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Fagiolo esperimentoLe piante sono in grado di sentire e percepire il mondo esterno e interagiscono con esso in modo costante, sensibile e intelligente. Questo è quello che sostiene Stefano Mancuso, scienziato di fama internazionale fondatore della neurobiologia vegetale. Se avete avuto la fortuna di leggere un suo libro o di ascoltare uno dei suoi brillanti interventi, sicuramente sarete rimasti sorpresi e affascinati dalle sue parole e avrete iniziato a guardare le piante con occhi diversi.

Già ogni ortolano ha con i propri ortaggi una relazione di reciproco scambio: “io mi prendo cura di te e tu in cambio mi nutrirai” e quindi l’ortolano rispetta la pianta, cerca di capirla, comprenderla e soddisfare le sue esigenze. Ma qui si va oltre: le piante avvertono le emozioni e hanno con noi un rapporto ben più profondo di quanto possiamo immaginare.

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Produrre in proprio i semi permette di avere piante adatte al terreno, al clima e alle caratteristiche ambientali della propria zona. Con il passare degli anni, selezione dopo sezione, si possono ottenere dei semi ad hoc, fatti su misura per il nostro orto. Le piante si ammaleranno meno, avranno meno bisogno di acqua se viviamo in zone siccitose o sopporteranno meglio le piogge se viviamo in zone umide, e diventeranno via via più resistenti agli insetti o ai funghi spesso presenti su quel territorio. Assisteremo ad una sorta di adattamento progressivo all’ambiente in cui normalmente vivono.

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Buona sera,
causa mal tempo abbiamo terminato la potatura delle piante da frutto la settimana scorsa.
Ora vorremmo ripetere gli interventi fatti in Autunno: pulitura tronchi e rami,zappettatura terreno alla base delle piante con contestuale concimazione e annaffiatura, somministrare poltiglia bordolese.
E’corretto farlo anche su pianta che porta già i fiori?
Ringrazio e auguro buon lavoro e una Santa Pasqua
(Alex)

Risposta

Ciao Alex,
che bel servizio riservi alle tue piante…immagino quanti frutti avrai in cambio!
Direi che di tutte le operazioni che citi, l’unica da evitare in fioritura sia esattamente l’aspersione delle poltiglia bordolese…attendi almeno la sfioritura; per il resto procedi pure.
Salute e buon orto.

29063112_1442165282561766_6932562250695704576_nLe api ci stanno lasciando, ma noi dobbiamo convincerle a restare! Guai se questi preziosi alleati abbandonassero i nostri orti, giardini e frutteti: a loro dobbiamo l’impollinazione di moltissime specie vegetali e quindi la loro fertilità e produzione.

Va bene il vento, gli uccelli e tutti gli altri animaletti disposti a darci una mano nella fecondazione delle nostre piante, ma le api restano indispensabili e per giunta producono uno degli alimenti più buoni del mondo: il miele! Quindi diamoci da fare per rendere il nostro pezzo di terra il più gradevole possibile. Insieme alle api conquisteremo anche farfalle e bombi che hanno più o meno gli stessi gusti.

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Salve,
abito a Roma e ho un giardino pensile di 200mq, con 10 piante di agrumi, un susino, un pero, un albicocco ecc
AIUTOOOOO!!!!
Non ho fatto in tempo a proteggere le mie 10 piante di agrumi nel mio giardino a Roma ed ora sono sotto una bella coltre di neve.
Il rischio sarà nelle successive gelate.
Cosa mi consigliate?
Rimuovo la neve ed espongo il bagnato alle gelate, o la lascio rendendola a cappotto?
Le prime volte li ho salvati, i teli di plastica, scaldando da sotto, poi le altre volte con il tessuto non tessuto….. questa volta sono completamente esposti!
Grazie.
(Chesed – Roma)

Salve,
capita ogni tanto che il meteo ci sorprenda impreparati ma, tieni conto anche che le piante sono esseri viventi con mille e più risorse. Nel caso della neve allora meglio in ogni caso lasciarla sopra la vegetazione, che si sciolga da se quando le temperature rialzano naturalmente e sopratutto non coprire le piante bagnate…il freddo ristagna dentro la copertura…la vegetazione asciutta si difende meglio dalle basse temperature.
Salute e buon orto

Ciao Sono Giuseppe Cusano e sono di Sepino in provincia di Campobasso.
Ho già un lavoro però ho diversi terreni che non voglio far morire. Sono terreni che qualsiasi prodotto che metti danno sempre ottimi frutti perchè sono molto argillosi e si trovano in zone dove è presente molta acqua. Si trovano ad un’altitudine intorno ai 450 e i 650 metri sul livello del mare.
Quindi la mia domanda è: vorrei inserire nei terreni un prodotto che mi tenga occupato poco tempo però che abbia un guadagno alto. Tenendo conto che i mezzi per lavorare questi prodotti, li abbiamo. Lo scorso hanno ho provato con la canapa ma il guadagno non è stato altissimo. In attesa Vi auguro buon lavoro.
(Giuseppe – Sepino – Molise)

Risposta

Ciao Giuseppe,
se ho ben capito tu hai diversi ettari di terra in diversi posti introno al tuo paese – Sepino – in Molise; e sei ben meccanizzato per avviare le coltivazioni.
Considerato tutto questo forse la migliore soluzione è pensare a colture erbacee annuali che diano però un frutto da ben rivendere sul mercato; per esempio cereali – grano, farro, ecc o anche leguminose come ceci, fagioli ecc. Un suggerimento ulteriore è quello di cercare fra queste specie che ti suggerisco della particolari varietà magari antiche da poter avere dei prodotti di nicchia e così essere più interessanti sul mercato locale.
Facci sapere come procederà nel futuro la tua azienda!
Salute e buon orto.

Buongiorno,
io lavoro come operaia nel tessile in un piccolo paesino nella provincia di Vicenza, al confine col Trentino.
Ovviamente sono appassionatissima di orto e ultimamente sto approfendendo delle tematiche che mi stanno particolarmente a cuore: la cura del suolo e la conservazione dei semi.
I semi sono abituata a conservarli, non acquisto quasi mai perchè ritengo che l’autonomia agricola passi innanzitutto da questa prima fondamentale operazione.
Coltivo un orto personale, un orto urbano e un orto condiviso.
Mi piace vivere l’agricoltura anche attraverso la coopeazione, l’aiuto reciproco e lo scambio di esperienze e conoscenze.
Adoro il vosto sito, vi seguo costantemente e imparo non solo dai vostri articoli, ma anche dai commenti degli altri utenti.
Grazie infinite per il lavoro che svolgete!
Quando acquisto le piantine è indicato nella confezione se sono ibride con la dicitura F1, ma nelle buste di semi invece non è indicato.
C’è un modo per capire se si possono conservare i semi ottenuti delle piante nate dalle bustine acquistate?
Grazie.
(Stefania – Vicenza)

Salve Stefania,
la tua storia di orto condiviso che ci racconti è molto sentita e interessante per tutti i lettori di in orto, grazie!
La produzione dei semi dai propri ortaggi è una pratica che appassiona molte persone ma non sono tanti quelli che la eseguono in quanto, acqustare semi in buste e ancor di più piantine già nate è sicuramente più comodo…pratico, anche perchè sappiamo sicuramente quale sarà il prodotto che verrà fuori da quel seme o quella piantina, quello cioè indicato sulla confezione.
Quando invece produciamo seme da piante allevate in ambiente aperto e non controllato quindi, essendoci di mezzo un probabile incrocio di pollini – anche con altre piante simili ma di varietà differente – allora non si sa mai che tipo di ortaggio otteniamo partendo da quella pianta nata..da quel seme; a maggior ragione poi se quella stessa pianta è un ibrido F1.
Concludendo quindi ti diciamo che estrarre il seme da piante ibridi f1 è quasi automatico otenere del seme non certamente fedele alla pianta che lo ha prodotto.
Salute e buon orto.

Salve,
sono un pensionato che vi segue appassionatamente nei vostri articoli degli orti e semine, mi piace leggere i vostri argomenti sulle verdure e quant’altro.
Ora vi chiedo gentilmente alcuni quesiti:
1 – ho 2 orti uno a Calepio dove vive mia figlia e 1 a Villongo dove vivo io; sono circa 3 km di distanza,
ho notato sulle mie piante sia di lamponi sia su piante di goji una notevole quantità di cimici dai punti rossi, quelle che fanno la catena; prima le avevo notate a Calepio ora anche nell’orto di Villongo.
Vorrei gentilmente avere da voi qualche informazione di queste cimici: fanno male, Sono pericolose per l’uomo? Cosa possono creare? metodo per distruggerle? Ok vi ringrazio.
Scusate ma devo correggere un errore per quello che riguarda le cimici che ne ho scritto ieri. Le cimici sono rosse con le striature nere e sono attaccate di solito a2 a2, poi tutto regolare.
Ancora grazie.
(Luigi Paris – Villongo – Lombardia)

Risposta

Ciao Luigi,
ben trovato, grazie per il tuo “inseguimento appassionato” verso i nostri scritti e complimenti per seguire ben due orti…bravo hai raddoppiato anzichè lasciare!
Vengo subito alla tua domanda e credo di d’intuire che gli insetti di di cui parli siano le cimici carabiniere – Pyrrhocoris apterus – guarda le foto che trovi nel link.
In questo caso non ho mai riscontrato danni ne alle piante ne all’essere umano e quindi non attuerei nessun piano di lotta.
Salute e buon orto.

Buonasera,
vorrei approfittare delle vostre conoscenze per salvare le piantine del mio orto.
Ho un orto nel terrazzo e da circa due settimane tutte le mie piante sembrerebbero malate. Non capisco cosa possa essere, intanto perchè mi sembra assurdo che siano tutte malate contemporaneamente e poi perchè ho fatto davvero di tutto. Trattamenti rameici per funghi, ho spruzzato il calcio, ho aggiunto un pò di ferro, concime regolarmente ed ho provato anche ad innaffiare un po’ meno, anche se vivendo il Sicilia con il caldo che sta facendo, l’acqua la vogliono.
Le foglie hanno dapprima cominciato ad avere delle macchie un po’ gialle e poi le foglie ingiallivamo e cadevano… poi dopo poco ho cominciato a trovare macchie marroni che cominciano dal bordo e poi prendono tutta la foglia fino a farla seccare.
Ho tolto tutte le foglie malate per giorni ed adesso le piante e sono spoglie non producono più fiori e quindi frutti.
Hanno cominciato a stare male le melenzane e poi due alberelli di melo, le zucchine ed adesso non vedo bene neanche i pomodori ed i peperoni. Sapreste aiutarmi a capire qual è il problema?
Grazie anticipatamente.
(Roberta – Sicilia)

Ciao Roberta,
quando le piante – contemporaneamemnte, anche se diverse fra loro, reagiscono come hai descritto tu, non credo che la questione sia una patologia ma potrebbe essere dovuto ad una cura colturale eccessiva – specialmente in quest’estate torrida e per giunta anche siciliana – per esempio una concimazione o anche la somministrazione di ferro – come scrivi – unita anche ad una riduzione di acqua.
Tieni conto che in estate è bene ridurre, se non sospendere, le concimazioni in generale come anche la somministrazione di minerali, perchè mettono a rischio il metabolismo della pianta che è già ben provato a resistere al caldo stagionale.
Per questo ti suggeriamo di interrompere sia concimazioni che trattamanti e aumentare la somministrazione di acqua, tienici aggiornati per piacere sui futuri sviluppi.
Salute e buon orto.

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