La borragine (Borago officinalis) era molto diffusa in passato negli orti e nei giardini: se ispezioniamo nei nostri ricordi ritroveremo sicuramente il suo blù da qualche parte. Dopo un momento di declino, adesso sta tornando fortunatamente alla ribalta, grazie all’uso diffuso che se ne fa in cucina: i suoi fiori donano un buon sapore di fresco alle insalate, i germogli più teneri sono ottimi come verdura cotta e tutta la pianta va benissimo per arricchire i minestroni.

Se avete una proda ai lati dell’orto, meglio se rialzata, posizionatela lì. Quel luogo diventerà un palcoscenico perfetto per la borragine, che negli anni lo occuperà tutto con le sue inconfondibili corolle. Lasciate andare a seme qualche fiore e lei si riprodurrà da sola disseminandosi con facilità. La borragine è una pianta “vagabonda”  ed è facile trovarla anche allo stato spontaneo ai bordi delle aree coltivate. E se avete un balcone non rinunciateci: lei saprà adattarsi anche al vaso.

E’ una pianta rustica senza esigenze particolari, ama il terreno umido, ma ben drenato (come quasi tutte le aromatiche, guai ai ristagni di acqua!) e tanto sole.  Si semina adesso (in primavera) diradando poi le piantine in modo che tra un’esemplare ed un altro rimangano 20-30 cm di spazio. Per mantenere le foglie sane è utile non bagnarle e annaffiarla sempre alla base. Inizialmente eseguite una sarchiatura regolare per evitare che le infestanti le rubino acqua e nutrimento.

Non potete non coltivare la borragine: decorerà in un solo colpo i vostri piatti ed il vostro orto.

foto di itadiego e di Mavi Yalim da flickr

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