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Vasca con agli

Quasi ogni mattina, se non piove troppo, prima di colazione, esco a fare un giro di ricognizione. Essendo inverno e avendo un orto-giardino di medie dimensioni, faccio in fretta.

Non ci crederete, ma esco in pigiama, con sopra un grosso maglione, uno scialle di rinforzo e gli stivali di gomma infilati al volo. Quando gela, affretto il passo e rientro in un attimo. Il tempo di vedere chi sta bene e chi sta male. Talvolta c’è pure qualche morto o qualcuno che lo sembra, ma che forse la primavera miracolosa resusciterà.

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Come coltivare gli zucchini ad alberelloCaldo e afa non vanno d’accordo con i lavori dell’orto. Le ore migliori per raccogliere, pulire, legare, rincalzare, seminare o trapiantare, sono quelle della mattina presto, presto. In un attimo arrivano le 11 e al sole non si resiste più.

Invece per annaffiare è meglio la sera tardi, tardi. Peccato che arriva subito il buio. L’altra sera per poco non mi davano per dispersa in famiglia! Dovrò comprarmi il caschetto da minatori con la luce sopra.

Se il caldo ci lascia ancora qualche residuo di energia ecco quello che dovremmo ancora fare questo mese…

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Come coltivare il cetrioloUsciremo da questo giugno con più funghi che ortaggi. Proprio quando occorreva sole è scesa acqua a catenelle e quando non pioveva c’era così tanta umidità nell’aria da fare sembrare tutto costantemente bagnato.

La mattina per andare a cogliere gli zucchini occorrevano gli stivali di gomma. Niente male per essere a giugno! Risultato? I pomodori sono carichi di frutti verdi, ma anche di peronospora, quindi non prevedo buone cose. I datterini hanno tuttavia sopportato meglio l’umidità, rispetto ai canestrini, e forse qualcosa riusciremo a portare a casa.

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Maggio nell'ortoMaggio è il mese della frenesia nell’animo e nell’orto. E come potrebbe essere diversamente con il sole che di nuovo riscalda e la vegetazione che esplode in ogni dove, regalando profumi e colori a non finire. Impossibile restare indifferenti, figuriamoci nell’orto e in giardino!

In maggio i giardinieri e gli orticoltori si trasformano in piccole api operaie, che come impazzite e inebriate dall’abbondanza, vagano da una parte all’altra ripulendo, seminando, trapiantando. E quello che fanno non basta mai! Ogni anno più forti dell’esperienza maturata, vogliono provare nuovi ortaggi, sperimentare nuove tecniche di coltivazione, provare a fare terricci e macerati più efficaci. Si salvi chi può!

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Salve,
sono un pensionato di Milano.
L’anno scorso a ottobre ho interrato in vaso 5/6 noccioli di piccole pesche tardive e dieci giorni fa è spuntata una piantina che si sta sviluppando in fretta ed è già alta 20 cm; vorrei qualche consiglio su come procedere per svilupparla al meglio.
Nel frattempo sto cercando un piccolo albicocco lilliput ma nei vivai in zona non lo trovo.
Vi sono degli albicocchi mirabolano detti “nano” ma che mi pare che diventino alberi non adatti a vasi per terrazzo. Grazie e cordiali saluti.
(Mario – Milano)

Risposta

Salve Mario,
coltivare piante da seme fa affezionare alle piante ancora di più che in altra maniera…bella esperienza!
Adesso che è nata la tua peschina direi che da ora fino in autunno la terrei nel vasino – immagino piccolo – dandogli acqua frequentemente e anche una leggera concimata – concime organo minerale, un’idea per allevarla meglio.
Arrivato in autunno trapianterei il pesco in un vaso più grande – diametro 20cm circa – per farlo crescere ancora un’anno li dentro. Al terzo anno passerei al trapianto in terra piena…aspettando quindi i primi fiori e pesche buone.
Salute e buon orto.

Orto bioattivo autunnoL’autunno nell’orto è una stagione di rinnovo. Le colture estive se ne vanno e arrivano le invernali, quelle che accettano le temperature più basse. E’ un momento di pulizia e di riordino: si toglie il ‘secco’, si arricchisce il terreno di nuova sostanza organica, si tolgono le piante che hanno finito il loro ciclo di vita e si fanno i nuovi trapianti autunnali.

Per meglio capire come comportarsi, siamo andati a vedere cosa fanno in ottobre nell’orto bioattivo allestito da Andrea Battiata nell’Orto Botanico di Firenze. E’ un gran bell’orto, fertile e produttivo e come tutti gli orti bioattivi è rialzato da terra di circa 50 cm e per questo è più facile da lavorare.

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Ciao,
con un’amica coltiviamo per la prima volta un orto in cittÃ, Milano.
Questa estate grandi soddisfazioni grazie a fagiolini, zucchine, peperoni, melanzane e melone.
I pomodori hanno invece dato un risultato deludente, ma speriamo nel prossimo anno.
Abbiamo abbellito il perimetro dell’orto con piante da fiore e piante aromatiche, cercando di conciliare i nostri gusti estetici così da personalizzare il nostro piccolo pezzo di natura dove rilassarci, io dalle faiche lavorative lei da quelle domestiche.
Premesso che il terreno è di natura argillosa, cosa possiamo piantare in questo periodo per avere l’orto invernale?
I porri possono essere piantati? Non vorremmo ripetere l’esperianza delle carote, che, a causa della durezza del terreno non sono riuscite a sviluparsi verso il basso, producendo delle carote che sembravano delle rape o delle raddici di mandragola.
Grazie.
(Ileana – Milano)

Risposta

Ciao Ileana,
che bellezza la vostra storia di amicizia e di ortaggi…condivisione di gioie e piccole delusioni, ma la fatica ortistica specie se condivisa è solo piacere e salute pe l’anima e il corpo.
Certo che adesso è il momento di pensare a gli ortaggi invernali, come per esempio: cavoli di ogni tipo, radicchi e cicorie, finocchi ecc ecc.
Riguardo al terreno argilloso la migliore cosa è continuare a lavorarlo e aggiungerci sempre terriccio universale e stalatico maturo per la concimazione…vedrai che si trasformerà nel tempo.
Salute e buon orto.

Salve,
sono, purtroppo, un pensionato a cui e’ stato assegnato un orticello di una 40 di metri quadrati e che ha promesso alla moglie di coltivarlo…… a parte gli scherzi vorrei mettere a frutto questa opportunità.
La zona e’ quella precollinare del bolognese, Dozza, per la precisione. Apprezzo moltissimo la vostra tabella con le “scadenze” per la semina e la messa in opera, vorrei chiederVi se potete indicare anche la distanza fra loro della messa in posa delle varie tipologie di verdure cosa da poter “mappare” l’orto.
Grazie anticipatamente,
buon lavoro…..nell’orto!!
Saluti
(Fabio Nelson – Dozza – EmiliaRomagna)

Risposta

Salve Fabio,
grazie della tua sottile ironia e utile simpatia…la tua promessa sarà mantenuta!
Riguardo alla distanza da tenere nei trapianti è variabile fra i diversi ortaggi, es: Pomodori almeno 35 – 50 cm fra le file e 25-35 cm sulla fila, zucchine circa 50cm, aglio circa 15-20cm, ecc ecc.
Per avere un esempio su come potresti progettare un orto in maniera anche elegante e funzionale, ti suggerisco di leggere l’articolo che trovi nel link.
Salute e buon orto.

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