Fiori eduliProseguiamo con il nostro elenco di fiori commestibili e aspettando la primavera ancora lontana, divertiamoci a sognare colori, profumi e sapori! Abbiamo finalmente esaurito tutti i fiori eduli che cominciano con la lettera C, compresa l’importantissima calendula e dunque passiamo alla D di dalia e alla F di finocchio, fiordaliso e fuchsia.

Dalia – La Dalia è uno dei fiori più presenti nell’orto, proprio per questo avevamo già dedicato un post alla coltivazione della dalia. Oltre a dare colore per tutta l’estate al nostro orto-giardino è uno straordinario fiore da taglio, ma oggi scopriamo anche che la Dalia coccinea ha un gusto gradevole, un sapore dolce che si presta bene per realizzare dolci, confetture, creme, zuppe, insalate, torte dolci e salate. E come se non bastasse è anche diuretico e digestivo.

Finocchio – Avete presente i fiori gialli del finocchio, quelle belle ombrelle profumate, che possiamo vedere soltanto se lasceremo andare a seme il nostro finocchio o se il nostro orto è ‘popolato’ anche da finocchi selvatici? Bene quei fiorellini, oltre a deliziare i nostri occhi sono proprio buoni perché hanno un sottile sapore di liquirizia. Potete aggiungerli alle patate in padella, alle polpette, alle frittate, praticamente ovunque, cercate di comprenderne bene prima il gusto per poi riuscire ad abbinarlo al meglio! Qualche dubbio sulla sua coltivazione? Leggetevi il post sulla semina e il trapianto del finocchio.

 

Fior lisoFiordaliso – Il fiordaliso ha il fascino della semplicità. Dimenticato a lungo è arrivato ora il momento di riscoprirlo e seminarlo nel nostro orto-giardino, raccoglierlo e mangiarlo, perché questo fiore si presta alla preparazione di mille ricette gustosissime: risotto ai petali di fiordaliso, frollini al fiordaliso, gnocchi al fiordaliso e perfino canocchie al fiordaliso. Pensiamo dove potremmo seminarlo, perché oltre al suo sapore, sarà il suo colore unico a conquistarci!

Come coltivare il fiordaliso – Il suo nome scientifico è Centaurea cyanus. La sua coltivazione non richiede cure particolari: vi ricordate i campi di grano, papaveri e fiordalisi? E’ vero che con i nuovi metodi di coltivazione questi campi sono quasi scomparsi, ma era per dirvi che se il fiordaliso si trova bene si autodissemina e cresce spontaneamente.

Terreno e posizione – Il suolo ideale è leggero, fertile e assolato. Evitiamo dunque i terreni argillosi e freddi. Se si decide di seminare in autunno scegliamo una posizione a Sud.

Semina – Per le specie annuali (perché esistono anche varietà perenni) la semina si effettua a dimora a fine febbraio-marzo, oppure all’inizio di settembre, se viviamo in zone più calde. Semineremo in piccoli solchi profondi circa un 1,-1,5 cm. su file distanti 45 cm l’una dall’altra per le varietà alte, per le varietà nane la distanza tra le file sarà inferiore, circa 22 cm. I fiordalisi annuali non amano essere trapiantati, per cui seminiamoli direttamente a dimora.

Per le specie perenni, come la Centaurea orientalis, le semine si potranno effettuare in serra in febbraio e marzo e poi le trapianteremo a dimora in aprile. Gli anni successivi, per ottenere nuove piante, divideremo il cespo alla fine dell’estate. Questa operazione in genere si effettua ogni 3/4 anni.

 

fucsiaFuchsia – Chi l’avrebbe detto che un fiore così vistoso e particolare fosse anche commestibile! Ebbene sì, la fuchsia oltre ad avere proprietà diuretiche e antinfluenzali è l’ideale per preparare marmellate, insalate, macedonie di frutta, pasticcini, cioccolate, carni di ogni genere o da aggiungere semplicemente nello yogurt della colazione. Vi immaginate il colpo d’occhio? Uno rimane incantato e non mangia più niente!

Come coltivare la fucsia –  La fucsia non è semplicissima da coltivare in piena terra, diventa invece più facile coltivarla in vaso. Questo perché richiede condizioni climatiche non sempre possibili da noi, per cui anche se cresce, spesso cresce a stento. Ricordatevi che la fuchsia è bellissima dal basso verso l’alto, per cui starà benissimo nei vasi a cestino appesi ad una pergola o ad una tettoia.

Clima e posizione – La temperatura ideale per la fucsia oscilla dai 10° ai 16° e necessita di un’umidità costante, anche se non eccessiva. Per questo motivo soffre nelle zone più calde e dovremo scegliere per lei zone di ombra o mezz’ombra, ma comunque molto luminose. Se invece abitiamo in zone fresche potremo provare anche in piena terra e al sole.

Annaffiature – Le annaffiature devono essere costanti in estate e saltuarie durante l’inverno. Quando le giornate sono fredde ricordiamoci di annaffiare al mattino così da scongiurare il pericolo gelate.

Potature e concimazioni – La fucsia fiorisce solo sul legno nuovo o di stagione, quindi quando potiamo dobbiamo fare in modo che questo si produca abbondante. La potatura si effettua all’inizio della primavera prima della ripresa vegetativa, oppure alla fine della fioritura prima di metterla a riposo in una serra fredda o comunque in un luogo leggermente riparato.

Quanto alle concimazioni conviene somministrare del concime organico liquido se la pianta è in vaso o pellettato se è in terra, da luglio a settembre.

Riproduzione – La fuchsia si riproduce per talea durante l’intero periodo vegetativo, ma i mesi migliori per compiere questa operazione sono la primavera oppure in settembre. Si sceglie un getto con 6 paia di foglie, si taglia sopra al primo paio, si tolgono le tre foglie più in basso e si immerge l’estremità in un prodotto radicante liquido o in polvere. Quindi si pianta la talea per la profondità di un centimetro in un vasetto riempito con terriccio leggero o un composto di torba e sabbia. A questo punto non resterà che inumidire il terreno quotidianamente fino a quando la piccola pianta non avrà emesso le radici e inizierà a crescere.

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