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Sedum rupestre

Sedum rupestre

Dove quasi tutte le piante si rifiutano di vivere, loro non solo sopravvivono, ma vivono alla grande! Stiamo parlando dei Sedum, piante succulente adatte a vivere in ambienti estremi, luoghi dove la terra è poca, povera e arida. Potremmo definirle piante masochiste, ma in realtà sono solo generose, adattabili, insostituibili.

Nel mio giardino, quando mi sono vista più volte perduta, quando mi sembrava di non avere altra ‘chance’ che non rassegnarmi alla polvere, loro mi sono sempre venute in aiuto: all’interno di un vecchio pozzo in disuso riempito di calcinacci, in vasi dimenticati dove mi era impossibile portare l’acqua, su scarpate assolate e rocciose. Insomma in tutti i posti inospitali il Sedum ha dato il meglio di sé.

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Foto 2E’ questione di pochi giorni e già i frutti arancio del nespolo inizieranno a occhieggiare nelle vetrine dei fruttivendoli e chi è più fortunato potrà averli nel proprio orto o giardino. Le nespole sono infatti tra i primi frutti ad annunciare l’arrivo della bella stagione! Ma attenzione, sto parlando del nespolo del Giappone (Eriobotrya japonica) e non del nespolo comune (Mespilus germanica) ! Il nespolo del Giappone è un albero di piccole-medie dimensioni sempreverde, che fiorisce in inverno e fruttifica agli inizi della primavera.

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CamoLa camomilla è considerata da sempre simbolo di forza e di calma. E visto i tempi che corrono la potremo definire ‘aromatica dell’anno’, da prendere ogni qualvolta sentiamo salire il nervosismo, quindi purtroppo molto spesso. Per questo forse vale la pena coltivarla e produrre in proprio le sue tisane benefiche e rilassanti! Oltretutto i suoi fiorellino sono graziosi, profumati, fioriscono a lungo e stanno benissimo lungo i bordi delle aiuole, dell’orto o del giardino, oppure in vaso sul balcone. La volete mixare con altre piante? Benissimo: sembra che abbia un’azione benefica e rinforzante anche su di loro! E il suo aspetto delicato e leggero si presta a completare qualsiasi composizione floreale sia in terra che in vaso.

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Lev. foto 1Il levistico  (levisticum officinale) è stata per me una scoperta recente, quando un’amica ungherese mi ha detto di fare gran uso delle sue foglie perché sono ottime sia per il bollito che per il sugo, nel minestrone, nelle frittate e in molte altre pietanze, come formaggi e pesce. Si possono poi utilizzare a crudo in insalata, i germogli e le cimette tenere, mentre i semi arricchiscono pane e focacce.

Forse lo avevo ‘snobbato’ per la sua eccessiva somiglianza con il sedano e allora avevo erroneamente pensato si trattasse di un duplicato di poca importanza. In verità anche se il sapore del levistico assomiglia a quello del sedano, tanto è vero che viene chiamato anche sedano di montagna, il suo profumo è più intenso, il suo sapore più pungente e forse anche più gradevole.

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Immagine 1La menta è un’aromatica molto duttile in cucina e molto bella nell’orto e nel giardino e già una volta abbiamo parlato di ‘lei’ sulle pagine di InOrto (coltivare la menta). Ne esistono di moltissime varietà: a foglia rotonda o lanceolata, in molte tonalità di verde, ma anche nei toni ramati e rossastri, con i fiori malva, azzurri o bianchi.

Perché ritornarne a parlare della menta proprio adesso? Perché dall’inizio della primavera fino alla fine dell’estate è il periodo più adatto per la sua messa a dimora, sia sul terrazzo, un vaso di 20-30 cm di diametro andrà benissimo per accoglierla, sia in giardino, dove potremmo mettere dalle 3 alle 6 piante al metro quadro a seconda della varietà.

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I frutticini delle patate sono i più adatti alla moltiplicazione, perché trasmettono alle future patatine tutte le caratteristiche organolettiche della tipologia stessa. Il difficile è che per ottenere patate da consumo ci vogliono due anni.

(Roberto)

Risposta

Per una volta riceviamo su questa rubrica una risposta e non una domanda e ne sono felicissima. A inviarcela è stato Roberto, ortolano appassionato di agricoltura biologica e biodinamica.

Personalmente non ho mai utilizzato i frutticini della patata per la riproduzione, ma mi fido di quello che dice Roberto e non stento a  crederci in quanto i frutti in genere hanno da sempre questo compito! Grazie Roberto! Se in seguito vuoi inviarci anche la modalità di questo tipo di riproduzione ben venga!

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