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Salve,
sono un quarantenne che vive a Milano in questo momento poco occupato.
Possiedo 10000 mq di terreno a ridosso della citta di milano cosa posso farci, vorrei creare un azienda agricola ma sono solo e non saprei.
Grazie.
(Cristian – Milano)

Ciao Cristian,
la tua idea di azienda agricola ci ispira, se la zona in cui è sito il tuo terreno è adatta alla coltivazione -non troppo inquinata- l’idea di avviare una produzione ortofrutticola per la vendita diretta o anche a domicilio può essere – con un ettaro di terra – una fonte di reddito per una persona.
Certo è che da soli si avvia e cunduce poi faticosamente l’attività di agricoltura urbana; non sottovalutare poi anche il richiamo di gente che potresti avere dalla città vicina a te specialmente se organizzi eventi ludici per grandi e piccini, legati alla tua attività, un esempio pratico di orticoltura urbana lo vedi aprendo questo link.
Tienici aggiornati sulla tua attività nascente.
Salute e buon orto.

Orto mamaE’ possibile fare un orto-giardino dove non c’è terra ma solo cemento? Non solo è possibile ma è auspicabile: più spazi verdi nasceranno più le persone si accorgeranno della presenza indispensabile del verde, più troveranno gradevole viverli, più facilmente si riallaccerà e ricostruirà quel rapporto con la natura ormai troppe volte compromesso.

E allora usiamo le piazze cittadine, ma anche i semplici cortile e balconi, per riepimpirli di verde e imparare di nuovo la ‘natura’. Ultimamente ho progettato, con l’aiuto del giardiniere-vivaista Brando Sammicheli, un orto-giardino in un cortile lastricato per la Scuola di cucina MAMA, a due passi dalle storiche mura fiorentine.

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Amaranto e duomoSalire sul terrazzo di Giannozzo Pucci per me è stato un po’ come andare in pellegrinaggio. Se per pellegrinaggio si intende, come dice wikipedia, ‘andare verso luoghi di culto particolarmente significativi e santi’. Ma perché mai? Perché a Giannozzo Pucci, anzi alla sua casa editrice, la Libreria Editrice Fiorentina, devo il fatto di conoscere Masanobu Fukuoka o Wendell Berry che, per chi non li conoscesse, sono i maestri che hanno fatto capire come la cura della terra sia qualcosa di più di una serie di semplici gesti manuali, ma qualcosa di altamente sociale e spirituale, qualcosa di ‘rivoluzionario’.  Giannozzo è da sempre in prima linea per la divulgazione di questo pensiero, in difesa della natura e del paesaggio. Sempre a lui dobbiamo la nascita della Fierucola, il primo mercato di vendita diretta (è nato nel 1984) dei piccoli produttori ecologici, una grande risorsa per chi coltiva e produce su piccolissima scala prodotti di qualità. Una sorta di scommessa per promuovere la rinascita della ruralità italiana.

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foto di Giovanni Breschi

foto di Giovanni Breschi

Villa Bardini è uno dei luoghi da visitare quando si va a Firenze, sia per i suoi Musei che per il suo giardino, incantevole e panoramicissimo. E’ uno dei ‘rifugi’ in cui vado spesso a rilassarmi quando i ritmi diventano troppo incalzanti.
Con l’arrivo dell’estate mi inerpicai nuovamente su Costa San Giorgio, la bella strada in salita dove si trova l’entrata di Villa Bardini, e come sempre mi addentrai nel verde del suo giardino che con mia grande sorpresa si era arricchito di un bellissimo orto.

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PanoramicaGli orti ultimamente nascono ovunque, anche in luoghi insoliti e curiosi. E’ il caso del BibliOrto, l’orto nato all’interno della BiblioteCaNova all’Isolotto, un quartiere storico della periferia fiorentina. “Qui gli orti prima erano ovunque – spiega Stefano Beltramini, bibliotecario ortista, responsabile del progetto – adesso invece sono relegati in una striscia lungo l’Arno. Fare un orto qui dunque, è stato un po’ come tornare alle origini”.

Il BibliOrto fiorentino è stato un precursore, se così si può dire, della tendenza che ha come obiettivo l’inserimento degli orti nei tessuti urbani a scopo didattico ed educativo. E’ infatti dal 2009 che sono iniziati ‘i primi colpi di zappa’ tra i libri di questa frequentatissima biblioteca, grazie all’impegno di un gruppo di volontari e all’aiuto di SlowFood Firenze.
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Orto MariaDi orti è pieno il mondo, ma poi ce ne sono alcuni più speciali di altri, che ci colpiscono per il loro ruolo, per la loro ubicazione, per il loro mistero, per il loro sapore o anche per la loro semplicità e umiltà. Uno di questi è l’orto della Maria a Ravenna, che la mia amica Claudia conosce e frequenta e a cui lei ha dedicato un breve racconto… 

L’orto della Maria

A Ravenna nel Borgo San Rocco c’è qualcosa di eccezionale, di incredibile, di rivoluzionario, c’è l’orto della Maria, sì, proprio un orto vero a ridosso delle mura storiche della città, un orto con i  pomodori, la lattuga, gli spinaci, la rucola, i cetrioli, la fava, le zucchine, le cipolle, le melanzane, sì c’è da non crederci, c’è anche un grandissimo olmo e un ippocastano che ombreggiano una zona di sosta e di riposo.

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Zap e BertaFiori, insalatine e una tazzina di caffè….Da Zap funziona così! Cos’è Zap? E’ l’acronimo di Zona Aromatica Protetta. Un ‘luogo-progetto’ che si trova all’interno dell’antico chiostro di Santa Maria Maggiore a Firenze ( a due passi dalla Stazione di Santa Maria Novella ), che nasce con l’intento di diventare un punto di incontro per giovani, idee e creatività. Uno spazio all’insegna del binomio ‘cultura-coltura’, sempre più utilizzato e collaudato.

Al suo interno sono infatti raggruppate una serie di associazioni culturali: dal Festival dei Popoli (impegnato da oltre cinquanta anni nella promozione e nello studio del cinema di documentazione sociale) allo sportello Informagiovani del comune di Firenze, dallo studio di Radio Fleur (la web radio sempre del comune) al Toc Toc Firenze (web magazine curato da un collettivo di giovani studenti).

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Giardi. Torr. 7Ci sono orti di città, orti didattici, orti storici e orti così belli da diventare luoghi di evento. Poi c’è l’orto-Giardino Torrigiani a Firenze che racchiude tutte queste anime.

L’orto-giardino Torrigiani ha più o meno cinquecento anni, ma non li dimostra. Pur conservando il suo impianto originario e alberi centenari, ha dato nuova vita e vocazione a questo patrimonio verde, per buona parte restaurato e custodito con cura.

Conosciuto come il più grande giardino privato d’Europa, il Giardino Torrigiani è un enorme gioiello (quasi sette ettari) celato all’interno delle antiche mura cittadine.

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Passeggiando nel centro di Madrid, in prossimità di Plaza Latina, mi sono imbattuta casualmente in un luogo fantastico ‘Il Campo di Cebada‘. Non è un monumento storico, né tanto meno un museo, ma uno spazio sociale all’aperto, con orto, alberelli, pergole, pedane, sedute, teatro, campetto da calcio e basket.

Tutto è costruito con materiale di recupero: vecchi bancali di legno, tubi di ogni genere, impalcature di ferro, bobine industriali, vecchi elettrodomestici e ogni recipiente dismesso serve alla raccolta dell’acqua piovana per le innaffiature. Ma non per questo Campo di Cebada è meno affascinante, tutt’altro!

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Dove una volta c’era un ospedale psichiatrico oggi c’è un orto comunitario. E che orto! Al Giardino degli Aromi oltre a coltivare ortaggi, si coltiva la condivisione e il benessere. Ci si prende cura delle piante, di se stessi e degli altri.

Il Giardino degli Aromi Onlus nasce nel 2013 negli spazi dell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini, grazie alla volontà di un gruppo di donne con esperienza nella coltivazione di erbe aromatiche e medicinali.

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