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SantoregLe aromatiche sono tutte semplici da coltivare, tuttavia sembra ce ne sia una ancora più semplice delle altre: la santoreggia. E posso confermarlo: da quando l’ho trapiantata tra un marciapiede in pietra e l’aiuola di rose, rosmarini e lavande, ‘lei’ è sempre lì con il suo bel cespuglietto compatto, pronta a regalare profumo e colore. Perché sarà pure di facile coltivazione, ma non per questo è meno saporita e profumata! Anzi tutt’altro: la santoreggia montana ha un sapore decisamente piccante, tanto che in Provenza viene appellata ‘pepe d’asino’, peculiarità che l’aveva fatta apprezzare dai greci e dai romani, quando non era ancora disponibile il pepe o il peperoncino, mentre in Liguria viene chiamata ‘erba acciuga’, per il suo sapore deciso. E se avete ancora qualche dubbio sulla sua bontà provatela per condire un piatto di fagioli, sono certa che subito dopo correrete a procurarvi i semi o una talea!

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