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Francesca Vierucci imprenditrice agricola e titolare dell’azienda ci racconta come è possibile trovare un equilibrio tra turismo e sostenibilità ambientale

Pera del Curato

Tutti dovrebbero avere un Alberto e Giovanni vicino a dove vivono. Perché così tutti avrebbero la fortuna di assaggiare frutti dal gusto unico e irripetibile, ma purtroppo dimenticato.

I frutti coltivati alle Vigne del Grillo, così si chiama l’azienda di Alberto Billi e Giovanni Casini, sono frutti dalle origini antiche, quasi tutti caduti in disuso e oggi coltivati solo da pochi, da chi come loro li conosce, li cura e ne custodisce le tracce e la memoria, proteggendoli da una possibile scomparsa.

Scovare Alberto e Giovanni non è stato semplice. Ho conosciuto prima il loro ottimo vino, in un ristorante della zona, e poi sono andata ad incontrarli. Le Vigne del Grillo sono un’isola di biodiversità sulle pendici collinari ai piedi del Monte Prana alla Pieve di Camaiore. Una terra che respira sia l’aria del mare versiliese che quella delle Alpi Apuane.

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Seed ViciousDonare un seme è un atto rivoluzionario, un atto di gentilezza estrema attraverso il quale regalare la vita stessa. E di questi tempi un atto così è merce rara. Scambiare i semi va ancora oltre, perché la reciprocità del gesto include anche amicizia, solidarietà, umanità.

Ma aldilà dell’atto simbolico, procurarsi i semi significa anche avvicinarsi in modo consapevole al proprio cibo e se poi facciamo in modo che questi semi non vadano perduti compiamo un atto di salvaguardia nei confronti della biodiversità del pianeta. Ecco perché c’è un popolo di scambiatori di semi che sta crescendo sempre più. I cosiddetti seed savers o salvatori di semi.

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