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Come coltivare il cetrioloUsciremo da questo giugno con più funghi che ortaggi. Proprio quando occorreva sole è scesa acqua a catenelle e quando non pioveva c’era così tanta umidità nell’aria da fare sembrare tutto costantemente bagnato.

La mattina per andare a cogliere gli zucchini occorrevano gli stivali di gomma. Niente male per essere a giugno! Risultato? I pomodori sono carichi di frutti verdi, ma anche di peronospora, quindi non prevedo buone cose. I datterini hanno tuttavia sopportato meglio l’umidità, rispetto ai canestrini, e forse qualcosa riusciremo a portare a casa.

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Buona sera,
causa mal tempo abbiamo terminato la potatura delle piante da frutto la settimana scorsa.
Ora vorremmo ripetere gli interventi fatti in Autunno: pulitura tronchi e rami,zappettatura terreno alla base delle piante con contestuale concimazione e annaffiatura, somministrare poltiglia bordolese.
E’corretto farlo anche su pianta che porta già i fiori?
Ringrazio e auguro buon lavoro e una Santa Pasqua
(Alex)

Risposta

Ciao Alex,
che bel servizio riservi alle tue piante…immagino quanti frutti avrai in cambio!
Direi che di tutte le operazioni che citi, l’unica da evitare in fioritura sia esattamente l’aspersione delle poltiglia bordolese…attendi almeno la sfioritura; per il resto procedi pure.
Salute e buon orto.

InvernoSono qui davanti al camino a pensare cosa dovrò fare appena il maltempo deciderà di abbandonare il campo. Nel mio caso, più che un campo è un orto-giardino.

Dopo avere contato i ‘morti’ (perché è certo che qualche pianta non ce l’avrà fatta) penserò alle sostituzioni. Ho visto l’aloe che ha le ‘orecchie’ abbassate, sembrano quasi toccare terra, ha proprio l’aspetto di uno straccio. E pensare che era già in fioritura!!! Ma andiamo avanti e guardiamo al futuro…

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Buona sera,
Durante la seconda metà del mese di Novembre abbiamo fatto sugli alberi di frutto (peschi,albicocchi,agrumi,meli e peri) i seguenti interventi:
Zappatura,concimatura (cenere e stallatico pellettato per compensare la mancanza di azoto della cenere) e data la poltiglia bordolese.
Tutto ciò, dopo aver pulito il terreno alla base delle piante e i tronchi.
Vorremmo ripetere questi interventi dopo la potatura di Febbraio/Marzo sostituendo la poltiglia con
Ossiclor 20.
Desidereremmo conoscere il vostro parere sugli interventi e magari dare consigli sul da fare.
Ringraziamo di cuore e inviamo auguri di un Santo Natale e felice Anno Nuovo.
(Alex e amici)

Risposta

Ciao Alex ed Amici,
avete riservato al vostro frutteto le migliori cure…Complimenti!
Adesso, cioè in fine inverno, andrei avanti con le potature, come dite giustamente di voler fare, e farei anche un trattamento con il rame ma nella formulazione specifica della Poltiglia Bordolese – segui bene le indicazioni che trovi nel link – sicuramente un trattamento biologico, consentito.
Salute e buon orto.

Salve,
desiderei avere vostri consigli circa interventi da effettuare su alcune varieta’ di albero di frutta:
Pesco noce: presenza di bolla su una grande quantita’ di foglie e frutti guasti e spaccati.
Pero: frutto in quantita’ ma marce da non poter recuperare nemmeno una.
Stessa cosa per susino e pere.
Da notare che queste piante (tranne il pesco) hanno parecchi anni di vita.
Confido nel vostro aiuto ringraziando e salutando cordialmente.
(Alex)

Risposta

Ciao Alex,
da come ci descrivi la situazione sembra che tutte le tue piante da frutta necessitino di cure colturali, in particolare regolari potature e trattamenti fitosanitari di base – biologici s’intende – per prevenire malattie della pianta e marciumi della frutta.
E’ probabile che le piante siano attaccate da dei funghi patogeni quali: monilia e taphrina deformans, che diventano aggressivi maggiormente quando alla pianta mancano le potature che la tengono reattiva, maggiormante, e con una chioma giovane e arieggiata al meglio.
Per esempio adesso, che le piante perdono le foglie, potresti dedicarti a trattarle con della Poltiglia Bordolese – apri il link – da ridare in inverno pieno, dopo la potatura e poi alla schiusura delle gemme in primavera, evitando bene la fase di fioritura.
L’età della pianta incide sulla sua capacità di reagire alle potature – cioè il ringiovanimento – ma non ha niente a che vedere sulle eventuali patologie che l’attacca.
Salute e buon orto.

Salve sono Marco,
ho un problema con un cigliegio.
Alloral, il caldo eccessivo ha fatto cadere le foglie prima del dovuto emettendo anche gommosi, ho trattato con poltiglia bordolese.
I rami, alcuni si sono seccati sulle cime, mentre il resto dei rami sta bene.
Adesso sta rivenendo dappertutto persino sul tronco.
Ho fatto la cosa giusta trattando con poltiglia bordolese?
Grazie.
(Marco)

Risposta

Ciao Marco,
la produzione di gomma sul tronco e rami del ciliegio è dovuta proprio a una questione di stress della pianta, che ha subito in seguito al caldo e siccità record di quest’estate 2017.
Per questo si creano delle ferite nei rami e nel tronco dovute molto probabilmente all’ingresso di funghi patogeni che, nel periodo di fine estate ricominciano a rimuoversi facendo così ricolare la pianta di nuova gomma.
Certamente la poltiglia bordolese è un toccasana per la salute della pianta, specialmente se la dai nel periodo di caduta delle foglie e quando la stessa ricomincia a vegetare – evitando la fioritura piena ovviamente.
Adesso potresti eliminare tutte le parti secche e magari disinfettare le ferite da dove vedi uscire la gomma, sempre con poltiglia bordolese.
Salute e buon orto.

Salve,
vorrei sapere dopo quanti giorni dalla ramatura si possono raccolgiere frutta e verdura.
Grazie.
(Francesco)

Risposta

Ciao Francesco,
quello che tu vuoi sapere si chiama tecnicamente tempo di carenza e cambia sensibilmente in base al tipo di prodotto che tu stai usando per fare la ramatura, come dici te.
Per questo ti suggerisco di leggere bene sul foglio illustrativo che hai a disposizione dalla ditta che produce il prodotto; fai attenzione che il tempo di carenza, come in realtà anche le dosi del prodotto, cambiano anche in base al tipo di vegetale trattato.
Salute e buon orto.

Salve,
ho cominciato da poco la mia avventura nell’orto e ho notato che le mie piante da frutto, mai trattate, hanno tante malattie, che spiegherebbero come mai non ho quasi mai il piacere di raccogliere frutti, dalle me piante.
Non vorrei intervenire con trattamenti chimici perchè, soprattutto per il melo, voglio fare la marmellata bio.
Quali possono essere i rimedi naturali a cui ricorrere?
Ho usato acqua e bicarbonato in bottiglia, devo usare altro?
Grazie per l’attenzione.
(Dora)

Risposta

Ciao Dora,
il tuo intento di coltivare Bio è proprio in linea con la filosofia, pratica, di in-orto.
Innanzitutto sarebbe necessario sapere che problema hanno i tuoi frutti e comunque il suggerimento che ti diamo, come prevenzione alle malattie fungine che possono attaccare le tue piante è quello di trattarle, anche in autunno e inverno, appena cadute le foglie e direttamente sul legno spoglio della pianta, e in primavera prima della fioritura e dopo l’allegagione dei frutti, con la poltiglia bordolese – guarda il video nel link – che è un vero toccasana, biologico, per tutte le piante dell’orto.
Tienici aggiornati!
Salute e buon orto.

Buongiorno,
abbiamo circa 80 piante di ulivo di anni 4, in collina, ho notato che buona parte del raccolto, è caduto e sulle piante si è seccato il frutto.
Non ho fatto trattamenti mirati????
Unico trattamento è stato con la poltiglia bordelese, verso agosto inoltrato.
Esperti non lo siamo per questo chiedo se è possibile avere un quadro completo per le varie operazioni e i prodotti da usare per agricoltura Biologica: Autunno,Inverno, Primavera ed Estate.
Grazie della vostra disponibilià e buona giornata.
(Vincenzo)

Ciao Vincenzo,
da come racconti il tuo caso pare che le tue piante abbiano subito un forte attacco di mosca dell’olivo – Bactrocera oleae – che consiste, fra i vari insetti predatori della pianta, quello più temibile in quanto pregiudicante tutto il raccolto.
Volendo fare un calendario delle cure colturali da eseguire sull’olivo ti riporto qua sotto una guida generale che tu adatterai in base anche all’andamento stagionale della tua zona climatica:

Gennaio – Marzo: Potatura, concimazione organo-minerale e trattamenti rameici, post potatura, per impedire la veicolazione di malattie fungine come – l’Occhio di Pavone – Cycloconium oleaginum Cast – o malattie batteriche quale la Rogna – se le piante presentano tali patologie.

Aprile – Maggio – Giugno: Trattamenti a base di Boro, per favorire l’impollinazione e allegagione del frutto, sfavorendo così la cascola sia fiorale che dei frutti.

Luglio – Agosto – Settembre: Monitoraggio della mosca dell’olivo ed eventuali trattamenti con: Caolino – protezione fisica dei frutti dalle punture dell’insetto. Insetticidi biologici quali: spinosad, o olio di neem ecc ecc.

Novembre: Trattamento rameico post raccolta per evitare infezioni fungine nelle ferite.

Ovvio che devi valutare ogni volta le condizioni delle piante per effettuare i trattamenti o meno.
Salute e buon orto.

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