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Tra le semine del mese di febbraio possiamo inserire anche il sedano (Apium graveolens var. dulce) se abitiamo in zone temperate. Il sedano soffre il freddo intenso e la temperatura ottimale per la sua coltivazione va dai 18 ai 20°, mentre sopra i 25° rallenta lo sviluppo.

SEMINA E TRAPIANTO

Questo non significa che il sedano non resista a temperature inferiori ai 18°, è che magari si dovrà adattare un poco. Il periodo per la sua semina è molto ampio: si può seminare già in febbraio-marzo per i raccolti precoci (in ambiente protetto se abitiamo al nord o direttamente in pieno campo se viviamo al centro-sud), oppure tra marzo-aprile per raccoglierlo in estate o in giugno se lo vorremo per l’inverno.

Per un ingrediente necessario come il sedano è in indispensabile essere disponibile tutto l’anno!

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Patate e scalogniMeglio quello grigio o quello rosa? Stiamo parlando dello scalogno (Allium ascalonicum), il primo, quello grigio, ha una buccia più spessa, è molto profumato, resiste meglio al freddo e viene piantato di preferenza da ottobre a gennaio. Lo scalogno rosa si pianta invece tra febbraio e marzo, si conserva più facilmente e la sua epidermide è screziata di rosa e violetto.

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Cic ricciaRiccia, riccissima, frisée. Lasciamoci conquistare dalle foglie increspate, tenere e croccanti della Cicoria indivia (Cichorium indivia var. cruspum) e iniziamo a pensare alla sua semina. Parente della più conosciuta scarola, ha foglie molto più crespe ed è forse leggermente più sensibile al freddo, per questo spesso in inverno viene coltivata sotto le serre. Se la semineremo da ora a settembre ci regalerà dei buonissimi raccolti in autunno e in inverno.

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Se volete provare a fare un piccolo orto sul balcone la lattuga è uno degli ortaggi con cui iniziare. Vi sembrerà un po’ banale, ma quando avrete assaggiato le sue foglioline fresche e croccanti, cambierete avviso e non potrete più farne a meno.

Le radici della lattuga sono poco sviluppate e non necessitano di molta terra, per cui in vaso crescerà benissimo.

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Fiore coriLa coltivazione del coriandolo (Coriandrum sativum) si adatta ai palati più esotici: il suo sapore aromatico e leggermente piccante, è molto apprezzato nelle cucina sudamericana e orientale, e i suoi semi sono uno degli ingredienti principali della polvere per curry. Grazie ad una sempre più diffusa curiosità verso piatti e sapori internazionali, oggi l’uso del coriandolo si è esteso anche da noi e viene utilizzato spesso per insaporire carni, minestre, pane, ma anche nelle marinate per la selvaggina e nelle salse.

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Sempre a caccia di consigli utili per eseguire i vari lavori dell’orto-frutteto abbiamo trovato una piccola tabella con le epoche di potatura per gli alberi da frutto. Ovviamente il periodo varia anche in base a dove viviamo, perché al Sud dove le temperature sono miti tutto l’anno possiamo eseguire i tagli senza troppo preoccuparsi delle gelate, a quelle latitudini è sempre bene anticipare perché le fioriture potrebbero essere precoci.

Orto e spinaciAppena il termometro inizia a scendere è il tempo di seminare gli spinaci invernali! Guardatevi in giro e se vedete qualche parcella vuota, anche se appena liberata da qualche vecchio ortaggio, non esitate a riempirla di spinaci.

Gli spinaci resistono bene al freddo e si adattano bene a qualsiasi terreno, si possono seminare sia in primavera che in autunno e se avremo l’accortezza di scegliere la varietà giusta (come il Gigante d’inverno, il Matador o il Virofly) l’autunno diventa senz’altro il periodo migliore dell’anno per coltivarlo. In genere le varietà autunnali crescono velocemente e resistono bene al freddo e talvolta perfino anche al gelo.

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Ciao sono Alessandra, vivo a Roma ed ho due bimbe piccole.
Sono una convinta sostenitrice dell’approccio eco/bio (filiera corta, km 0, consumo critico ed etico ecc).
Il tempo a disposizione è sempre poco, ma vorrei provare ad autoprodurre sul balcone alcuni ortaggi come i pomodori anche se di agricoltura non so veramente nulla.
Per iniziare però, ho trovato casualmente ad una fiera del verde, una piantina di lamponi (rubus idaeus, var heritage, rifiorente) di cui le mie piccole sono ghiotte.
Ho scoperto questo meraviglioso sito cercando info al riguardo ed ora vorrei trattare al meglio questa pianta ed affiancarle altre sorelle, prima di pensare la prossima prmavera ai pomodori.
Leggendo i vostri consigli, ho intanto capito che devo appoggiarla al muro e devo metterla in un vaso di quelli rettangolari (non altissimo/profondissimo).
La prima domanda è se lo svasamento può essere fatto acnhe ora o solo quando la pianta riposa (quindi sett/ottobre).
Se non ricordo male la vivaista mi aveva detto di svasarla subito (acquistata 20gg fa).
Non ho però ben capito come devo trattare la pianta ed i polloni (sono i nuovi rametti che nascono sotto la pianta, giusto? quindi la mia ne ha 2?).
Porta anche dei frutti a quanto pare e le mie piccole li stanno controllando con ansia…non vorrei deluderle.
Ho un balcone lungo, esposto al sole praticamente tutto il giorno ma ho delle zone d’ombra grazie alle tende, qual’è l’ambiente migliore per questo lampone?
Ultima domanda: il mio limone soffre spesso di cocciniglia. Al vivaio mi hanno dato l’olio minerale dicendomi che era autorizzato anche in agricoltura bio ma non c’è scritto da nessuna parte nella confezione e mi viene il sospetto non sia per nulla bio.
Le foglie sono di un verde chiaro con sfumature di giallino. Ha fatto tantissimi fiori ed ora porta diversi limoncini allo stadio inziiale, piccolissimi. La maggior parte sono caduti, alcuni come se fossero bruciati.
E’ in vaso, la pianta sarà alta 1 mt ed è in pieno sole, appoggiata ad un muro.
Grazie davvero per i preziosi consigli, studierò a fondo il sito.
(Alessandra – Roma)

Risposta

Ciao Alessandra,
bella storia quella che ci racconti, è importante sia per la salute dei propri figli che di quella del nostro pianeta Terra, quella di preoccuparsi di coltivare in proprio piccole cose ma biologicamente.
Riguardo ai tuoi lamponi ti dico che:
1 – la stagione migliore per il trapianto è novembre, adesso le lascierei vegetare e produrre frutti, dove attualmente sono.
2 – i polloni sono esattamente quello che descrivi tu, il rinnovo vegetativo della pianta, lasciali sviluppare, saranno quelli che produrranno frutti in futuro
3 – i frutti che hai presenti sulla pianta dovrebbero maturare sicuramente
Riguardo al limone ti dico che:
1 – la perdita di alcuni frutticini – neri – è cosa normale, la pianta non potrebbe mai portare a maturazione tutti i fiori che produce.
2 – l’olio minerale è consentito in agricoltura biologica, ma non potendo leggere l’etichetta della tua confezione non so dirti niente di più preciso.
3 – le foglie gialle del limone indicano una carenza di concimazione, ti suggerisco di farla a breve tempo.
Coraggio Alessandra che il lavoro non ti manca.
Salute e buon orto.

Salve,
ho un orto nella pianura padana, hinterland di Milano, vorrei sapere che tipo di patata piantare e quando.
Grazie per la risposta.
(Alberto – Milano)

Ciao Alberto,
gli orti urbani e di periferia ci piacciono molto, sono affascinanti!
Riguardo alla scelta del tipo di patata ti dico che il primo passo è capire quale tipo di pasta ti piace: gialla, bianca, rossa, viola ecc. Per ispirarti e sceglierne una ti suggerisco di chiedere al tuo consorzio agrario di fiducia che avrà pronti già le varie cultivar da venderti oppure consulta questo sito specializzato in patate – apri il link.
Il periodo di semina è questo, semina pure, e aspetta il magico evento!
Salute e buon orto.

Liscio o riccio l’orto non può fare a meno del prezzemolo! E la fine dell’inverno può essere un un buon momento per la semina se prendiamo qualche precauzione in più. Guardiamo come fare per non sbagliare.

Terreno – Per prima cosa prepariamo bene il terreno, che dovrà essere fine, soffice e ben lavorato, se vogliamo favorire la germinazione: il terreno troppo grossolano non si addice al prezzemolo! Dopodiché arricchiamolo con della sostanza organica (stallatico, humus di lombrico, ecc…) un po’ di fertilità in più lo aiuterà a crescere vigoroso. Ricordiamoci che se usiamo sostanza organica a lenta cessione, per esempio lo stallatico pellettato, le concimazioni dovranno avvenire 2 o tre mesi prima della semina.

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