Ciao a tutti,
avrei un quesito sulla semina delle fave.
Il mio terreno è situato in provincia di Viterbo a circa 350 m s.l.m.
Approfittando delle prime piogge autunnali ho seminato le fave (varietà aguadulce), negli ultimissimi giorni di settembre.
Ora (fine ottobre) le piante sono alte circa 20 cm. La crescita rapida è dovuta al clima mite di ottobre, alcune persone dicono che rischio di perdere tutto per le gelate invernali. Forse ho anticipato di 20 giorni la semina. Per evitare rischi potrei riseminare le fave negli spazi rimasti vuoti o accanto alle piante presenti? O cosa posso fare?
Grazie per l’attenzione.
(Antonio – Viterbo)

Risposta

Ciao Antonio,
la scelta del periodo della semina delle fave è sempre un po’ imbarazzante, capita a diversi ortisti quello che è accaduto a te!
La pianta dei “baccelli” però è molto resistente al gelo invernale e quindi anche se le piante vengono allettate dal gelo o dal manto nevoso hanno poi la capacità di rialzarsi crescendo però certamente più difficoltosa.
La tecnica della semina fra i filari come di ci tu secondo me è valida come alternativa…l’unico inconveniente è che alla fine, se entrambe le semine crescono bene, potrai ritrovarti una densità doppia rispetto a quella ottimale.
Un’alternativa è quella di destinare un’altra aiuola dell’orto per la seconda semina, se l’hai a disposizione, oppure, provare a proteggere la semina delle fave che sono già nate con un telo – TNT, il tessuto non tessuto – che le preserverà dalle gelate invernali e dal carico di neve se allestisci dei tunnel coperti con questo materiale veramente utile.
Antonio facci sapere come risolvi la tua questione.
Salute e buon orto!

4 commenti
  1. antonior
    antonior dice:

    Ciao e grazie della pronta risposta.
    Per prima cosa vorrei aggiornarti della situazione: ieri mi sono accorto che sono usciti i primi fiori delle fave: è un bene o un male? Intanto ho provveduto a seminare altre fave negli spazi lasciati vuoti dai semi che non hanno germogliato in modo che la densità delle piante rimanga quella che avevo previsto fin dall’inizio (circa 20 cm sulla fila), inoltre ho effettuato una semina negli spazi che ospitavano verze e cavoli finiti in padella, ma lasciando del terreno libero perchè a gennaio – febbraio vorrei seminare i piselli. Per ciò che riguarda il tessuto NT, così come per il tunnel, vorrei chiederti quanto mi convenga, visto che l’area coltivata a fave è circa 100 mq. Concludo dicendo che la semina precedente l’ho fatta lo scorso gennaio ma le piante erano rimaste piccole e con una modesta produzione a causa della siccità. Quindi diciamo che, come ortolano inesperto, seppure appassionato, sono in una fase di sperimentazione. Naturalmente vi informerò sull’
    evoluzione della “questione fave”. Grazie ancora e a presto. (Antonio)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Antonio,
      grazie a te per seguirci!
      Se hai i fiori è sempre bene vuol dire che le piante stanno bene…i fiori sono sempre preludio ai frutti! Adesso però rischiano di gelarsi con l’arrivo dell’inverno per questo ti suggerisco di proteggerli con il tnt, anche solo per sperimentare e capire come fare negli anni a venire. Riguardo alla seconda semina hai fatto bene a non lasciare terreno libero…w gli ortisti tutti…e che i più esperti aiutino gli inesperti e cosi via!
      Salute e buon orto!

      Rispondi
  2. antonior
    antonior dice:

    Ciao, volevo aggiornarti sulla situazione delle fave.
    Non ho messo nessuna protezione (per 100 mq di tessuto non tessuto avrei dovuto pagare 50 euro): Ho perso solo il 30 % delle piante circa ma sono state compensate da altre piante messe qui e là nel terreno. insomma è andate bene e in più posso fare un raccolto scalare con le fave messe dopo la gelata. Alcune piante che sembravano defunte, inoltre, si sono riprese e hanno prodotto le fave!!
    Grazie.
    (Antonior)

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    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao,
      grazie tante per il tuo aggiornamento! Hai visto quanto sono resistenti e vitali le piante dei baccelli?
      Salute e buon orto!

      Rispondi

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