Chiamarlo orto è veramente riduttivo, ma questo progetto è talmente affascinante che è un piacere poterne parlare e farlo conoscere a chi è appassionato di piante e di orti.

Pflegerhof è un maso, si trova in Alto Adige nella meravigliosa cornice di San Osvaldo (comune di Castelrotto) sui suoi campi si coltiva una vastissima collezione di erbe biologiche, attualmente sono circa 80 le specie che vengono poi trasformate in prodotti per la persona e per la cucina: dalle tisane ai condimenti, dai cosmetici agli sciroppi. Ogni preparato è a base di erbe, cura e passione. Ed è questo che negli anni ha fatto la differenza ed ha portato al successo questa piccola impresa, che oggi sembra ignorare la crisi.

La storia di questa avventura, nata per mano di tre donne formidabili, Martha Mulser e le figlie Cornelia e Maria, è lunga e non priva di difficoltà, ma evidentemente la tenacia e la determinazione pagano e dal 1982, anno in cui è iniziata la produzione di erbe biologiche, si sono susseguiti successi e ampliamenti e i 100 mq iniziali coltivati a salvia, issopo, timo, melissa, menta, calendula, ibisco, valeriana, ecc… sono diventati 20.000.

E’ chiaro  che non si arriva a questi risultati senza studio, sperimentazione e apprendimento sul campo. Il lavoro in questo senso è stato molto  e oggi al maso Pflegerhof per promuovere la crescita delle erbe e la fertilità del terreno praticano la consociazione e la rotazione, ovvero variano le piante su ogni campo: una fila di melissa, una fila di calendula, ecc….. e l’anno successivo ruotano le varie colture.

Lo spettacolo che offre questo angolo di Paradiso è impagabile, ma ciascuno in dimensioni ridotte può riprodurre un angolo così nel proprio orto o giardino.

Le iniziative che il maso propone sono molte e la vendita dei prodotti non è che una delle tante attività, qui si fanno visite guidate ‘con corsi introduttivi’, perché è bello fare, ma è altrettanto bello condividere con gli altri il proprio pensiero e la propria filosofia di vita e di lavoro.  Si programmano settimane di apprendimento, dal seme al prodotto finale”, perché tutto il ciclo produttivo avviene nel maso, un processo quasi del tutto manuale che richiede un impegno costante. Si organizzano degustazioni e si tengono corsi sulla preparazione dei vari rimedi a base di erbe. E da marzo si possono acquistare in vivaio circa 500 varietà di piantine. Sappiate che queste signore sono delle vere pioniere in tal senso e nelle loro collezioni di piante si contano 40 varietà di menta, 50 varietà di salvia e  30 tipi di pomodori.

Insomma forse vale la pena affrontare il viaggio per sentire i profumi, vedere i colori e scoprire i segreti di erbe perlopiù sconosciute e tornarsene a casa con qualche prodotto curativo, con tanti vasetti da trapiantare e magari con qualche idea di vita da attuare al più presto.

2 commenti
    • nara marrucci
      nara marrucci dice:

      Caro Omar, concordo con il tuo entusiasmo e beato te che molto probabilmente potrai andare lì con più facilità! 🙂

      Rispondi

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