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Salve,
abito in un paesino a 900 mt di altezza e sono pensionata.
Ho un vecchio mandorlo al quale tengo molto ma che purtroppo è malato.
Ha il tronco annerito e c’è anche parecchia gomma.
Fiorisce regolarmente ma poi dopo un paio di mesi inizia a perdere le foglie e le mandorle.
Mi potete consigliare che posso fare per tentare di salvarlo?
Grazie.
(Elena)

Risposta

Buongiorno Elena,
il tuo vecchio mandorlo ha diverse patologie fungine che lo stanno stressando; la prima si chiama Gommosi ed è quella che provoca proprio quella gomma che tu descrivi, l’altra patologia invece si chiama “Fumaggine” e altro non è che un fungo che annerisce foglie, rami e tronco della pianta. Il mandorlo, nell stagione fine invernale riesce a fiorire ma poi in primavera anche con l’aumentare dell’intensità delle patologie, reagisce perdendo le foglie. In questa stagione puoi trattare la pianta con della poltiglia bordolese – consulta pure il video nel link – che è un toccasana per le patologie fungine, stando bene attenta a irrorare bene anche il fusto e i rami della pianta. Ti suggerisco di fare diversi trattamenti – due al mese almeno – fino a quando non vedi sparire il nero dalla pianta. Per la gommosi invece dovrai agire con delle potature – in pieno inverno però – eliminando le parti secche e trattando poi sempre con la poltiglia bordolese dopo.
Forza Elena che riusirai di certo a salvare la tua amata pianta!
Salute e buon orto.

Buon giorno a tutti,
vi scrivo dalla provincia di Pisa, precisamente da Bientina.
Possiedo un piccolo giardino che però non ho mai potuto rendere orto perchè utilizzato dal bimbo e per relax casalingo diciamo. Da questo anno però ho deciso di metterci dei vasi e coltivare qualcosa.
Lo spazio non è molto ed è diviso in due zone. Una che prende sole fino a mezzogiorno e un paio d’ore la sera, l’altra che usufruisce delle ore più calde.
Nella prima ho piantato lattughe cipolle cicoria e carote mentre nella seconda ci sono pomodori fragole zucchine e friggitelli. Vi leggo spesso e seguo molti vostri consigli. Avrei però delle domande che per me, che sono quasi estraneo all’orto mi sono venute, sperando in soluzioni puramente biologiche premettendo che non vorrei nemmeno utilizzare il rame a meno non ci fosse davvero bisogno.
1 – vi allego la foto di alcune macchie che sono comparse sui friggitelli e il peperoncino. Qualcuno dice che sia peronospera. Voi che dite? Cosa devo fare?

Ecco la foto del peperone:nicola-pisa

2 – ho notato che non tutte le insalate crescono, posso dare una mano al terreno concimando? E se si, il macerato alle ortiche può aiutare? Altrimenti indicatemi voi qualcosa per favore.
3 – ho piantato insieme cicoria e lattughe, ho fatto male?
Scusate della bordata di domande ma per me è tutto nuovo e ogni giorno me ne vengono di nuove.
Grazie infinite se poteste aiutarmi.
(Nicola – Bientina – Pisa)

Risposta

Ciao Nicola,
inizio con il ringraziarti per la fiducia che riponi nei consigli di in-orto e nel farti i complimenti per aver perfettamente integrato il tuo orto in vaso nel tuo giardino…non rinunciando a nessuna delle due soluzioni.
Passo al risponderti subito:
1 – dalla foto che spedisci mi sembra che il tuo peperone gode di ottima salute, le macchie nere sul fusto sono dei caratteri giovanili della pianta che perde crescendo.
2 – la lenta crescita delle insalate non dipende dalla quantità di concime, probailmente è la crescita naturalmente lenta all’inizio e che poi sfocia sempre in una bella vegetazione rigogliosa. Se dai del concime o del macerato d’ortica di sicuro la pianta se ne avvantaggia, diventando più rigogliosa ma non cerscendo più in fretta.
3 – secondo me hai fatto bene a allestire un orto misto fra lattughe, cicorie e cipolle.
Vai avanti così.
Salute e buon orto!

Buongiorno,
vivo in provincia di Trento ed ho un orticello in montagna.
Coltivo alcuni tipi di fagioli rampicanti, tipo borlotti, fagiolini violetto e cornetti.
Le piantine sono cresciute bene con la normale fioritura, dopo di che  quando si prospettava la produzione del baccello, che si verifica a 15-20 centimetri da terra, vengono recise, da non identificati insetti o larve o roditori.
Domanda: si conoscono casi specifici come il mio ?
RingraziandoVi antcipatamente per il consulto porgo distinti saluti.
(Piermario)

Ciao Piermario,

Gli orti di montagna sono proprio belli e anche pieni di tanta fauna talvolta anche contraria alle nostre colture.
Certo che ci sono casi come il tuoi!!!
Le cause della recisione del fusto delle tue piante potrebbe essere causata da diverse specie animali:
1- grillo talpa
2 – roditori, topo di campagna o simili
3 – una lepre
Se riesci a individuare la causa precisa poi ci attiviamo per contenerla…mi dispiace per il raccolto perso!
Buona investigazione ortistica!

E’ l’ultima parte aerea della pianta, quella che segna il limite tra l’apparato radicale e il fusto. Ricordatevi: va sempre rispettato e mai interrato.

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