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Buona sera,
sono un ragazzo di 44 anni e stavo pensando di comprare un terreno di 2000 mq, sia per investimento, ma anche per provare di ricavarne qualcosa di buono, mi piacerebbe sentire qualche consiglio, io vivo vicino a Cantù il paese per la precisione a Mariano Comense provincia di Como. Aspetto volentieri un vostro consiglio grazie.
Grazie e a risentirci.
(Emanuele – Mariano Comense – Lombardia)

Risposta

 

Ciao Emanuele,
la scelta del tipo di coltura da effettuarsi su un terreno dipende da tanti fattori: gusti e propensioni personali, tipologia del terreno, esposizione, possibilità d’irrigazione, tipologia del mercato locale che dovrà assorbire il prodotto…la domanda cioè, entità degli investimenti iniziali che tu sei disposto a fare, ecc ecc.
In base a tutti questi fattori poi si sceglie efettivamente cosa coltivare. Immaginando che sei su di un terreno montano direi che la colture possono essere: Frutteto misto o Meleto, patate, ortaggi da foglia come: cavoli, bietole, porri, Zafferano…tante scelte da fare bene anche in base alle variabili che vedi scritte sopra.
Salute e buon orto.

Buongiorno,
ho appena scoperto questo sito e mi piacerebbe chiedervi alcune informazioni.
Vorrei iniziare a coltivare qualche prodotto. Io vivo in Piemonte e non sono molto esperta; quale coltura in questi anni ha maggiore valore sul mercato e quindi facilmente vendibile? Cosa potrei produrre?
Grazie.
(Paola – Piemonte)

Risposta

Ciao Paola,
siamo felici che tu ci abbia trovato, navigando nel mare di internet, vediamo di accontentarti subito.
La tua domanda, molto aperta, non è facilmente circoscrivibile, in quanto si possono individuare alcune colture agricole che hanno un valore di mercato più redditizio di altre, ne faccio un elenco qua sotto con la sicurezza di dirti che comunque una risposta più precisa ha bisogno di attente analisi di mercato realistiche. E comunque al di la del prezzo di vendita sul mercato del prodotto bisogna anche mettere sul piatto della bilancia i costi di produzione del medesimo prodotto e valutare anche la superficie di terra destinata alla produzione; per fare un esempio avere 100 ettari coltivati a grano può essere molto più redditizio che 1 ettaro a zafferano, nonostante la enorme differenza di prezzo di vendita, bisogna cioè considerare tutti i costi precisi.
Nella regione che ti compete – il Piemonte – ci sono colture che per la destinazione del prodotto specifica: la pasticceria e anche l’enologia, possono essere identificate come colture più redditizie, come per esempio il nocciolo da frutto secco e la vite da vino, ma anche lo zafferano. Insomma se ci dai qualche elemento più specifico noi siamo felici di aiutarti a capire cosa poter coltivare di soddisfacente per te.
Salute e buon orto

Salve,
sono nata a Milano, e abito in paese limitrofo, sono impiegata, sposata da molti anni e con un figlio che si stà laureando in Biologia Ambientale.
Pur essendo nata a Milano, ho passato molto tempo in campagna, prima con il nonno che aveva l’orto e poi con i genitori che oltre all’orto avevano un piccolo appezzamente coltivato a vite.
Il contatto con la natura per me è essenziale e trovo che lavorare la la terra aiuta il corpo e lo spirito.
Da questo anno ho trovato un appezzamento di terreno di circa 70 mq, da coltivare come orto urbano.
Ho 70 mq. di terrenno leggermente argillosi, ora è il momento di organizzare le coltivazioni.
Non voglio esagerare con le tipologie, mi orienterei sui classici pomodori, zucchine, fagiolini, insalata.
Non so se è opportuno pensare anche a patate e cipolle.
Mi potete aiutare conqualche consiglio?
(Ileana – Milano)

Risposta

Ciao Ileana,
interessante la tua storia con la natura, sia passata che presente come futura….è un bel manifesto d’appendere!
Per quanto riguarda l’allestimento del tuo orto praticamente perfetto -70mq e leggermente argilloso – direi che sono validi tutti gli ortaggi che scrivi, magari però ti suggerisco di non scordarti di piantare le specie aromatiche perenni: salvia, ramerino,timo, ecc. e anche i carciofi e fragole, in aiuole ben definite.
Ecco alcuni spunti su come progettare un orto.
Salute e buon orto.

Salve,
abito a Reggio Emilia in pianura e ho un terreno di 2000 mq, io lavoro come dipendente a tempo pieno.
Vorrei coltivare/allevare qualcosa di redditizio su questo terreno, che mi possa dare un reddito integrativo, tenendo conto che lavorando ho poco tempo da dedicare; cosa mi può consigliare?
Grazie mille.
(Andrea – ReggioEmilia – EmiliaRomagna)

Risposta

Salve Andrea,
considerato che hai a disposizione tempo limitato per dedicarti alla coltivazione della tua terra possiamo pensare di mettere a coltura per esempio, specie da frutto, in particolare piccoli frutti, come: more, lamponi, ribes, mirtilli, oppure anche specie erbacee ortive che richiedono meno cure come potrebbe essere la patata o barbabietole…considerato anche che hai uno spazio di modeste dimensioni, pensando ad un’agricoltra fatta a scopo redditizio.
Ovviamente quest’idea dovrà essere valutata attentamente e direttamente sul campo sia dal punto di vista economico dei costi e ricavi che agronomico, per capire la reale fattibilità del progetto.
Salute e buon orto.

Buongiorno,
ho un terreno di circa 14 ettari in Sardegna (nella campagna di Carbonia più precisamente), quest’ultimo è di carattere argilloso, quindi non tutte le piante da reddito sono idonee.
Qualcuno mi può consigliare quali piante da reddito si adattano al meglio al mio tipo di terreno??
Terreno argilloso, clima abbastanza secco.
Grazie.
(Federico – Carbonia – Sardegna)

Risposta

Ciao Federico,
l’entità della superfice di terra che hai a disposizione è notevole e ti da per questo la possibilità di scegliere fra più colture.
Considerando la natura della terra e il clima arido le colture che ci vengono in mente di consigliarti sono: Vite – per frutta o vino – olivo – per olio o frutto, leguminose da granella secca quali: Cicerchie, lenticchie, ceci, ecc ecc, Frutti tipo: Fichi, mandorlo, ecc, ecc.
Questi i nostri consigli a distanza che dovrai poi valutare anche tramite analisi dirette sul campo.
Considera che per tutte le coltivazioni arboree prese in considerazione devi mettere in conto di poterle irrigare nei primi 2-3 anni.
Tienici informati sugli sviluppi futuri!
Salute e buon orto.

Salve,
sono un ragazzo di 26 anni di Casarano (LE).
Attualmente sono disoccupato e vorrei iniziare un progetto con Il nuovo P.S.R. della regione Puglia, visto che ho a disposizione circa 1 ettaro e mezzo di terra per poterci fare l’orto quali colture mi consigliate ed in quali periodi? Consigliate di piantare su un ettaro all’aperto o di meno però in serra?
Grazie a presto.
(Gigi1990 – Casarano – Lecce)

Ciao Gigi,
ottima idea la tua, le produzioni ortive sono, fra le agricole, quelle più redditizie, specialmente se decidi di fare tu stesso la vendita diretta ai consumatori finali, anzichè rivolgerti ai mercati generali.
Visto la zona d’Italia interessata ti direi che la soluzione migliore è la coltivazione in piano campo, al limite puoi allestire dei tunnel con teli di tessuto non tessuto, temporanei – serre fredde – per avvantaggiare alcune colture come per esempio i finocchi in inverno o le zucchine all’inizio primavera. Io penserei ad allestire anche un frutteto diffuso su tutta la sperficie che ti permetta la produzione di frutta fresca – hai mai pensato ai fichi e melograni? Un altra fonte di reddito interessante per te, che coltiverai il tuo terreno, potrebbe essere la produzione di miele biologico, visto che le api possono assicurarti anche una buona impollinazione e produzione di frutti. Tienici aggiornati sul tuo futuro.
Salute e buon orto!

Salve,
sono al secondo anno di orto e mi sto togliendo diverse soddisfazioni, ma la grande la sto avendo dai miei carciofi…fatti nascere ,è proprio il caso di dirlo, di sana pianta, cioè partendo dal pezzo di radice con la gemma.CHE SPETTACOLOOO!!!!
Sento parlare di insetti utili per allontanare altri insetti, potreste dirmi se ci sono degli insetti “adatti”all’orto e come fare per averli in mio aiuto?
Grazie e scusate il disturbo!
(Dario)

Ciao Dario,
che soddisfazione sentirti soddisfatto…soddisfazione alla seconda!
Per quanto riguarda gli insetti utili alle nostre colture ortive ce ne sono tanti, per esempio: le api e i bombi, necessari all’impolllinazione di tutti i nostri ortaggi estivi e frutti, i coleotteri come le coccinelle per la lotta agli insetti fitomizi – afidi e cocciniglie – succhiatori di linfa, i Neurotteri – predatori della temibile Dorifora – un coleottero che devasta tante colture, fra le quali la patata…ecc ecc. Il controllo degli insetti antagonisti alle colture introducendo altri insetti si chiama tecnicamente “Lotta Integrata” e ci sono delle vere e proprie aziende che allevano tali insetti per essere venduti e diffusi dove serve. Nel nostro caso di ortismo hobbistico ti posso segnalare questa azienda promotrice della coltivazione delle Api -vedi il link. Per le coccinelle invece prova a contattare quest’altra realtà, che trovi sempre nel link.
Salute e buon orto.

Ciao
mi chiamo Saverio, sono un funzionario con la fissa dell’Orto..
nel tempo libero…vado a lavoro!
Mi sto interessando alla rotazione: per esempio mi dite come organizzare le colture di patate, zucchine, melanzane e pomodori.. da chi vengono precedute e seguite? Grazie

(Saverio – Salerno)

Saverio Salve
Bella passione la tua “fissa”, come dici tu, mi fa venire in mente che, se il lavoro nobilita l’uomo, quello fatto nell’orto lo rende anche sano, che dici?
Il tema delle rotazioni delle colture è molto importante, leggi l’articolo che ti ho linkato, ti sarà d’aiuto.
Riguardo alle piante che elenchi sono tutte essenze, come si dice in gergo tecnico – Voraci – rispetto al consumo di sostanza organica.
Per gli esempi pratici che mi chiedi ti scrivo: Le patate precedile da una bella lavorazione del terreno e concimazione abbondante di letame maturo e posticipala con una coltura di porro. Le colture di melanzane e pomodori precedile con una coltura di fave e posticipale con delle rape. Prima di mettere gli zucchini concima bene il terreno con il letame e allestisci delle ampie buche dove metterai le piantine, tolte le zucchine potrai seminare fagioli.
Buon Lavoro!
E se qualcosa non ti è chiaro ricontattaci!

La rotazione è un argomento vecchio come la terra, sembra che abbiano iniziata a praticarla addirittura nel medioevo. E una materia così ricca di storia non è pensabile liquidarla in quattro e quattr’otto, quindi se avete già digerito i criteri base elencati nella parte 1, ecco che ve ne suggerisco altri due, poi giuro che ho finito.

3.Un altro criterio da seguire è quello di alternare piante appartenenti a famiglie diverse. Vale a dire ad una leguminosa potrà succedere una crucifera , poi una solanacea, un’ombrellifera, e così via.

4. Infine potrete organizzare la vostra rotazione tenendo conto della parte della piante che viene utilizzata maggiormente. Per esempio iniziamo con le piante di cui si consumano i frutti (melone, peperone, pomodoro, piselli,ecc.), per poi passare a quelle di cui si consumano i fiori (carciofo, broccolo, zafferano, ecc.), successivamente agli ortaggi da foglia ( cavoli, indivie, sedano, spinacio, ecc.) e per chiudere quelli da radice (aglio, carota, cipolla, porro, ecc.).

Ho parlato troppo? Pazienza, questa volta l’argomento lo richiedeva. A voi adesso la scelta di quale metodo adottare, ma ricordatevi sempre di annotare cosa coltivate e dove: la memoria a volte è fallace.

foto di Burpee Gardens da flickr

 

Nel progettare e ad organizzare l’orto dobbiamo sempre tenere conto della rotazione degli ortaggi’ o ‘dell’avvicendamento delle verdure’. Non preoccupatevi, il nome sembra complicato, ma la tecnica è semplice. Funziona così: le piante non amano stare sempre nello stesso posto, perché soprattutto le più affamate l’anno dopo trovano il terreno troppo povero per i loro gusti, ecco allora che occorre sostituirle con altri ortaggi che al contrario arricchiscono il suolo, e così via negli anni: ogni stagione l’ortaggio giusto al posto giusto. La rotazione ci insegna a fare questo, consigliandoci l’ordine in cui gli ortaggi, appartenenti a famiglie e specie diverse, devono susseguirsi su uno stesso appezzamento di terreno nel corso delle varie stagioni.

Se non l’avete mai praticata è arrivato il momento di farlo, perché migliora la qualità e la resa della produzione orticola, controlla la crescita delle malerbe, contrasta insetti e malattie e salvaguarda la fertilità del terreno. Di conseguenza diminuisce la necessità di diserbanti, concimi e antiparassitari. Insomma un vero toccasana sia per il nostro orto che per le nostre finanze.

Per individuare quale rotazione ci è più congeniale dobbiamo tenere conto di alcuni criteri:

1. Le rotazioni più lunghe (4-8 anni) danno risultati migliori, ma dobbiamo ricordare di inserire sempre nel loro interno delle leguminose, perché sono quelle che hanno maggiori proprietà fertilizzanti. Inoltre se optiamo per una rotazione quadriennale sarà opportuno suddividere l’orto in quattro particelle, dove si alterneranno le verdure pianificate.

2. E’ buona regola partire con una leguminosa (esempio: piselli o fagiolini) per passare poi ad una pianta con elevate esigenze nutritive, come la patata, che può beneficiare ampiamente della fertilità residua, seguita poi da un ortaggio un po’ meno vorace, come la cipolla, per poi terminare con uno poco esigente, come la carota e poi di nuovo daccapo.

Ma non finisce qui. L’ argomento è…fertile. Seguitemi nella seconda parte della rotazione degli ortaggi, prossimamente su questo blog.

foto di dadavidov da flickr

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