano delle piccole foglioline e infatti questa estate, mi ha gratificata facendo un sacco di nuovi rami e fiori.

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        • nara marrucci
          nara marrucci dice:

          Fantastico Giorgia! Finalmente una buona notizia! Quanti sassi hai messo? Metà e metà? E quanto la annaffi? Grazie 😀

          Rispondi
  1. paola
    paola dice:

    Io ho raccolto un pollone (sembra un grosso cappero allungato ma in realtà è pieno di semi)  dalla pianta ad ottobre quando erano ben maturi e l’ho messo dopo qualche settimana in un vaso pieno di vecchia terra secca e interrato per mezzo cm. Poi me lo sono ”dimenticato” sul balcone! Ora è nato, sono 4-5 piantine per ora!!! 😀
    Bisogna tenere presente che è una pianta spontanea e selvatica, così ho immaginato il pollone che cade e finisce in un buco (qui da noi crescono sui muri e ai cigli di strada) che col tempo si riempie di terra e polvere e senza alcuna cura e nasce, poi se le condizioni glielo consentono allora cresce…per cui l’ho semplicemente interrato.
    Ora devo dargli le giuste condizioni per cui leggo in giro di tutto innaffiare molto poco a intervalli frequenti…mi affiderò al buon senso ma se qualcuno ha consigli “certi” sono graditissimi.

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    • nara marrucci
      nara marrucci dice:

      Ciao Paola! Bravissima! Il prossimo ottobre, seguirò il tuo consiglio e andrò a caccia di quelli che tu chiami ‘polloni’, ma che credo siano più conosciuti come cucunci. Quindi, secondo la tua esperienza, più ce ne infischiamo dei nostri capperi e meglio è! Sai che può essere una buona tattica?
      Comunque a questi punti non annaffierei molto le tue piantine di capperi, non darei loro più acqua di quanto ne riceverebbero se stessero in un muro del tuo paese! Che ne pensi? Stesso trattamento anche per quanto riguarda il nutrimento!
      Ti consiglio ti postare la tua domanda ‘su quanta annaffiare i capperi’ anche sulla pagina del forum di InOrto. Sia mai che tra i nostri lettorici sia un coltivatore di capperi!
      Un saluto e mandaci informazioni anche sullo sviluppo delle piantine! Ormai ci hai incuriosito e vogliamo sapere se il tuo esperimento avrà pieno successo!

      Rispondi
  2. pino
    pino dice:

    Salve
    sono nativo di un paese tra Cefalu’ e Capo D’Orlando e sto provando a mettere in una “scarpata”con terra molto dura, alberi di pistacchio e piantine di capperi sperando che un giorno mi diano delle belle soddisfazioni.
    vi terrò informati…..
    (Giuseppe)

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    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Giuseppe
      Assolutamente sì!
      Attendiamo tue notizie sui capperi dai fiori bellissimi e sui pistacchi che ci fanno venire in mente il gelato!
      W la sicilia!

      Rispondi
  3. waka
    waka dice:

    Salve,
    io mi sono da poco avvicinato alla coltivazione del cappero ed ero curioso di sapere quali risultati avrei potuto ottenere indoor.
    Qualcun’altra ci ha provato? Se si con che parametri?
    Grazie
    (Waka)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Waka,
      che bella coltivazione quella del cappero, lo coltivi in piena terra o sul muro?
      Per adesso non conosciamo nessuna realtà di coltivazione indoor, intanto pubblichiamo questo annuncio e vediamo la risposta!
      Salute e buona ricerca.

      Rispondi
  4. adodoc
    adodoc dice:

    Salve,
    sono alcuni anni che semino i capperi, dopo che mia figlia mi aveva portato da pantelleria alcune capsule di semi, vi devo dire che lascio i semi dopo che si sono aperte le capsule nel vaso della pianta madre ed nell’estate successiva mi nascono decine di piantine tanto è vero che prendo solo le più forti e butto le altre, ora ho alcune decine di vasetti di cappero ma non ho il coraggio di metterli a dimora nel terreno, ma se me la sento proverò con alcune per vedere se si adattano al mio terreno. Coraggio provate anche voi ma lasciate la capsula sopra il terreno a disperdere i semi naturalmente. Un salutone capperofili!
    (adodoc)

    Rispondi
  5. Antonio
    Antonio dice:

    Ciao,
    Sono un agronomo,
    prendi una penna biro ed utilizza solo l’involucro come cannuccia, all’interno metti i semi del cappero e soffiali tra le fessure di muretti!
    Vedrai che la pianta attecchisce.
    Saluti.
    (Antonio)

    Rispondi
  6. Tullio Simioni
    Tullio Simioni dice:

    Salve,
    ho raccolto un frutto di cappero (o cucuncio) nel mese di agosto ed è ancora verde, ho qualche speranza che maturi lontano dalla pianta?
    Grazie.
    (Tullio)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Tullio,
      credo proprio di si, lascialo in un luogo fresco e asciutto e vedrai che poi potrai raccoglierne i semi maturi da seminare in ottobre.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  7. pavel
    pavel dice:

    Ciao a tutti.
    In Grecia ho raccolto i cucunci – Capperi – da cui ho estratto i semi ben maturi, con una cannuccia delle bibite li ho soffiati nelle fessure di un muro a secco. L’anno dopo quando sono tornato per le vacanze estive ho trovato tre belle piantine che spuntavano dalle fessure.
    Sono passati ormai 7 o 8 anni, le 3 piantine sono diventate enormi e tutte le estati faccio la mia raccolta, riempiendo diversi vasetti di capperi e sale.
    Dopo circa 1 mese sono pronti da usare..Le pizze che cucino sono sempre insaporite con i capperi delle mie piante e quando li mangio il loro sapore mi ricorda il calore del sole e il mare della Grecia.
    Ecco qua!
    (Paolo)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Paolo,
      grazie per raccontarci la tua storia…bella perchè vera e anche completa…dal seme alla Pizza!
      Sentiamo il gusto che ci descrivifino qua.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  8. Martina Luci
    Martina Luci dice:

    Buongiorno sono a chiedervi dei consigli,
    ovvero vorrei fare una coltivazione di cappero in un muro,che ha già dei capperi ben sviluppati….ci sono già i cucunci ma si aprono presto secondo me,e il seme è marrone non nero…che devo fare? Posso raccoglierlo lo stesso?
    Poi devo aggiungere terra nel muro? E poi mi dite cortesemente quando seminarli…Grazie per le vostre risposte,saluti.
    (Marina)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Martina,
      Volentieri ti diamo dei suggerimenti per aiutarti nella realizzazione del tuo progetto…ortistico e anche paesaggistico…la bellezza dei capperi sui vecchi muri.
      I passi da seguire sono:
      1 Raccogli i frutti maturi, quelli che si aprono quindi, e estrai il seme da essi, separandolo il seme dai residui di polpa e facendoli ben asciugarli al sole.
      2 La semina vera e propria si esegue a inizio primavera, quando il seme ha ricevuto tutto il freddo invernale, altrimenti non germina bene.
      3 la semina la puoi fare direttamente nel muro, cercando di inseririrli e mantenerli solidali fino a che non germinano e che a quel punto ci penseranno le radici…un sistema per creare un sistema di contenimento di tutto il microvaso che vorrai creare nel buco del muro potrebbe essere utilizzando della creta, argilla fresca, per creare uno sbarramento e quindi contenimento della terra con i semi.
      Altrimenti puoi anche fare delle semine in dei vasini e poi appena germinati trasferire le neo piantine nei fori del muro, tentando sempre di contenere terra e radici con un sistema tipo quello che ti descrivevo prima.
      Tienici aggiornati.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  9. Pina
    Pina dice:

    Ciao,
    ho delle bellissime piante di capperi ma non riesco a fare maturare i frutti – cucunci, cadono quasi subito dopo che il fiore sboccia in poche parole non crescono.
    Perché?
    (Pina)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Pina,
      la pianta di cappero è di solito rustica e produttiva ma, il problema di Cascola dei Frutti che sta attraversando la tua può essere generato da:
      1 – Cause patogene – fungo che attacca la pianta -Controlla se ci sono sintomi
      2 – Cause climatiche – stress ambientali – caldo, aridità ecc (forse la più probabile)
      3 – Cause nutrizionali – la pianta ha carenze di microelementi che la rendono debole nella fruttificazione – prova a concimare con prodotti specifici a base di microelementi.
      4 – Cause parassiti – forse un insetto che si ciba dei frutti appena allegati? – Controlla se ci sono segni di presenza insetti.
      Se riesci a spedirci una foto a inorto.blog@gmail.com
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  10. Emilio
    Emilio dice:

    Ho messo i semi in una crepa di un muro di contenimento esposto a sud sud est e raccolgo capperi a sufficienza. Ne ho seminato altre che sono fruttifere dopo tre anni. Oggi in totale ne ho sei piante che mi danno grande soddisfazione

    Rispondi

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