La patata in vaso non è semplicissima, ma bastano pochi accorgimenti per rendere il tutto più facile e divertente. Marzo è il mese giusto quindi diamoci da fare! Occorre un vaso abbastanza grande (ma guardate dov’è cresciuta quella nella foto), ottimi i bidoni in ferro o dei cassoni di legno, ma andranno bene anche dei vasi, basta che la loro capienza non sia inferiore ai 20l, del buon terriccio e delle patate da seme. Le patate da seme sono comuni patate scelte tra le più grandi, ma meglio se hanno già pregermogliato (per questa operazione è sufficiente tenerle in un luogo asciutto e luminoso per qualche giorno). Quelle più grosse le potremo poi tagliare in pezzi, ma l’importante è che ciascun pezzo sia fornito di almeno due gemme.

A questo punto predisponiamo nei nostri contenitori (mi raccomando i fori per il drenaggio!) uno strato di terriccio, meglio se ben lavorato e arricchito di sostanza organica, e posizioniamoci sopra le  patate ad una distanza di circa 40 cm l’una dall’altra. Ricopriamole poi con 4/8 cm di terra e annaffiamo. E’ importante tenere il terreno privo di erbacce aspettando che spuntino i primi germogli, la pacciamatura con della paglia può aiutarci in questo compito.

Appena cresciute le giovani piantine va effettuato il “rincalzo”, che consiste nel mettere nuova terra intorno al fusto della nuova pianta, lasciando scoperte le foglie. Questa operazione è necessaria per evitare che i nuovi tuberi prendano luce, in quel caso diventerebbero verdi e non commestibili.

Accorgimenti per una buona coltivazione: annaffiamo con regolarità, ma evitiamo i ristagni di acqua; le concimazioni, principalmente a base di potassio, vanno effettuate non prima che la pianta sia alta 15 cm; iniziamo la raccolta quando le foglie iniziano ad appassire; una volta che avremo estratto le patate dalla terra facciamole asciugare al sole.

Nota di merito: le patate sono generose e prima di arrivare nel piatto vi regaleranno anche dei bellissimi fiori bianchi dal cuore giallo.

Dalla patata in vaso alla patata a tavola!

foto di jo-h e podchef da flickr

7 commenti
    • nara marrucci
      nara marrucci dice:

      Preferiscono il pieno sole, ma possono tollerare anche un pochino d’ombra. Mi raccomando fammi sapere!

      Rispondi
  1. Angelo
    Angelo dice:

    Salve ! io ho l’abitudine di gettare i rifiuti umidi della cucina in un grande contenitore pieno di terra: avendo gettato anche delle bucce di patata dopo un pò di tempo ho visto spuntare delle pianticelle che ho riconosciuto essere di patata: quando le foglie si sono ingiallite ho estirpato le piante ed ho avuto la sorpresa di trovare tante patate di tutte le misure !!E sono nate anche se non era il tempo della semina; adesso che sò quando si devono piantare, aspetterò il suo tempo e grazie dei consigli !!
    Ciao Angelo

    Rispondi
    • nara marrucci
      nara marrucci dice:

      Non ci crederai che anche a me è successa più o meno la stessa cosa sul cumulo del compost (solo vegetale) che faccio all’aperto in un angolo del giardino. Patate bellissime ed inaspettate!! Ciao

      Rispondi
  2. saverio80
    saverio80 dice:

    Salve,
    ho letto con molto piacere questo articolo, mi chiedevo:le patate da seme dove le posso acquistare?
    Per farle germogliare le posso lasciare fuori al mio balcone a una tempetatura che va da i 4 gradi notturni ai 12 diurni o li devo tenere in casa in un contenitore?
    Grazie
    (Saverio)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Saverio,
      il tubero seme delle patate lo puoi acquistare in un consorzio agrario della tua zona, vedrai che avranno disponibili diverse varietà fra le quali scegliere.
      Prima di metterle a dimora non è indispensabile che tu le faccia germinare prima, altrimenti dovresti tenere i tuberi in un ambiente buio e più temperato del terrazzo, esempio una cantina o ripostiglio.
      Salute e buon orto!

      Rispondi

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  1. Orto: i lavori di aprile | InOrto - Istruzioni e consigli preziosi per coltivare da te le tue verdure ha detto:

    […] Rincalziamo le patate e tutte le piante che dopo ripetute annaffiature hanno un avvallamento alla […]

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