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Buona sera,
desidero porre alla Vs attenzione l’attuale situazione di alcune piante
di albicocca.

Per anni, pur avendole curate con concime, annaffiature e poltiglia boldolese ma senza
mai potarle non hanno mai portato dei frutti.
Quest’anno, senza potarle ma trattate come sopra (tranne l’annaffiature per la pioggia di quasi tutto il mese di Maggio)
hanno portato molti frutti anche se di piccola dimensione.
Non riusciamo a capire perché ciò è avvenuto. vi siamo grati se potete darci qualche motivazione e
consigli.
Un ringraziamento per il grande e fattivo contributo che date a noi principianti e saluti cordiali.
(Saverio)

Risposta

Ciao Saverio,
fra le tante piante da frutto hai citato una delle più complesse riguardo la regolarità nella fruttificazione, l’albicocco.
Come anche nelle altre piante da frutto pure l’albicocco ha una fruttificazione legata sempre all’andamento stagionale, in particolare i ritorni di freddo a inizio primavera che possono bruciare i fiori e quindi non permettere la formazione dei frutti.
Inoltre alcune tipologie di albicocco hanno bisogno – per fruttificare più costantemente – di avere vicino piantato altre piante di albicocco – di differenti varietà con prevalente funzione impollinatrice, cioè produzione di polline maschile in abbondanza, che aiuti la fecondazione dei fiori che poi si tramuteranno in frutti.
Concludendo ti rassicuro dicendoti che, le tue cure colturali di acqua, concime e trattamenti biologici certamente aiutano nel tempo la pianta a fruttificare sempre meglio in tutti gli anni, non smettere mai!
Salute e buon orto.

Buongiorno sono Marco ho 43 anni vivo a Cinisello Balsamo.
Lavoro come gommista/meccanico a Nova Milanese.
Mio papa’ possiede un orto di 1200mq, da 2 anni piantiamo anche il granoturco – un centinaio di
piantine – l’anno scorso degli “acari” non so’ bene come si chiamano, si sono mangiati
le foglie, fatto le larve e rovinato un po’di raccolto, quest’anno vorrei intervenire subito
per non avere gli stessi problemi, cosa posso utilizzare, vale anche per loro il
discorso di aglio e peperoncino?
Grazie in anticipo.
(Marco – Cinisello Balsamo – Lombardia)

Risposta

Buongiorno Marco,
grazie per raccontarci la storia del tuo orto familiare!
Da quello che descrivi credo che le vostre piante di mais siano state attaccate da delle larve di lepidottero (sophronia grandii?) che hanno divorato le foglie, ma è un’ipotesi.
Fai attenzione allo sviluppo delle piante e osserva se iniziano ad essere predate le foglie da qualche larva e poi, individuato il responsabile esistono dei rimedi biologici che puoi utilizzare – insetticidi – come per esempio il Bacillus Thuringiensis – specifico per le lerve di lepidottero e coleotteri o l’olio di Neem per tutti gli insetti in genere.
Salute e buon orto.

Buongiorno, sono un vostro lettore pensionato, amante delle semine e dei trapianti,
amante anche della buona tavola imbandita di verdure spece del mio orto, mi dedico molto
tempo nel mio orticello.
Ho avuto problemi nel vostro sito perche’ non riuscivo piu’ ad entrare per chiedere sulle verdure.
Oggi finalmente vedo che riesco a scrivervi come facevo tempo addietro e vorrei chiedere due cose: come mai quando faccio i trapianti delle mie piantine di rape rosse, le foglie ingialliscono e stentano a crescere, manca il
ferro?
Inoltre quest’autunno ho fatto dei trapianti dei polloni di fragole, ora vedo che certe piantine seppure vigorose non fanno fiori, mentre altre dello stesso tipo, 4 stagioni, fanno fragole, bisogna aspettare la prossima fioritura o e’meglio
estirparle?
Grazie attendo vostre notizie da leggere.
(Luigi Paris)

Risposta

Ciao Luigi,
che bello ritrovarti…fedele nostro lettore, abbiamo avuto inconvenienti tecnici ma risolti al meglio!
Da come descrivi i tuoi problemi nell’orto ti rispondo che:
1- le rape rosse non sopportano tanto bene il trapianto, come tutte le specie da radice, per esempio le carote e quindi manifestano il loro stress ingiallendo le foglie, basta che tu le assista sarchiando la terra e irrigando se non piove e vedrai che dovrebbero riprendersi, con nuove foglie verdi.
2 – Le fragole riprodotte da stolone (il pollone cioè) invece si sviluppano molto in vegetazione – ed è normale – ma poi si fermeranno nello sviluppo vegetativo, più avanti, e faranno allora una fioritura, come le altre, quindi merita aspettare!
Salute e buon orto.

Buongiorno,
ho da qualche anno in giardino un Prunus Serrulata che in primavera ha una magnifica
fioritura rosa.
Quest’anno ai primi di luglio ha cominciato a perdere le foglie e al ritorno dalle ferie a metà agosto ho cominciato a notare la fuoruscita di resina da diversi fori nel tronco, cosa che si è notevolmente accentuata in questi ultimi giorni.
Avevo deciso di abbatterlo ma andando su internet per cercare qualche spiegazione al fenomeno, ho trovato il vostro sito molto preparato a queste problematiche e pertanto chiedo a Voi un consiglio su come procedere.
A tale scopo allego alcune foto.

In attesa di una Vs cortese risposta porgo cordiali saluti
(Ferruccio – Bologna)

Risposta

Ciao Ferruccio,
grazie innanzitutto per la tua fiducia che ci riservi!
Le foto che invii spiegano molto e si nota che la pianta ha subito in estate un forte stress – probabilmente siccità/calore – che ha portato la pianta a perdere anticipatamente le foglie; tale stato a favorito poi anche l’attacco di insetti scolitidi – piccoli tarli che s’inseriscono a fare le loro gallerie sotto la corteccia della pianta, dove infatti noterai tanti piccoli fori circolari, da dove fuoriesce la resina/gomma.
A questo punto ti suggerisco di mondare la chioma di tutti i rami secchi e fare poi un trattamento a base di sali di rame su tutto il legno. La pianta però, così attaccata da diversi fronti è abbastanza compromessa; noi comunque ci muoviamo sempre nella giusta direzione e speriamo sempre al meglio.
Salute e buon orto.

Ciao, sono un appassionato di orto su terrazzo.
Ho un problema con i miei pomodori (cuore classico) in vaso. Purtroppo da alcuni giorni c’è una caduta di tutti i fiori presenti sulla pianta.
Di cosa si tratta?
Ecco le foto dei miei pomodori:

dav

Grazie.
(Michele)

Risposta

Ciao Michele,
il fenomeno della cascola dei fiori del pomodoro – leggi l’articolo linkato – può essere originato da diversi fattori: climatici, patologici o semplicemente fisiologici, cioè quando la pianta decide naturalmente di abortire qualche fiore perchè non ancora in grado di portare avanti la fruttificazione.
Se tu hai trapiantato i pomodori in terra giustamente concimata e riservi a loro trattamenti a base di rame e zolfo, irrighi le piante con regolarità ma non troppo e le stesse non subiscono stress tipo termici..insolazioni…La pianta dovrebbe ristabilire la sua normalità e quindi tornare a fiorire, mantenendo però intatti i fiori e frutti poi.
Salute e buon orto.

Ciao,
vivo a Milano e mi piace la natura e coltivare.
Il mio problema è che ho le messo giù in vaso le melanzane l’11 maggio, quelle viola tonde innestate, hanno cominciato a fare fiori e vedo che due ho più fiori cadono, ho concimato bene prima di metterle giù, e dopo cosa devo fare?
Grazie.
(Davide)

Risposta

Ciao Davide,
la pianta di melanzana, innestata su piede di pomodoro, è molto produttiva e il fatto che sta accadendo – cascola dei fiori, alcuni – può anche essere normale, fisiologico e non patologico cioè; se però il numero dei fiori che passano a frutto rimane comunque la maggiore parte, rispetto a quelli che cadono.
Altrimeni vuol dire che la pianta è in uno stato di stress – idrico per esempio – che la vede reagire facendo cadere tutti i fiori…ma non credo sia il tuo caso.
Ti suggerisco quindi di continuare a innaffiare la pianta e vedrai che avrai melanzane a volontà.
Salute e buon orto.

Ciao,
come mai il mio albero da frutto, Regina Claudia, non fa frutta?
E stato piantato circa 3 anni fa, cresce bene e ha un aspetto sano…forse ho visto tre fiori quest’anno ma adesso niente.
Grazie,
(Lucrezia)

Risposta

Ciao Lucrezia,
quello che sta accdendo è assolutamente normale, le piante cioè, prima di fruttificare devono trovare le loro condizioni ottimali e prima, tendenzialmente impiegano le loro forze a crescere per svilupparsi tanto. Poi una volta “sfogate” iniziano a differenziare fiori e frutti. Quindi credo che tu debba portare pazienza e aspettare ancora un pò…intanto qualche fiore c’è!
Salute e buon orto.

Salve
Mentre navigavo sono capitato sul vostro sito e che mi sembra molto interessante,sono un appassionato di giardinaggio e agricoltura per cui in un angolo di terra ho svariate piante fra cui un ciliegio che ho lascito in vaso grande,dopo una bella fioritura e diverse ciliegie ancora acerbe l’albero lentamente sta’ appassendo lasciandomi cosi’ piuttosto perplesso,siccome non so’ in questo caso cosa fare chiedo a voi dicendo che la pianta sta’ ingiallendo e i frutti seccando,vi invio una foto cosi’ da voi poter essere giudicato.

Saluti e grazie.
(Riccardo – Ferrara)

Risposta

Ciao Riccardo,
grazie per i complimenti che ci rivolgi!
Dalla foto inviata sembra che la pianta – con le ciliegie annerite – abbia subito un colpo di gelo tardivo, associato a qualche nebbia che possa anche aver risvegliato qualche patologia fungina.
Altra quastione da verificare è il vaso…drenaggio delle acque irrigue, eventuali ristagni che possono favorire lo svilupparsi di patologie radicali…che fanno intristire la pianta in generale.
Fai certamente un trattamento con poltiglia bordolese alla chioma e anche un trattamento antifungino alle radici, tramite irrigazione con soluzione di prodotto specifico – antifungino radicale – che trovi in consorzio.
Se vedi che il fenomeno avanza ti suggerisco di svasare la pianta per controllare lo stato delle radici.
Salute e buon orto.

Ciao,
sono pensionato con la passione per l’orto e le piante da frutto e d’appartamento.
Questa annata per la mia pianta di limoni è stata particolarmente difficile, tanti fiori sono allegati ma i frutti con il passare del tempo ho notato che tendevano a spaccarsi e poi marcivano, poi ho notato anche che le foglie sono state mangiate.
Ho controllato le foglie nella parte non esposta ma non ho trovato nessun insetto.
Allego delle foto per cercare di spiegarmi meglio:

Limone in vaso: perché si spaccano i frutti? - Inorto

(Renato)

Risposta

Ciao Renato,
dalla foto che ci invii – anzi grazie che sono sempre gradite e d’aiuto per noi – pare che la tua pianta con i frutti stia in buona salute, le mangiature sulle foglie sono duvute ad un coleottero – probabilmente un adulto – che magari si rifugia altrove dopo i pasti – forse nella terra stessa del vaso – ma mi sembra che la pianta in generale stia bene.
Riguardo alla spaccatura dei frutti invece la questione è da ricercare nello squilibrio delle irrigazioni cioè, quando la pianta forma i frutti e poi l’ingrossa se riceve tanta – troppa – acqua allora è probabile che il frutto ingrossi troppo spaccando così la sua scorza, tecnicamente questo fenomeno si chiama Cracking della frutta in genere.
Il fenomeno delle muffe e marcescenza poi avviene facilmente in quanto dalla scorza rotta s’inseriscono facilmente muffe di ogni genere andando a degenerare definitivamente il limone.
Ti suggeriamo quindi d’irrigare con più costanza e meno abbondantemente; ti lasciamo poi con un bell’articolo da leggere tutto dedicato alla coltivazione degli agrumi in vaso.
Salute e buon orto.

Salve,
all’inizio di agosto abbiamo piantato 50 lamponi (gialli e rossi) 30 more, 30 ribes, 30 mirtilli e aronia.
Sono abbastanza sofferenti ancora nonostante l’acqua data regolarmente. Vorrei sapere se ci sono piante che posso mettere in consociazione per creare sinergia nel piccolo frutteto che spero si stabilizzerà presto dopo la messa a dimora.
Grazie mille
(Stefania)

Risposta

Salve,
avete realizzato un bel frutteto….vario di specie che fa venire l’acquolina in bocca.
Giusto è anche pensare a delle specie ortive annuali da affiancare alla loro coltivazione perenne e per questo ti suggerisco di orientarti verso le leguminose: Fave, piselli, ceci, ecc. messi ad una certa distanza da non far si che la vegetazione erbacea soffochi i frutti.
Riguardo alla sofferenza che attualmente i vostri frutti hanno credo che la questione però sia riconducibile ad uno stato di stress post trapianto che magari poteva essere fatto in settembre ottobre, quando le temperature atmosferiche sono più dolci e meno siccitose.
Salute e buon orto.

© 2021 Bonduelle InOrto