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Come coltivare la liquiriziaNon è semplicissimo, ma può essere divertente coltivare cespugli di liquirizia! Il suo sapore è dolce, piacevole e amato da tutti. Della liquirizia (Glycyrrhiza Glabra) si usano soprattutto le radici dure e fibrose, ma una volta trasformate in bastoncini ed essiccati, possono essere utilizzati in svariati modi.

C’è chi ama succhiarli e masticarli così come sono, approfittando della loro azione pulente e antinfiammatoria o chi, come me, preferisce tritarli per dolcificare le tisane, i dolci e i liquori. Se proverete una volta ad aggiungere dei piccoli pezzetti di radice di liquirizia alle vostre tisane non smetterete più: perché  assumono un gusto irresistibilmente gradevole.

La glicirrizina contenuta nelle radici risulta essere 50 volte più dolce dello zucchero!

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Ciao,
mi sono molto appassionata alla coltivazione degli ortaggi, nel mio orto sul terrazzo.
Sono di Padova.
Mi hanno portato, da un orto ucraino, una bella e grossa radice di rafano, per la quale mi hanno istruito su cosa e come avrei potuto piantarla.
Sono perplessa…che faccio, procedo, lo taglio in più pezzi?
Grazie.
(Cecilia – Padova)

Risposta

Ciao Cecilia,
il Rafano Rusticano o Cren – è una pianta molto forte, sia per il sapore che per la sua resistenza e vera rusticità, quindi non avere paura e procedi tranquilla alla sua riproduzione per divisione della radice; basta che tu individui su di essa delle protuberanze dove sono maggiormente concentrati le gemme che daranno origine alla piantina.
Fai delle striscie di radice almeno di 2-3 cm di spessore e mettile in dei vasetti con la gemma appena fuori terra, vedrai che germineranno molto bene…attenta a non dare troppa acqua, che marcisce altrimenti.
Salute e buon orto.

GinzenArriva l’inverno e tutti corrono a cercare il ginger o zenzero: fresco, candito, sotto forma di tisana, basta che ci aiuti contro raffreddore, tosse e mal di gola! Questa pianta tropicale è stata ormai sdoganata anche da noi. In questo articolo gli abbiamo attribuito l’aggettivo ‘miracoloso’ perché sembra veramente possa aiutare ad alleviare numerosi fastidi, non solo le malattie da raffreddamento, ma anche come antidolorifico per l’artrite, per aiutare la digestione, per prevenire e curare la nausea e per tenere sotto controllo gli zuccheri del sangue.

Ma è possibile coltivare il ginger (Zingiber officinale) anche da noi? E’ possibile avere sempre un rizoma fresco a portata di mano?

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Ho seminato i rapanelli e sono nati e cresciuti velocemente, ma ora è trascorso un mese e non sembrano essere pronti, praticamente non si è formato il ravanello! Le foglie sono belle e verdi, non paiono presentare problemi; nella parte sotto terra, è presente la radice rossa, che in alcune piantine è leggermente ingrossata, ma appena appena, in altre c’è solo un normale “stelo” rosso. Sono ancora molto, molto lontane dal produrre un bel ravanello tondo (o almeno ovale).

Li ho seminati il 4 settembre, il giorno prima della luna nuova (prevista il 5 settembre). Si può considerare ancora calante oppure luna nuova? Forse piantare in luna nuova ha provocato il mancato sviluppo della parte radicale, quindi il frutto?

Sono seminati in un grande vaso (56 x 30 cm) a distanza di 15 cm l’uno dall’altro (sono solo 4, per fare una prova, disposti a quadrato). Il vaso è posto sul balcone,esposto a sud, soleggiato da mattina a sera. Irrigati tutti i giorni.

Cosa devo fare? Quale può essere il problema? Ne ho piantati altri due settimane dopo, nuovamente in luna calante ma all’inizio, vedremo cosa succederà a quelli!

Grazie!

(Martina)

Risposta

Ciao Martina, la luna calante è quella giusta, ma non capisco che cosa possa essere successo. I tuoi ravanelli hanno acqua, luce e sole in abbondanza, quindi…potrebbe essere la varietà oppure un abbassamento delle temperature.

Controlla la varietà, quando era consigliata la semina e in quanto tempo era prevista la raccolta. In quale regione abiti? Si è verificato un abbassamento insolito delle temperature?

Sono queste le uniche cose che mi vengono in mente per spiegare la mancata produzione!

Fammi sapere come andrà la seconda semina: a questo punto sono veramente curiosa!

E’ l’ultima parte aerea della pianta, quella che segna il limite tra l’apparato radicale e il fusto. Ricordatevi: va sempre rispettato e mai interrato.

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