In genere l’orto ripaga chi ha ben lavorato. Non nego però che che una buona dose di fortuna, legata alle condizioni atmosferiche, può fare la differenza. Tuttavia la fortuna può essere aiutata, per esempio capendo quando è il momento migliore per la raccolta nell’ambito della giornata.
Al mattino è una buona regola raccogliere gli ortaggi di cui mangiamo i frutti, ovvero i pomodori, le melanzane, le zucchine, ecc., perché durante la notte molte sostanze di riserva, che aiutano la conservazione, vengono trasferite dalle foglie agli organi commestibili.
Al contrario, per le piante di cui consumiamo la foglia (spinaci, bietole, lattughe, prezzemolo, ecc.), il momento migliore per la raccolta sarà l’ora del tramonto, perché al termine di un’intera giornata di attività fotosintetica, saranno più ricche di elementi nutritivi. Numerose verdure appassiscono rapidamente se vengono colte durante il giorno, specialmente nelle calde giornate estive.
Altre verdure, soprattutto quelle che hanno i frutti vicino al terreno (meloni, fragole, angurie, fagioli nani, ecc.) devono essere raccolte asciutte, quindi meglio nel corso della giornata. I frutti sono spesso sporchi di terra, difficile da rimuovere con il lavaggio, e questi residui possono favorire l’insorgere di marciumi durante la conservazione.
Qualche altro aiuto può arrivarci dalla luna. Gli ortaggi il cui frutto va consumato fresco, vanno raccolti in luna crescente. Così come le erbe aromatiche, le medicinali e le sementi. Mentre dovremo aspettare la luna calante per raccogliere i bulbi, le radici e i frutti da conservare.
Per esempio i pomodori da consumare freschi si raccoglieranno in luna crescente e quelli da conservare in luna calante, altrimenti si deterioreranno più facilmente e le salse risulteranno acquose.

Foto di angelocesare

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