Articoli

Sempre a caccia di consigli utili per eseguire i vari lavori dell’orto-frutteto abbiamo trovato una piccola tabella con le epoche di potatura per gli alberi da frutto. Ovviamente il periodo varia anche in base a dove viviamo, perché al Sud dove le temperature sono miti tutto l’anno possiamo eseguire i tagli senza troppo preoccuparsi delle gelate, a quelle latitudini è sempre bene anticipare perché le fioriture potrebbero essere precoci.

Salve,
nel mio terreno ho delle piante da frutto che presentano i seguenti problemi:
Ciliegio: ho una pianta di ciliegie di vignola di due anni di età e sta cominciando a fare ciliegie, ottimo!
Peccato (e per fortuna) che vivo in una zona ricca di uccelli e tra loro i merli la fanno da padrone!
Ho fatto una analisi su quale sarebbe il metodo per tenerli lontano dai frutti ed ho trovato tre soluzioni:
1) lo spaventapasseri
2) specchietti luccicanti
3) rete antiuccelli (antipatica da gestire)
mi dareste voi un consiglio?
Melo: l’anno scorso un amico mi ha regalato una pianta di mele di circa un anno di età e l’ho piantata nel mio terreno.
Poichè non avevo ancora “studiato” nulla in merito alla coltivazione delle piante da frutto, durante l’inverno scorso non ho fatto nessuna azione preventiva malattie (tipo Poltiglia Bordolese).
Adesso mi ritrovo molte foglie arricciate, ma guardando bene, credo di aver intravisto qualche pidocchio di colore grigio oltre alle formiche che vanno su e giù per i rami.
Solita discussione con l’amico che mi parla di “bolla” mentre io dico che dovrei spruzzarci sopra qualcosa contro i pidocchi (… e questo non mi va in quanto vedo già delle meline in formazione).
La mia descrizione è sufficiente per ottenere da voi una vostra opinione?
Grazie in anticipo per la vostra gentilezza!
(Giancarlo)

Risposta

Ciao Giancarlo,
mi piace evidenziare subito la tua bella filosofia positiva sul fatto che l’avifauna sia una fonte di vita nel tuo ambiente e che quindi va preservata…come anche il raccolto di ciliegie però!
Per questo ti suggerisco di ultilizzare la rete – metodo scomodo ma anche sicuro – almeno fino a quando le dimensioni del tuo ciliegio lo consentono; poi, quando la pianta sarà cresciuta oltremodo, il sistema rete sarà improponibile, e potrai passare ad utilizzare dei dissuasori per avifauna – es Rapaci finti da posizionare sopra la chioma della pianta – che puoi acquistare dal tuo consorzio agraio di fiducia.
Riguardo al tuo melo sembra che sia attaccato dall’insetto: Dysaphis plantaginea – Afide grigio del melo – e per questo motivo la soluzione che ti suggerisco è trattare la pianta con un insetticida biologico come l’olio di neem – vedi l’articolo che trovi nel link – se già ci sono le mele non tipreoccupare che no arrechi nessun tipo di danno.
Salute e buon orto!

Buonasera,
ho trovato il contatto e-mail sul vostro sito web.
Vorrei sapere se piantando i semi di una pianta di melo cotogno nascerà una pianta che farà
frutti commestibili oppure è necessario innestarla.
Inoltre avevo piantato semi di mela fuji che una volta germinati e spuntate
le prime foglie marcivano alla radice; quale soluzione mi consigliate?
Cordiali saluti

(Dario)

Risposta

Ciao Dario,
grazie per averci contattato.
Il seme contiene dentro un embrione che sarà sempre il prodotto incrociato di geni differenti, quindi, la pianta che verrà fuori non è detto che sia identica a quella di partenza – frutti compresi – almeno che tu non controlli il polline di origine; e’ probabile che poi tu debba ricorrere all’innesto che è una via di propagazione vegetativa, cioè che ti permette di riavere esattamente la pianta di partenza.
Per quanto riguarda il semensale di melo fuji è probabile che sia stato attaccato al colletto, da una patologia fungina sviluppatasi nel vaso dalla terra, perchè probabilmente irrigata troppo…può darsi? Ti suggerisco di seminare in terricci appositamente preparati e ben drenati, che almeno l’acqua in eccesso non rimane a soffocare le radici.
Dario, non perderti d’animo e vai avanti!
Salute e buon orto.

Salve,
ho fatto altre domande a voi, riguardante l’orto, e mi avete risposto con successo.Grazie!
Non so se potete aiutarmi perchè si tratta di alberi da frutta: ho piantato qualche alberello di melo e pero tre anni fa,i rami sono molto cresciuti, adesso però non so come potarli.
Grazie infinite ancora.
(Roberto)

Ciao Roberto,
grazie innanzitutto per il tuo apprezzamento che fai al nostro lavoro..adesso vediamo ancora di poter agervolare il tuo con la potatura della tua pianta di melo!
Spiegare in poche parole come in teoria si può potare una pianta di melo è cosa difficile, ancora di più senza avere una foto del soggetto in questione. In generale l’azione della potatura deve risultare omogenea su tutta la pianta lasciando alla fine una chioma armonica, equilibrata nel suo aspetto.
Per avere ulteriori informazioni sulla potatura dei frutti ti suggerisco la lettura di questo articolo che trovi postato nel link. Un altro consiglio è quello di cercare nelle tua zona dei corsi pratico teorici di potatura dei frutti, con una guida che ti segua praticamente sul campo.
Salute e buon orto.

Sono un coltivatore per hobby e vorrei utilizzare il meno possibile prodotti chimici.

Nel frutteto della casa di campagna ho alcune piante di peri che, nonostante i due trattamenti a fine autunno e di inizio primavera che faccio regolarmente con verderame e olio bianco, da alcuni anni si presentano con le foglie ticchiolate di giallo e la produzione va persa. Cosa devo fare?

( Giovanni )

Ciao Giovanni, credo si tratti della ticchiolatura, che colpisce in particolare modo il pero, il melo e il nespolo. E’ un fungo che si diffonde soprattutto durante le primavere piovose, quando c’è scarsa circolazione di aria e umidità stagnante.  Per questo può essere utile una potatura che favorisca una migliore ventilazione tra le fronde.

E’ un fungo molto contagioso e per evitare la sua propagazione è necessario raccogliere le foglie e i rami caduti sul terreno e bruciarli altrove.

Ma veniamo ai trattamenti da effettuare per prevenire l’attacco. La poltiglia bordolese due volte l’anno è sicuramente il rimedio più efficace e dovrebbe essere sufficiente per prevenire molte malattie fungine, certo che in caso di pioggia il trattamento va ripetuto. Ti consiglio una volta l’anno di effettuare anche una buona concimazione a base di stallatico maturo per dare nuovo vigore e resistenza alla pianta.

Un ottimo rimedio preventivo è l’infuso di equiseto e il macerato di ortica, da irrorare sulla pianta durante la primavera. Oppure nel tuo caso credo che possa essere efficace, dal momento della fioritura in poi (dopo che avrai fatto i due trattamenti don la poltiglia bordolese), l’uso della propoli (1 litro di acqua e 20-30 gocce di propoli e magari aggiungendo un cucchiaino di zolfo). Un altro prodotto che non ho mai utilizzato, ma che suggeriscono in molti come fungicida è il polisolfuro di calcio (calce+zolfo), ammesso anche in agricoltura biologica

A questo punto incrociamo le dita e auguriamoci che non ritorni più una primavera piovosa come quest’anno!!!

Vivo ad Assemini, in provincia di Cagliari e ho un piccolo orto con piante da frutta. Come posso eliminare la larva o bruco che trovo dentro i rami di due piante di pero e di melo?? La larva in questione è di colore giallo a puntini neri con il muso marrone….grazie per l’aiuto e a presto

(Roberto – Assemini)

Risposta

Ciao Roberto, la larva di cui mi parli dovrebbe essere il rodilegno giallo (zeuzera pirina), che viene deposta sui tronchi in estate e procura un generale deperimento a tutta la pianta. La prima cosa da fare è cercare di individuare i fori d’ingresso delle larve e infilarci dentro un fil di ferro per tentare di ucciderle.

Lo so, non è una bella immagine da configurarsi, ma è il solo modo per ‘eliminare il nemico’. Se la larva ha scavato delle gallerie non troppo tortuose l’eliminazione sarà piuttosto facile! La prima volta che l’ho visto fare da mio cugino non credevo ai miei occhi, ma poi ho verificato e mi hanno confermato che è il solo sistema praticabile! L’alternativa sono delle sostanze chimiche da spruzzare nei fori, ma non le ho mai usate.

Una volta uccisa la larva è buona abitudine disinfettare il foro con dell’anidride solforosa e tapparlo con del mastice da innesti.

D’ora in poi sarà vita dura per le larve dei meli ad Assemini:)

Ciao, mi chiamo Annalisa e sono agricoltrice, vivo a 1300 metri in un paradiso che si chiama Ravet tra le montagne della Valle d’Aosta, amo la natura, i miei figli, gli animali e la buona tavola…

…ho un piccolo frutteto e mi piacerebbe piantare un cotogno ma non so se vive così in alto e quindi mi sareste di molto aiuto in questa cosa dandomi l’informazione che mi serve…e dunque la domanda è una pianta di mele cotogne ossia il cotogno può crescere e vivere a 1300 metri?

Grazie infinite.

( Annalisa – Aosta )

Risposta

Cara Annalisa, nel tuo paradiso non può mancare un melo cotogno! Sappi però che pur resistendo a temperature molto basse, soffre le gelate tardive, ma avendo una fioritura tardiva, aprile/maggio, in genere se la cava senza problemi. Conclusione: ci proverei! Ma se possibile scegli una posizione riparata dai venti forti.

Questa primavera, nonostante l’inverno sia stato rigido, gli alberi da frutto sono carichi.

Che soddisfazione, vedere i rami gremiti di tanti piccoli frutti, anche se so che non tutti arriveranno in tavola! Sarei fortunata se ne raccogliessi la metà, ma purtroppo saranno molti meno quelli che finiranno nel mio paniere.

La decimazione inizierà per mano mia e diradare sarà necessario se vorrò che i frutti siano più sani e saporiti, evitare che i rami si spezzino sotto il peso eccessivo dell’abbondanza o che si propaghino malattie per mancanza di spazio, di aria e di luce.

Continua a leggere

Il cotogno (Cydonia oblonga) è un frutto che non dovrebbe mai mancare nell’orto giardino, perché è particolarmente bello oltre che  buono, ha frutti dal gusto delicato e suadente. Peccato che sia stato un un po’ dimenticato! In primavera i suoi grandi fiori bianchi sfumati di rosa evocano una struggente tenerezza. La loro fragilità contrasta con la durezza dei frutti, pelosetti, profumatissimi (i vecchi contadini li mettevano a maturare nelle camere per profumarle), ma immangiabili se non cotti.

Proprio in questi giorni ho fatto una marmellata con le quattro mele cotogne di cui disponevo (il mio alberello è giovane e poco generoso).  E’ stato sorprendente come quei frutti duri e allappanti possano trasformarsi in una marmellata dalla consistenza vellutata e dal sapore dolce ma per niente banale.

Continua a leggere

Salve, nel mio piccolo giardino ho piantato anni fà un alberello, che ha fatto d’estate tantissime mele casciane. Ma quest’anno come anche l’anno scorso non ha fatto frutti, le foglie sono belle ma niente mele per 2 anni consecutivi!! Come mai? Cosa posso fare?

Manuela

Risposta

Cara Manuela, Il tuo melo casciano è un albero vigoroso che sta bene in tutti i terreni dalla pianura fino a 1200 metri di altitudine, generalmente è facile da coltivare. Credo che tu debba guardare bene cosa succede al momento della fioritura, ovvero controllare che i fiori non cadano, oppure se i frutti si formano, ma poi non riescono a crescere e seccano . E’ possibile che per eccesso di vigoria i fiori cadono e tutta l’energia vada nella vegetazione fogliare, oppure potrebbero cadere per gelate tardive…Insomma i motivi potrebbero essere molti. Osservalo al momento della fioritura, prendi appunti, scatta foto e scrivimi, così potrò aiutarti meglio. Se non ci sentiamo vorrà dire che il tuo melo sarà carico di frutti e in quel caso buon appetito!

© 2021 Bonduelle InOrto