Articoli

Curare le piante con altre piante non solo è possibile, ma anche auspicabile se vogliamo un orto bio che rispetta la natura. Le piante più utili a questo scopo sono l’ortica, l’equiseto e la felce aquilina, ma anche la lavanda e altre aromatiche.

I macerati, i decotti e gli infusi ottenuti con queste piante tengono lontani i funghi e i parassiti dagli ortaggi e dalle piante ornamentali e le nutrono in modo equilibrato, stimolandone la crescita e rinforzandone le difese immunitarie.

Sono facili da reperire nei campi e nei boschi, oppure da coltivare in giardino o su un balcone di città se le vogliamo tenere a portata di mano per preparare rimedi a bassissimo impatto ambientale ma dalla forte azione benefica.

Continua a leggere

Salve,
vivo a Firenze ma sono di origine calabra e ancora ho un po’ di anni da lavorare ma ho un sogno, vorrei coltivare lavanda.
Ho un pezzo di terra di 2000 mq circa a 800 metri s.l.m. in Calabria.
È possibile avviare la coltivazione, e se sì che tipo di impegno e di rendimento mi posso aspettare?
Grazie,
(Brunella – Firenze)

Risposta

Ciao Brunella,
ci piace la tua strategia di coccolare i sogni in attesa che si possono realizzare veramente, anche questo significa “preparare il terreno”.
La lavanda è una pianta rustica e spontanea in Italia, anche in zone montane, quindi, terreno permettendo -cioè se non troppo argilloso – la pianta dovrebbe svilupparsi bene e produrre fiori che sono il prodotto principale della coltivazione.
Per capire realmente sia l’impegno e il rendimento economici d’impresa però ti suggerisco di far valutare il tutto da un agronomo di fiducia che avrà bisogno di reperire tutti i dati di campagna e di vendita sul mercato del prodotto finale, direttamente in Calabria dove hai la terra.
Salute e buon orto.

LavandulaLe aromatiche sono una grande risorsa sia in cucina che nell’orto, perché sono ricche di oli essenziali, sali minerali e vitamine.  Fanno bene a noi quando le usiamo per cucinare e per preparare tisane salutari, ma fanno bene anche all’orto, perché molte di loro tengono lontani gli insetti nocivi, attirano api e farfalle e aiutano gli ortaggi a crescere meglio e più saporiti. Quindi va bene progettare un angolo destinato alle sole aromatiche dove poterle coltivare e raccogliere facilmente, ma va molto bene anche consociarle ai vari ortaggi. Ecco allora un piccolo elenco dei vantaggi che offrono in modo da potere trovare loro la migliore collocazione nell’orto.

Continua a leggere

Ciao,
siamo una giovane coppia, abbiamo mezzo ettaro di terreno dove volevamo coltivare lavanda, ma essendo in una zona particolare volevamo avere qualche consiglio, ci troviamo in Oltrepo’ Pavese.
Grazie per l’aiuto.
(Carolina – OltrePo’Pavese – Lombardia)

Risposta

Ciao Carolina,
la lavanda è pianta sostanzialmente rustica e frugale, richiede sicuramente però terreni drenanti e anche poveri di sostanza organica, concime cioè; riguardo alle esposizioni invece bisogna che siano decisamente soleggiate.
Immagino che la coltivazione sia stata programmata per motivi professionali e a scopo redditizio, per produrre un certo prodotto specifico, immagino l’essenza di lavanda. Per questo motivo è necessario che tu faccia fare delle analisi agronomiche specifiche del terreno, come esposizione, analisi del suolo ecc ecc. di modo che tu abbia dati certi e sicuri, prima di iniziare qualsiasi tipo di coltivazione.
Salute e buon orto.

Salve,
sono in pensione da alcuni anni, ero insegnante di economia aziendale in un istituto commerciale professionale.
Ho insegnato per 41 anni. Sono sposata, ho una figlia ormai grande che non vive più con noi, ma fortunatamente ha un lavoro, una sua abitazione e un compagno che si dimostra amorevole e gentile.
Ho 68 anni, amo la natura, i fiori, i prati, ecc ecc.
L’anno scorso abbiamo traslocato e ora abitiamo a piano terra circondati da un’area per ora verde poichè abbiamo solo dato particolare attenzione all’aspetto prativo, però ora vorrei arricchirlo con qualche fiore.
E’ doveroso e necessario precisare che il prato è stato ricavato su una copertura di garage sottostanti, per cui lo spessore del terreno è all’incirca 50/60 cm.
Ho pensato di mettere a terra una piantina di lavanda, ma non so se è possibile perchè non conosco quale potrà essere lo sviluppo delle radici; potrebbero superare la profondità indicata e intaccare la copertura sottostante?
Grazie.
(Giancarla)

Risposta

Ciao Giancarla,
grazie davvero per raccontarci la tua storia di famiglia e di passione per la natura che hai e che trasmetti a tutti noi.
Riguardo alla tua situazione di giardino pensile che hai realizzato ti dico che lo spessore di terreno di 50 cm è sufficente per coltivare la lavanda…e anche un piccolo orto se vorrai un giorno.
Salute e buon orto!

La mia lavanda in vaso posta sul terrazzo di casa non ha fatto fiori, adesso in basso sta diventando secca, cosa posso fare?

(Anna)

Risposta

Ciao Anna, è veramente strano che una lavanda non fiorisca, ma ti dico perché potrebbe succedere:

– si trova in ombra

– soffre di ristagno idrico, l’acqua resta nel vaso e non fuoriesce dal foro di drenaggio. Hai messo il sottovaso e le radici sono sempre bagnate

– è stata potata troppo. Se la poti sul legno e non sulla parte verde non rigenera più

Altri motivi non mi vengono in mente, ma la prossima volta dimmi anche la varietà della lavanda, così potremo capire ancora meglio le motivazioni della mancata fioritura. Molto probabilmente la parte di sotto sta seccando per la stessa ragione. Un saluto e a presto!

Vorrei coprire con delle piante l’argine di un fossato che scorre lungo la casetta in campagna all’Elba, ho pensato di mettere delle piante di lavanda perchè il terreno è molto ripido al di là della siepe di alloro, quindi poca acqua e difficile anche da bagnare.

Inoltre è esposto molto al sole e trascurato per lunghi periodi, qual’è il periodo migliore per piantare la lavanda? Quante piantine dovrei comprare per riempire l’argine lungo un centinaio di metri e largo 5/6 metri?

La foto allegata spero sia di aiuto per una descrizione più precisa,

Grazie

(Ugo – Isola d’Elba)

Risposta

Caro Ugo, quando si acquistano le piante in vaso e si trapiantano in terra qualsiasi periodo può andare bene in un posto mite come l’Elba, ma il problema è l’acqua, perché le piante (anche quelle che amano il secco) subito dopo il trapianto (ma un po’ per tutto il primo anno) necessitano di assistenza idrica.

Quest’anno la primavera sarebbe stata eccellente sotto questo profilo, perché il problema acqua, viste le piogge continue, non sembrava sussistere, ma solitamente all’Elba in questo periodo, l’acqua è già un problema.

Non potendole annaffiare e presumendo che l’estate sia ormai alle porte, adesso è troppo tardi per compiere questa operazione.

Direi allora di attendere fine settembre, ma anche ottobre (ma talvolta da noi può andare bene anche gli inizi di novembre) quando cominciano le prime piogge, ma la stagione è ancora buona.

In questo modo farai il tuo impianto quando le giovani piantine potranno contare sulle piogge autunnali. Un’altra soluzione è fare un impianto a goccia, con un tubo provvisorio, da togliere una volta che le piante avranno bene attecchito.

La lavanda può essere una buona soluzione, è bella, generosa e indicata a questi luoghi, se vuoi puoi spezzare la monotonia inserendo qualche pianta di ginestra (Spartium junceum), che attecchisce subito anche senza acqua e si presta bene a questo tipo di scarpate. Per il tipo di copertura che vuoi fare tu, vanno messe almeno 4/5 piante di lavanda (Lavandula officinalis) al metro quadro, a 40-50 cm di distanza l’una dall’altra.

Un ultimo suggerimento, e poi ti lascio, è il Rosmarinus prostratus (foto), anch’esso bello, tappezzante e con poche esigenze.

Ricorda che inizialmente dovrai diserbare tra una pianta e l’altra, fino a quando le nuove piante non avranno coperto tutto. E non scordarti che la lavanda va potata: dovrai abbassarla ogni anno per raccoglierne i fiori e per mantenerla in forma. Ciao e buone vacanze!

Sono una mamma 45enne di due ragazzi in pieno bombardamento ormonale…Tra le mie passioni ci sono i cani (ne ho due, adottati dal canile sei anni fa) i pappagalli (ne ho una dozzina, per puro mio diletto), il sole, la natura, il mare… e, non ultima, la cucina casalinga.

Per rilassarmi preparo la pasta fatta in casa e (da un anno e mezzo, oramai) in casa nostra c’è sempre e solamente il pane che sforno una volta alla settimana, preparato con la pasta madre.

Amante soprattutto delle piante grasse, ma non mi dispiacciono nemmeno quelle che io definisco “normali”. Da qualche anno mi diletto a seminare il basilico in vaso (perchè vivo in condominio) che utilizzo per il pesto fatto in casa.

Tra le piante aromatiche ho 2 tipi di menta: quella italiana (comunissima) e quella egiziana di cui ho raccolto i semi ad Hurghada la scorsa estate in occasione di una mini vacanza. Seminata a fine estate (non ho resistito alla curiosità ed ho fatto la semina nonostante l’avvicinarsi della brutta stagione), è nata, ha superato l’inverno milanese ed ha le foglioline quasi rotonde molto vicine l’una all’altra. La fragranza è molto meno decisa della nostra menta.

P.S.: grazie ai miei pappagalli (che vivono sul balcone e lanciano semi ovunque…) la scorsa estate ho avuto il piacere di veder nascere e crescere 3 girasoli: ne sono rimasta talmente incantate che ieri ho piantato 5 semini!

La mia domanda é:

Diverse volte ho provato a tenere sul balcone la lavanda, ma sia quella a cespuglio sia quella ad albero muoiono….

Chiedo quindi aiuto per poter riuscire ad avere anche questa pianta sul mio balcone.

Ringraziamenti anticipati.

( Adriana – Milano )

Risposta

Cara Adriana, è con vero piacere che pubblico per intero la tua lettera, perché la trovo piena di vita ed energia positiva! Cosa di cui c’è sempre estremo bisogno.

Per quanto riguarda la lavanda (ma quale sarebbe quella ad albero?) mi sembra molto strano che non sopravviva sul tuo terrazzo, dove tutto mi sembra andare a meraviglia. Siccome anch’io ho un piccolissimo terrazzino milanese dove ho due lavande, che stanno benissimo e superano perfino le nevicate, allora mi chiedo cosa puoi fare che non va.

Partiamo dall’inizio:

– per sicurezza scegli la Lavanda angustifolia che è molto robusta e rustica (ma sui terrazzi milanesi ho visto vegetare bene anche altre varietà)

– prepara un vaso con terriccio da agrumi, che è alleggerito con della pomice e quindi più drenante (non mettere una pianta nuova al posto di una morta senza prima sostituire il terriccio!)

– Metti in fondo al vaso un piccolo strato di argilla espansa per assicurare un buon drenaggio. In genere sopra all’argilla io vi appoggio sopra uno strato di tessuto non tessuto e poi riempio con il terriccio. Forse esagero, ma in questo modo evito che il terriccio scenda con il tempo sul fondo del vaso fino ad andare ad ostruire i fori, inoltre l’acqua che esce sporca meno.

– Poi trapianta la giovane pianta, rispettando il colletto e comprimendo bene la terra intorno ad essa per evitare che si creino sacche d’aria tra la zolla e il terriccio del vaso. E poi naturalmente bagnala. Annaffia la lavanda solo se ha necessità: ovvero quando vedi che la terra è asciutta.

– Ho però un’altra raccomandazione da darti: evita che l’acqua ristagni troppo nel sottovaso e, se non puoi evitare che questo accada perché hai un impianto programmato, togli il sottovaso. Dopodiché ogni anno aggiungi dell’humus di lombrico per concimarla (lo trovi nei vivai in piccoli sacchi). Quanto alle potature, taglia gli steli con i fiori prima che diventino completamente secchi e all’inizio della primavera successiva rimettila in forma con un’altra spuntatina.

Fine! Spero di non avere dimenticato niente. Scrivici se il tuo terrazzo si riempirà di lavande!

Cara Nara, ci conosciamo già, abito a Trana(To) ho un piccolo orto ed un meraviglioso giardino ben organizzato, con una fioritura alternata e continuativa (non sono mai senza fiori) fino ai primi geli. Sono solo a 450 mt di altitudine però con forti escursioni notte/giorno specialmente in primavera (infatti gli ortaggi più comuni li impianto a maggio anzichè marzo/aprile) ed anche l’autunno è precoce (ricordi i finocchi che trapianto a fine giugno altrimenti la brina me li rovina?).

Ecco la mia domanda: per la semina dei fiori sia annuali che perenni, bisogna seguire la luna calante o crescente? Perchè pur avendo una discreta esperienza e tanta passione, ci sono dei fiori che proprio non vogliono nascere nel mio giardino, nonostante ripetuti tentativi: lavanda nana di montagna (vegeta e si sviluppa bene dai piantini di 2-3 anni ma non a seminarla) garofanini perenni (nani), la Gypsophila (idem come la lavanda) ed altri.

Premetto che li semino in un contenitore che riparo nelle ore notturne (fino a quando la temperatura non è stabile sui 14 ° – 15°) e che uso terra di bosco, sabbia di fiume e compost (poco poco). Inoltre che i semi sono di buona marca. Grazie per la risposta e..continuerò a leggerti.

(Mariuccia – Trana)

Risposta

Ciao Mariuccia, che piacere leggerti! Mi sembra di capire che il tuo orto-giardino va a gonfie vele, ormai sei diventata espertissima, dovrai dare tu delle lezioni a tutti noi! In ogni  modo i fiori in genere vanno seminati a luna crescente, ma quello che posso aggiungere riguardo alle tue semine è che sono quasi tutti semi piccolissimi, semi che stanno bene in superficie, quasi per niente interrati, se non con un leggero strato di sabbia finissima. Meglio non interrarli che interrarli troppo, questo è il messaggio! Dopo sarà sufficiente che tu inumidisca il terriccio del vasetto tutti i giorni con il nebulizzatore, senza esporre i vasetti al sole diretto e fare attenzione (se metti un nylon per coprirli) che non si formi la condensa.  Queste sono le mie raccomandazioni. Adesso sta a te…Fammi avere notizie!

Cara Nara, ho ereditato 2 piante di lavanda che io trovo bellissime ma che tutti (della mia famiglia) criticano perchè, come dici tu, sono andate a legno. Infatti hanno i gambi alti e spogli fino a 40-50 cm e poi esplodono in un cespuglio verde/grigio ch’è uno spettacolo. Pensi sia possibile, potandole drasticamente (ma in che periodo) basse basse dal terreno, che ricaccino rigogliose come lo sono ora?

Se non sono sicura della loro “rinascita” però non voglio rischiare di perderle. Grazie per la risposta

(Mariuccia – Trana-To)

Risposta

Ciao Mariuccia, che piacere leggerti, mi fa piacere sentirti indaffarata dietro al tuo orto-giardino e grazie alla tua passione sono sicura che sarà splendido, nonostante i capricci del tempo. Quanto alla tua lavanda se andrai a tagliare troppo in basso sul legno non rigenererà più, quindi potala come indicato nell’articolo sulla lavanda, ma non di più, altrimenti rischi di perderla. Sai come si dice in questi casi? ‘Ormai è scappata’, quindi tienila così finché ti fa piacere, nel frattempo prepara nuove piante, così quando dovrai privarti delle vecchie non ne sentirai troppo la mancanza. Un caro saluto e a presto!

© 2021 Bonduelle InOrto