La menta è invasiva e prepotente, ma il suo profumo e la sua freschezza conquista tutti. E’ quasi indispensabile averla in giardino o in balcone tra le altre aromatiche.

Se pensiamo a qualcosa di esotico ci facciamo un tè alla menta, se vogliamo arricchire l’insalata di patate e fagiolini ne aggiungiamo qualche fogliolina e se vogliamo rendere più particolare il ‘solito’ melone, lo serviamo freschissimo punteggiato con il verde delle foglie di menta. Ma si sposa benissimo anche con le pesche e le fragole: provare per credere. Eccovi allora qualche consiglio su come coltivarla.

Innanzi tutto sappiate che esistono moltissime varietà di menta, ma forse la più conosciuta è la Mentha piperita (famosa proprio per il tè alla menta), ma fatevi tentare anche dalle altre ‘cugine’ più delicate, come la Mentha gentilis o la Mentha pulegium (mentuccia)  indicate nella preparazione delle insalate e bellissime da tenere in giardino: oltre al profumo regalano anche dei cespugli compatti e delle belle fioriture.

La menta predilige le zone temperate, ma a differenza di molte aromatiche non ama il sole cocente e cresce benissimo anche in mezz’ombra. Il suo terreno ideale è ricco di sostanza organica, umido e ben drenato. La menta va annaffiata con regolarità, cercando di non bagnare le foglie ed evitando i ristagni d’acqua, in questo modo terremo lontana la ruggine (le foglie che si macchiano di marrone) e il marciume radicale di cui può soffrire.

Se invece di coltivarla in vaso, decidete di piantarla nell’orto o nel giardino: attenzione! L’anno successivo potreste trovarvela ovunque, perché si autodissemina con facilità. Per evitarne l’invasione è opportuno contenerla. Nel mio giardino è confinata in una grande tinozza di zinco senza il fondo e bene affondata nella terra. Un’altra soluzione è perimetrare l’apparato radicale con una lamiera conficcata nel terreno. Forse non sarà sufficiente neppure questo, ma quantomeno riusciremo a controllarla. La menta si riproduce per stolone o con talee preparate a fine estate.

Usatela staccando le foglie che vi occorrono senza grandi scrupoli, perché è una pianta vigorosissima e sopporta qualsiasi tipo di cimatura. Quando arriva a fioritura, in maggio o giugno, raccoglietela tagliandola a pochi centimetri dal suolo. La menta è una pianta perenne e farà prestissimo a rigenerare nuovamente. Una volta raccolta, essiccatela stesa sui dei graticci o su dei fogli di carta posti all’ombra in una zona asciutta e ventilata. Vedrete che anche sotto vetro la menta riuscirà a mantenere intatto il suo fresco profumo.

foto di José Carlos Cortizo Pérez da flickr

10 commenti
  1. andy
    andy dice:

    Ciao Nara, scusa per le domande da principiante!
    Scrivi di raccogliere le foglie senza farsi scrupoli, bene, ma è meglio partire dal basso o dall’alto? E il rametto spoglio lo lascio lì? O è meglio cimare il rametto con le foglie da utilizzare?
    Cosa intendi per “dopo la fioritura”? Se non la uccido prima, dovrebbe fiorire, aspetto che i fiori appassiscano e poi taglio tutto alla base o taglio appena vedo i fiori? Ma ricaccia entro l’autunno o dovrò aspettare l’anno prossimo?
    I fiori si utilizzano per tisane o altro?

    Grazie per la pazienza.

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    • nara marrucci
      nara marrucci dice:

      Ciao Andy, niente scuse! Come dice mia mamma “nessuno nasce imparato”. La cosa migliore, come hai detto tu, è cimare il rametto con le foglie da utilizzare, ma puoi anche staccarne qualcuna all’occorrenza. Non c’è dubbio sul fatto che la tua menta fiorirà, ma mentre con le foglie si può fare un po’ di tutto (dal moijto al tè alla menta, per guarnire le verdure lessate di ogni genere e come ingrediente ‘speciale’ di molte ricette) con i fiori si fa ben poco, tuttavia c’è in giro qualche ricetta con i fiori di menta e comunque utilizzati per guarnire i piatti fanno sempre grande effetto.
      Alla menta non serve una vera e propria potatura, ma piuttosto occorre asportare i rametti secchi o rovinati. Per ridare maggiore vigore alla pianta, ma soprattutto se a noi interessa conservare ed essiccare le foglie, a fine fioritura può essere potata energicamente e lei ricaccerà nuovi rami.
      Se la coltivi in vaso ogni due/tre anni rinvasala (cambia il vaso e il terriccio) e a quel punto puoi anche dividerla in due parti e creare due piante. Vedrai che piano, piano prenderai sempre più confidenza con le tue piante!

      Rispondi
  2. andy
    andy dice:

    Grazie della risposta, adesso ho le idee un po’ più chiare! Sono al secondo anno da balcon-ortista e speravo di ottenere qualcosa di meglio, cerco di informarmi ma penso di non aver raggiunto nemmeno il livello di principiante! Ma non demordo, la menta, per ora è riuscita a sopravvivere alle mie “cure”, spero altre seguano il suo esempio. Sarebbe bello arrivasse alla fioritura, incrocio le dita…e nascondo il pollice nero!

    Ciao e complimenti per il sito!

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  3. Gilberto Randi
    Gilberto Randi dice:

    Buona sera,
    Ho acquistato dei semi di menta ed ho subito provato a seminarli.
    Ho riscontato numerosi problemi!

    Solo alcuni semi germogliavano e la piantina nata, a un fusto delicatissimo..
    Inoltre non so dopo quanto tempo comincerà a crescere regolarmente….
    Mi consigliate di piantare solo al centro del vaso (15 cm circa) o posso spargere semi su tutto il vaso lasciando crescere tuti i germogli?

    Grazie per la vostra pazienza e cortesia!
    (Gilberto)

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    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Gilberto,
      è normale che alcuni semi non germoglino…natura.
      I fusti esili dei germogli sono indice di seme cresciuto con poca luce o seminato troppo fitto, quindi meglio mettere meno seme e allevare piantine più vigorose.
      Prego, è un piacere!
      Salute e buon orto.

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    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Pino,
      non ho mai sentito che la menta potesse essere usata come antiparassitario, meglio l’ortica per gli afidi.
      Salute e buon orto.

      Rispondi

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