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Proprio quando siamo pronti a cogliere i cavoli, ecco che appare la cavolaia. Ghiotta di foglie di cavolo è una vera peste!

come combattere le lumache con la cenere

Cavolo nero con foglie mangiucchiate – InOrto

I miei cavoli sono sotto attacco. Il nemico divora le foglie dei miei piccoli cavoli senza pietà ed io non l’avrò per lui. Gli piacciono tutti, che siano neri, ricci o cappucci non fa distinzione e se li mangia. Mastica le tenere foglie lasciando le coste, evidentemente troppo dure per i suoi gusti.

So di non essere la sola ad avere questo problema nell’orto. La mia amica Angela dopo avere consumato litri di birra per ubriacare lumache e lumaconi alla fine si è arresa. La battaglia era persa: dei suoi cavoli neri non era rimasto che il piccolo fusto. Ma se non fossero lumache?

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CavoliL’estate è tempo di cavoli! Nell’orto ovviamente e non certo in cucina, anzi abbiamo da poco smesso di mangiarne in sazietà, tanto da non poterne più, che già dobbiamo pensare a ripiantarli per averne in abbondanza il prossimo inverno.

L’ideale è piantare i cavoli nelle parcelle lasciate libere dalle leguminose (fave, piselli e a fine estate dopo i fagiolini), perché queste piante lasciano il terreno nelle migliori condizioni di fertilità e sofficità. Il cavolo ama i terreni ricchi e  freschi. La semina dei cavoli si protrae, a seconda del luogo e della varietà, da gennaio (per i cavoli estivi) a settembre (per i cavoli invernali).

Ma spesso non facciamo in tempo a felicitarci per la riuscita delle nostre semine che “zac” la cavolaia sta già mangiandosi le prime foglie, decorando i nostri cavoli di tanti piccoli forellini.

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L’inverno è nemico dell’orto? Non per forza. La neve come abbiamo visto fa del bene all’orto, ma è indubbio che l’orto in inverno è più povero: gli ortaggi invernali sono pochi e se vogliamo raccoglierli dobbiamo pensarci in anticipo. Quali sono gli ortaggi che possiamo raccogliere freschi nell’orto d’inverno? Proviamo ad elencarli così se non l’abbiamo fatto quest’anno, potremo organizzarci per il prossimo anno.

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Salve,
faccio il commesso di elettronica, abito in provincia di Forlì, mi piace coltivare piante da orto e varie altre specie.
Ho un problema all’orto. Ho piantato 4 file fra cavolfiori, verze e broccoli, da qualche giorno stanno appassendo le foglie di ogni pianta, una dietro l’altra, ho controllato le foglie ma sembra non ci siano ne malattie ne insetti. Cosa puo’ essere? Scusatemi ma sono disperato erano bellissime e stavano crescendo a vista d’occhio. Aiutatemi se potete, grazie.
(Daniele-Forlì)

Risposta

Ciao Daniele,
ci piace la tua storia di vita che ci racconti, alternata fra l’elettronica e i cavoli nell’orto!
Cerchiamo subito di placare la tua disperazione, allora è molto probabile che il problema non sia nelle foglie bensì nelle radici, prova per campione a sbarbare una pianta e controlla che il fittone radicale o il colletto – la base del fusto cioè – non siano marci oppure bucati, il problema potrebbe essere anche un insetto scavatore e mangiatore di radici come il grillotalpa (Gryllotalpa gryllotalpa)-oppure un mammifero come la talpa – (Talpa europea) – o anche un patogeeno fungino che fa marcire le radici. Per capire e tentare di risolvere bisogna vedere e toccare con mano, se fai delle foto spediscile che ti aiutiamo meglio!
Salute e buon orto.

Ciao,
sembra che inizino le piogge di fine estate e che il caldo diminuisca.
Ho vangato un po’di terreno per mettere le patate per la prossima primavera. Volevo chiedervi se intanto nello stesso terreno posso coltivare cavoli e verze da raccogliere (forse) a dicembre – gennaio. Mi sembra uno spreco lasciare il terreno senza produrre nulla. Aggiungo che dopo la vangatura ho distribuito del letame in pellets. Corro il rischio di impoverire troppo il terreno? Qui da noi le patate le seminano verso il 20 marzo. Vi ringrazio come sempre per i vostri preziosi consigli. A presto.
(Antonio)

Ciao Antonio,
si finalmente il caldo – necessario – dell’estate sta terminando ed è subito voglia di pensare all’autunno inverno…e primavera come fai giustamente tu!
L’argomento delle rotazioni delle colture orticole – come puoi leggere nell’articolo che trovi nel link – prevede proprio di alternare differenti specie di ortaggi in base alla loro “voracità” di elementi nutritivi presenti nel terreno. Per esempio, cavoli e patate sono entrambe colture che consumano elementi nutritivi in quantità quindi no sarebbero proprio avvicendabili l’una dopo l’altra, allora l’unico rimedio in questi casi è quello di concimare abbondantemente (20 – 40 kg di stallatico maturo su 10mq di terra) – con lo stallatico va benissimo – fra una coltura e l’altra, di modo che le patate, che arrivano dopo i cavoli, non trovino un terreno troppo povero di elementi.
Salute e buon orto

Salve,
sulle foglie dei cavoli ci sono dei buchi grandi ed anche moltissimi piccoli buchi grigiastri che si estendono lungo tutto il bordo della foglia..tutto dovuto, quasi sicuramente, a mio parere, alla cavolaia.
Ho provato con un prodotto rameico, con un po’ di sapone di marsiglia, ma con scarsi risultati..Che consiglio potete darmi?
Normalmente dialogo con Nara che penso si ricordera’ di me ed alla quale chiedo ancora: se sa come fare per mandarvi una foto (dove l’immagine è chiara), dal mio cellulare, che io in campo tecnologico sono una frana..Grazie.
Saluti
(Renzo)

Risposta

Salve Renzo,
si, è probabile che i “bruchi” che dici tu siano delle larve di cavolaia – Pieris rapae – un insetto lepidottero. E’ proprio questa la stagione di questa farfalla, le larve della quale, fanno danni riducendo a scheletro le foglie dei cavoli dell’orto.
I prodotti che hai usato tu – rame e sapone di marsiglia – sono efficaci rispetivamente per la lotta ai patogeni fungini e insetti fitomizi – gli afidi, cioè i pidocchi delle piante.
Per contenere l’azione dei lepidotteri ti suggerisco di usare un prodotto biologico a base di Bacillus thuringensis – un batterio che uccide solo ed esclusivamente le larve dei lepidotteri, contenendone così i danni; distribuisci il prodotto sulle foglie dei cavoli al mattino presto o sera tardi.
Certo che Nara si ricorda di te! Ma, Passando dall’orto al campo…tecnologico però, ti suggeriamo di intanto scaricare le foto dal telefono o macchina fotografica nel tuo computer e poi da li inserire le immagini attraverso la posta elettronica.
Salute e buon orto!

Salve,
sono ortista da qualche anno e, nel tempo, ho raggiunto una certa dimistichezza con le varie coltivazioni, con metodo biodinamico, sempre partendo da seme.
Ti scrivo perché, oltre all’entusiasmo legato ai successi, sono rimasto demoralizzato da insormontabili difficoltà nell’affrontare la coltivazione dei cavoli.
Tutto bene fino al momento del trapianto, e poi dopo qualche giorno le foglioline iniziano a scurirsi, si accartocciano e addio (vedi foto in calce). Ho dato il rame ma nulla. Cambiato rotazione. Più acqua – meno acqua…niente!
Qui non si mangia “un cavolo” da anni! Lo sconforto è dietro l’angolo.
Grazie.
cavolo-simone
(Simone – ReggioEmilia)

Ciao Simone,
innanzitutto inizierei a evidenziare, oltre la tua fondamentale ironia, anche i tuoi successi meritati visto che hai deciso di intraprendere la tua carriera ortistica con il metodo bioinamico e tutto partendo da seme…molto impegnativo e rispettoso dei cicli naturali.
Riguardo ai tuoi fallimenti nella coltivazione di cavoli – perdita delle giovani piantine post trapianto – la questione potrebbe essere da ricercare nel seme che, se non risulta essere sano in partenza, potrebbe essere lui stesso inoculo di diverse patologie fungine che contribuiscono alla perdita delle piantine, fra queste: peronospora parassitica e il Phoma lingam – cancro del fusto del cavolo. I rimedi biologici preventivi per evitare queste patologie sono:
1 – reperimento del seme sano in partenza – prova a cambiare fornitore di seme per esempio,
2- trattamento delle piantine nel semensaio e dopo il trapianto con prodotti a base di rame – poltiglia bordolese per esempio
Inoltre, immagino che tu fai il semensaio di piantine che trapianterai a radice nuda direttamente in pieno campo, in quel caso allora merita che, prima di mettere le piante in pieno campo, tu le allevi per qualche settimana in dei vasetti, le piante in quel caso hanno radici più forti e sane e la piantina subisce meno facilmente attacchi da parte di patogeni.
Salute e buoni cavoli!

OrtoMaggio è il mese delle rose, ma anche delle semine! E’ il momento di muoversi perché le temperature ormai consentono di potere seminare in piena terra qualsiasi ortaggio.

Quindi pensiamo a quali piante ancora non abbiamo nell’orto e proviamo a seminarle, oppure possiamo procedere con una seconda semina di quegli ortaggi che abbiamo da poco trapiantato e di cui desideriamo averne nuove piante per prolungarne il raccolto.

Ma se fino adesso abbiamo utilizzato soprattutto i semenzai ora è il momento di scegliere una parcella e sperimentare la semina direttamente a dimora, ovvero nel terreno a file o a buche a seconda dell’ortaggio.

Ecco allora una tabella delle semine da fare nel mese di maggio in piena terra, con modalità di semina, profondità, tempo di nascita dei germogli e tempo che trascorrerà da quando semineremo a quando raccoglieremo.

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Chiunque abbia piantato nell’orto un cavolo, un broccolo, un rafano, una rapa o un ravanello, molto probabilmente prima o poi ha avuto a che fare con qualche insetto molesto, divoratore e devastatore. E’ inutile ignorarli perché da soli non se ne vanno. Molto meglio affrontarli o ancora meglio prevenirli. Guardiamo allora quali sono gli insetti che solitamente attaccano le crucifere e come possiamo contrastarli.

Cavolaia – In testa non poteva che esserci lei: la leggiadra e bellissima cavolaia. Ma tanto il suo aspetto è innocuo e innocente, tanto le sue larve sono divoratrici di cavoli: sono capaci di mangiarsi l’intero apparato fogliare dei nostri cavoli e broccoli e di lasciare a noi soltanto le nervature più dure. Mica stupida la ‘baby-cavolaia’!

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