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Che lo si coltivi come annuale o come perenne, il cardo (Cynara cardunculus) è una pianta spettacolare! Se lo lasceremo crescere nell’orto liberamente e senza restrizioni, avremo una pianta dalle grandi foglie argentate che si aprono a fontana, dal cui centro si svilupperà il fiore, simile a quello del carciofo: un bellissimo pennacchio blu-violetto che talvolta raggiunge quasi i due metri di altezza. Una volta appassito il fiore, la pianta secca, ma lascerà alla base dei nuovi germogli, dai quali si svilupperanno nuove piante.

Se invece vogliamo raccogliere il cardo ogni anno, ci perderemo la sua spettacolare fioritura, ma potremo preparare piatti sani e gustosi, ricchi di sali minerali, ferro e potassio. Ecco allora come coltivarlo.

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Salve,
sono una signora di 46 anni. Lavoro come artigiana, a Montagnana, in provincia di Padova, in una azienda che costruisce giostre per bambini.
Quest’estate ho trapiantato 2 piante di cardo.
Ho scoperto solo pochi giorni fa che dovevo legarli e coprirli per l’imbiancamento,
L’ho fatto solo adesso, chissà se mai, per Natale, riesco a mangiarli.
Volevo però chiedervi: come faccio a raccoglierli? Devo togliere tutta la pianta scavando con il badile, oppure si taglia sotto le foglie come l’insalata e nella terra rimangono le radici? L’anno dopo si può recuperare la pianta oppure muore?
Ciao e grazie!
(Cristina – Montagnana di Padova)

Risposta



Salve Cristina,
il Cardo – Cynara carduncolus L. – è una bellissima pianta che in un orto non dovrebbe mancare mai – consulta pure l’articolo che trovi nel link!
Riguardo alle pratiche per l’imbiancamento delle foglie è bene iniziare ad effettuarle fino dai primi di ottobre. Prima di chiudere le piante però bisogna assicurarsi che l’interno della pianta sia ben asciutta, evitando così che la gemma interna marcisca e che, inoltre, l’apice delle foglie – all’esterno del cartoccio – sia sempre aperto e in contatto con l’aria – sempre per il medesimo motivo.
I tempi per l’imbiancamento variano dai 10 ai 30 giorni in base alle temperature esterne.
Per quanto concerne la raccolta invece bisogna asportare la pianta tagliandola alla base, tipo insalata appunto, di modo che poi le gemme sotto terra possono così ricacciare nuove foglie, per un nuovo raccolto.
Quest’anno però prova comunque a raccoglierne almeno una pianta per avere così il bianco Cardo per il bianco Natale!
Salute e buon orto!

Ho ancora vivo il ricordo delle scarole cinte da una sottile cintura di salice. Lo faceva una contadina che viveva nella colonica in fondo alla mia strada di bambina per  ‘imbianchire’ le sue verdure, peraltro molto richieste dalle massaie del paese che frequentavano la sua aia. L’imbianchimento ha il compito di impedire ai raggi solari di raggiungere il cuore della pianta, per evitare la produzione di clorofilla e rendere gli ortaggi più chiari in alcune parti. Questa operazione rende più teneri e croccanti alcuni vegetali come indivia riccia, scarola, porro, finocchio, sedano  e cardi.

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