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Ortica

 

Ortica (Urtica dioica), erbaccia infestante, pozione magica per aiutare l’orto o ottimo ripieno per ravioli fatti in casa? Le tre cose insieme sono il giusto ritratto di questa erba incredibile. Sebbene talvolta risulti invadente, quando la vedo tra le aiuole del mio ‘orto-giardino’ sono comunque felice. Per quanto possa pungere e respingere, la giudico una piccola benedizione, che non può che fare del bene a me e alle mie piante. E per dimostrale la mia amicizia spesso la raccolgo senza guanti, per pentirmene amaramente pochi attimi dopo.

Se l’ortica è poca e sparsa qua e là, la tagliuzzo sul momento con le cesoie e lascio che si decomponga tra le aiuole. Se invece voglio preparare del macerato o utilizzarla in cucina, allora devo attrezzarmi e andare dove so che posso trovarne in abbondanza per raccoglierne la quantità necessaria. Questa volta però con i guanti! 🙂

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Scalogni con pacciamatura

Ci siamo mai chiesti perché in natura non esiste un terreno nudo? Semplice: perché la copertura, sia essa di prato, di foglie o di sassi, è utile.

Quando noi coltiviamo, quando pratichiamo un qualsiasi tipo di agricoltura e denudiamo la terra dobbiamo interrogarci e trovare un rimedio per restituire quanto tolto. E meglio tardi che mai, da un po’ di anni a questa parte, abbiamo scoperto l’importanza della pacciamatura.

Un terreno nudo è più soggetto agli sbalzi termici e agli agenti atmosferici: irradiazione solare troppo forte e conseguente inaridimento, piogge torrenziali che comportano dilavamento e ruscellamento. Quando il terreno è scoperto l’acqua evapora subito ed è più esposto al calpestio.

Se si pensa ad un bosco e come questo si auto-protegge e si auto-fertilizza, comprenderemo subito l’importanza della pacciamatura. In un bosco il suolo è sempre ricoperto da foglie che ne proteggono la vita sottostante e decomponendosi lo fertilizzano.

La pacciamatura ha lo stesso ruolo delle foglie del sottobosco. Lo strato pacciamante promuove la salute e il vigore delle piante e della terra, che grazie ad esso non necessita di concimi di sintesi, né tantomeno di diserbanti.

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Curare le piante con altre piante non solo è possibile, ma anche auspicabile se vogliamo un orto bio che rispetta la natura. Le piante più utili a questo scopo sono l’ortica, l’equiseto e la felce aquilina, ma anche la lavanda e altre aromatiche.

I macerati, i decotti e gli infusi ottenuti con queste piante tengono lontani i funghi e i parassiti dagli ortaggi e dalle piante ornamentali e le nutrono in modo equilibrato, stimolandone la crescita e rinforzandone le difese immunitarie.

Sono facili da reperire nei campi e nei boschi, oppure da coltivare in giardino o su un balcone di città se le vogliamo tenere a portata di mano per preparare rimedi a bassissimo impatto ambientale ma dalla forte azione benefica.

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Afidi nell'ortoMaggio è un periodo di grande lavoro: tra semine, trapianti, pulizia e ripristino delle parcelle, dovremmo stare nell’orto anche di notte! Tra le tante c’è anche da combattere l’afide nero che infesta in questo periodo fagioli e fagiolini.

Bisogna essere veloci e agire di anticipo e contrastare il ‘nemico’ prima che si moltiplichi e possa mettere a rischio il nostro raccolto. Se l’infestazione è all’inizio basterà un’irrorazione di acqua e sapone di Marsiglia per fare miracoli (leggete il link per dosi e consigli sull’uso), ma se non abbiamo subito a portata di mano le scaglie del sapone di Marsiglia o il sapone di Marsiglia liquido, proviamo con del semplice sapone per piatti.

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Buongiorno,
dovrei fare il macerato di ortica e ho comprato questa confezione specifica per il mio scopo ma, ho un dubbio!
E’ortica pura o non lo è…Potete aiutarmi per favore?
Grazie
(Emilia)

Ciao Emilia,
dalla foto dell’etichetta che si vede nella foto qui sotto:

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si capisce che il preparato è sostanzialmente ortica essiccata ma anche che ci sono altre essenze vegetali non ortica ma sicuramente valide a preparare il prodotto macerato di cui hai bisogno….sono essenze vegetali coaudiuvanti.
Vai tranquilla!
Salute e buon orto.

Silene

Silene

In questo periodo a cavallo tra il cavolo e il pomodoro.

In questa terra di mezzo tra orto invernale e orto estivo, dove giusto qualche fava ci viene in aiuto, perché non approfittare delle piante spontanee che in questo periodo abbondano in ogni angolo incolto?

In verità alcune sono seminate e coltivate volutamente anche nell’orto e nel giardino perché sono belle, buone e  contribuiscono ad allontanare i parassiti dall’orto, come nel caso della calendula e del tagete.

Borragine

Borragine

 

 

 

Le piante che sto per segnalarvi sono semplici sia da riconoscere che da coltivare e anche un bambino saprebbe distinguerle e seminarle. Ecco allora alcuni fiori e foglie da raccogliere e magiare in insalata, cotti e saltati o come ingredienti principali di frittelle, frittate e ripieni vari.

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L’ortica è una pianta formidabile dalle mille proprietà curative, utile per la salute dell’uomo e dell’orto.

Nell’orto il suo macerato aiuta a combattere gli afidi e i parassiti, ma all’occorrenza è anche un ottimo fertilizzante, e se abbinato al macerato di equiseto aiuta a combattere l’attacco dei funghi.

Sembra che un millilitro cubo di macerato contenga un milione di microrganismi, moltissimi batteri ma niente funghi.

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Piante che aiutanoCi sono piante che curano le piante. E nell’orto questa è una grande verità: non solo ci sono piante che coltivate insieme ad altre le proteggono da agenti patogeni o parassiti (come tagete,  calendula,  nasturzio, ecc.) ma anche piante che, sotto forma di macerati, infusi o decotti, possono essere essere utilizzate per prevenire e curare malattie fungine e per aiutare i nostri ortaggi a difendersi da pidocchi, afidi, acari e cocciniglia.

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Salve,
sono un dilettante del giardinaggio e non disdegno l’uso dei rimedi alternativi naturali.
Ho sentito parlare, di questo argomento in diverse occasioni e su internet la questione è assai sviluppata e molto seguita. Volendo eliminare l’uso di pesticidi chimici, ho cercato quali fossero i rimedi naturali per tale scopo.
Ho letto casualmente il vostro articolo, sfogliando google, e mi sono interessato al questione. Ho cercato di seguire i vostri suggerimenti, ma per una circostanza imprevista non sono riuscito a portare a compimento i consigli.
Ho preparato il macerato di ortica, così come consigliato dal vostro sito, ma in considerazione di essermi dovuto allontanarmi dalla mia residenza per più di un mese ho lasciato che il macerato continuasse la sua fermentazione. Al rientro ho notato che il liquido aveva perso un po’ del su volume in quanto il contenitore era rimasto all’aperto (ma chiuso con un telo) sotto le influenze metereologiche (principalmente sole, visto che abito in provincia di Trapani).
L’odore che emana il liquido è alquanto intenso e sgradevole ma la cosa, tutto sommato, è accettabile; cioè che vorrei sapere è: la concertazione che si è venuta a creare è tale da non poter più essere usata? – Se è ancora possibile usarla, in quale percentuale miscelarla con acqua per l’effetto antiparassitario? – Se volessi usare questo liquido anche come fertilizzante quale sarebbe la sua percentuale di miscelazione con acqua?. Spero di essere stato chiaro nell’esposizione del quesito e colgo l’occasione di porgere i più cordiali saluti. In fiduciosa attesa,
(Francesco – Trapani)

Risposta

Salve Francesco,
l’ortica è una pianta utilissima per la preparazione di macerati da conferire alle piante dell’orto sia come fitostimolante – concime cioè – che come insetticida verso alcuni parassiti quali afidi e ragnetto rosso. Per fare il macerato devi tenere conto di utilizzare 10 kg di pianta fresca da macerare in 100litri di acqua. Il tempo di macerazione però deve essere limitato a 2-4 giorni al massimo per essere utilizzato puro o al limite diluito al 20% in acqua. Altrimenti l’estratto diventa troppo potente che rischia di bruciare le tue piante, in quanto viene estratto troppo principio attivo. A questo punto ti suggerisco di rifare il tutto, stando bene attento alle dosi e ai tempi di macerazione.
Forza Francesco, attendiamo tue nuove a riguardo!
Salute e buon orto.

Salve,
sono un dilettante del giardinaggio e non disdegno l’uso dei rimedi alternativi naturali.
Ho sentito parlare di questo argomento in diverse occasioni, e su internet la questione è assai sviluppata e molto seguita. Volendo eliminare l’uso di pesticidi chimici, ho cercato quali fossero i rimedi naturali per tale scopo.
Ho letto casualmente il vostro articolo, sfogliando google, e mi sono interessato alla questione.
Ho cercato di seguire i vostri suggerimenti, ma per una circostanza imprevista non sono riuscito a portare a compimento i consigli. Ciò verrà descritto nella parte relativa alla domanda che sto per formulare.
Ho preparato il macerato di ortica, così come consigliato dal vostro sito, ma in considerazione di essermi dovuto allontanarmi dalla mia residenza per più di un mese ho lasciato che il macerato continuasse la sua fermentazione. Al rientro ho notato che il liquido aveva perso un po’ del su volume in quanto il contenitore era rimasto all’aperto (ma chiuso con un telo) sotto le influenze metereologiche (principalmente sole, visto che abito in provincia di Trapani).
L’odore che emana il liquido è alquanto intenso e sgradevole ma la cosa, tutto sommato, è accettabile; ciò che vorrei sapere è: la concertazione che si è venuta a creare è tale da non poter più essere usato? –
Se è ancora possibile usarlo, in quale percentuale miscelarla con acqua per l’effetto antiparassitario? –
Se volessi usare questo liquido anche come fertilizzante quale sarebbe la sua percentuale di miscelazione con acqua?.
Spero di essere stato chiaro nell’esposizione del quesito e colgo l’occasione di porgere i più cordiali saluti.
In fiduciosa attesa.
(Francesco – Trapani)

Risposta

Salve Francesco,
l’ortica è una pianta utilissima per la preparazione di macerati da conferire alle piante dell’orto sia come fitostimolante – concime cioè – che come insetticida verso alcuni parassiti quali afidi e ragnetto rosso. Per fare il macerato devi tenere conto di utilizzare 10 kg di pianta fresca da macerare in 100litri di acqua. Il tempo di macerazione però deve essere limitato a 2-4 giorni al massimo per essere utilizzato puro o al limite diluito al 20% in acqua. Altrimenti l’estratto diventa troppo potente che rischia di bruciare le tue piante, in quanto viene estratto troppo principio attivo. A questo punto ti suggerisco di rifare il tutto, stando bene attento alle dosi e ai tempi di macerazione.
Forza Francesco, attendiamo tue nuove a riguardo!
Salute e buon orto.

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